Domani a mezzogiorno sapremo con certezza i nomi dei concorrenti di questa campagna elettorale. Giovanni Formica il candidato con il sostegno maggiore, Marano e Ragusi con una sola lista
E’ ormai questione di ore e avremo ufficialmente le liste e i candidati sindaci: l’ultimatum è fissato per domani alle ore 12.
30 candidati per lista, uomini e donne pronti a sfidarsi in questa lunga campagna elettorale dove, alla fine, a vincere dovrebbe essere la città. 6 candidati per la poltrona di sindaco e 15 liste: 450 cittadini pronti a sedere tra le fila del civico consesso.
Il candidato “green” Marano, esponente dei Verdi, ha alle sue spalle una sola lista civica, mentre Pino Ragusi, uno dei fondatori del Consorzio turistico milazzese, ha alle sue spalle una sola lista: non una civica ma una lista targata “Noi con Salvini”.
L’ex sindaco Lorenzo Italiano invece si presenta con ben tre liste, di cui solo una è del partito di Forza Italia, di cui è stato coordinatore di collegio nel lontano '94 e successivamente coordinatore locale.
L’uscente Carmelo Pino, tesserato Pd, si presenta con tre liste e il suo motto “Una città che cresce”: tra progetti portati avanti e lavori in corso, Pino avrà tanto di cui poter discutere in campagna elettorale, soprattutto della diatriba interna al Pd e della consegna del simbolo all’avversario Giovanni Formica.
Tra i due candidati Formica, è l’avvocato Giovanni ad avere più liste: 4 contro 3.
Giovanni Formica, candidato del Pd dopo la diatriba interna che ha portato all’annullamento delle primarie, ha con sé ben quattro liste, tra cui quella del gruppo dei Pdr e area Big Bang, che inizialmente era a sostegno dell’ex candidato Salvo Presti, ritiratosi dalla corsa per sostenere Formica.
Carmelo Formica invece, dopo aver incassato l’appoggio della candidata del partito socialista Barbara La Rosa, si presenta con tre liste, di cui una targata Psi e una Udc.
E così da mercoledì pomeriggio via libera ai “santini”, che ora viaggiano soprattutto sui social network, seguiti da lunghe discussioni su come rivoluzionare la città, quali grandi progetti attuare e come trasformarla. La campagna elettorale, le liste, i comizi, i programmi diventano parte di una storia in cui a fare da padrona sono le alleanze e gli accordi, quelli fatti negli ultimi minuti nelle stanze segrete della politica.
Milazzo sarà osannata, amata, rivoluzionata per qualche settimana…poi l’entusiasmo svanirà e si comincerà una nuova fase amministrativa.
Non ci resta altro che fare il conto alla rovescia!