Presentato il servizio di refezione scolastica in base all'appalto pluriennale che è stato aggiudicato nelle scorse settimane
Dopo due anni di stop e ad un mese dalla chiusura delle scuole l’assessore alla pubblica istruzione Federico Alagna ha illustrato il servizio di refezione scolastica a favore degli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e medie inferiori presenti nel territorio comunale. Sin dall’inizio del mandato peraltro il servizio mensa ha subito più di un’interruzione con gravi disagi sia per gli alunni che per 80 operatori del settore.
Da maggio quindi, concluso ormai l’iter del bando pluriennale, potrà essere riattivato il servizio. Nel corso della conferenza stampa sono stati forniti tutti i dati relativi all’aggiudicazione dell’appalto e le informazioni in merito alle caratteristiche migliorative del servizio. La compartecipazione a carico delle famiglie è stata suddivisa in base a cinque fasce di reddito ISEE: per la prima fascia, da zero a 2 mila euro, non è previsto alcun costo; la seconda, da 2.000,01 a 9 mila euro, l’importo da versare è pari a 1 euro e 50 centesimi; la terza, da 9.000,01 a 15 mila euro, il costo è di 2 euro e 50 centesimi; la quarta, da 15.000,01 a 20 mila euro, il versamento è pari a 3 euro; infine per la quinta fascia di reddito, da 20.000,01 in su, la spesa da sostenere per usufruire della mensa scolastica è pari a 4 euro e 30 centesimi.
“Questo è il primo bando pluriennale – ha dichiarato l’assessore Alagna – e con un’offerta economicamente più vantaggiosa da quando il Comune è in predissesto. La copertura del servizio è assicurata fino a metà anno scolastico 2019-2020”.
Alagna ha evidenziato come l’interruzione del servizio mensa si inserisca in un quadro generale che vede gli Enti locali costretti a farsi carico di un servizio essenziale ed ha spiegato che i ritardi accumulati sono dipesi dai tempi di gara europea voluta per evitare di procedere con mini-bandi.
“Consegniamo alla prossima Amministrazione un servizio già attivo, con coperture per gli anni a venire e la possibilità di progettare a lunga scadenza. Per quanto riguarda la partenza del servizio verrà comunicata alle scuole in base alla disponibilità e alle procedure burocratiche da concordare col dirigente De Francesco. Naturalmente ci rendiamo conto che siamo a fine anno scolastico e per alcune scuole potrà essere addirittura un disagio attivare le convenzioni per la mensa comunale, ma naturalmente l’adesione al servizio sarà libera e capiamo chi preferirà aspettare il prossimo anno scolastico. Al tempo stesso, però, dovevamo garantire da subito l’operatività del servizio, come fase di rodaggio, e della necessità di dare l’opportunità di tornare operativi ai lavoratori”
. Il servizio di refezione scolastica prevede una dietista-tecnologa alimentare presente al Centro di produzione pasti che sarà a disposizione delle scuole e delle famiglie (sia online che al telefono). Presso i fornitori saranno effettuate analisi oltre a quelle di routine interne, anche quelle per il controllo di contaminanti microbiologici sulle specifiche materie prime utilizzate per la preparazione dei menù. Ci sarà un Sistema AcquaLudo, in caso di disponibilità da parte della stazione appaltante, e tutti i plessi saranno dotati di macchine professionali per il microfiltraggio di acqua potabile. Saranno dodici i giri di consegne dei pasti nelle scuole e per ridurre i tempi dalla preparazione dei pasti al momento del consumo, tutti gli autisti saranno dotati di telefono aziendale con geolocalizzazione, per sapere in tempo reale la distanza dal punto di consegna. Saranno inoltre fornite presso i plessi con un numero di utenti superiore a 100 bimbi, delle attrezzature per il mantenimento delle temperature. Per quanto riguarda le diete speciali, al fine di azzerare le possibilità di errore, saranno utilizzati contenitori isotermici personalizzati. Relativamente alle proposte alimentari, saranno adottati protocolli certificati e pertanto la qualità del pasto (e del servizio) non è solo riscontrabile “al palato”, ma è anche garantita da rigidi sistemi di autocontrollo monitorati costantemente da enti accreditati. La ditta incaricata ha conseguito nel corso degli anni varie certificazioni in particolare.
Per arricchire ulteriormente l’offerta con proposte migliorative con frequenza mensile, saranno elaborati menù ad hoc con l’impiego di prodotti provenienti da terre confiscate, prodotti locali e prodotti a basse emissioni di CO2, con l’obiettivo di sensibilizzare i piccoli utenti nei confronti della legalità, della valorizzazione dei produttori locali e della salvaguardia dell’ambiente. La somministrazione dei menù sarà accompagnata da materiale illustrativo dei temi trattati. In programma anche proposte progettuali parallele al servizio per avvicinare l’utenza, come la distribuzione menù alle famiglie ed un sito internet Messina mense.
Saranno poi proposti Baby chef, un laboratorio ludico-didattico rivolto agli alunni delle classi IV e V delle primarie, corsi di formazione alimentare presso le scuole, con la presenza di personaggi animati, un educatore alimentare, la dietista-tecnologa alimentare ed una psicologa per l’accompagnamento e la supervisione dell’intero progetto. Infine ai sensi della legge n. 155 del 25.06.03, la cosiddetta “legge del Buon Samaritano”, la ditta collabora con Associazioni per la distribuzione di prodotti a fini di solidarietà sociale, attraverso donazioni mensili di derrate alimentari ad enti del territorio.