L’associazione ambientalista Adasc ha organizzato un confronto sui temi più importanti: la campagna elettorale entra sempre più nel vivo
Un momento di democrazia fatto in piazza, nel luogo di incontro per eccellenza: è stato questo lo scopo dell’associazione ambientalista Adasc che ha organizzato ieri sera un confronto pubblico tra i vari candidati sindaco. Ha introdotto la serata Giuseppe Maimone, presidente dell’associazione, moderato poi da Vera Giorgianni, legale dell’associazione.
Presenti al confronto tutti i candidati, ad eccezione di Ragusi.
Si è iniziato parlando subito di ambiente e salute: mentre Italiano parla di un impegno preciso da sottoscrivere con la grande azienda per avviare un dialogo in grado di garantire salute e lavoro, Carmelo Formica pensa ai monitoraggi clinici per capire la correlazione causa/effetto di alcune patalogie,e Giovanni Formica parla di impianti di monitoraggio per capire esattamente chi sta violando le norme ogni qual volta si registrano cattivi odori. Pino parla invece del processo di trasparenza di atti e dati e della consulta dell’ambiente, ricordando quanto la situazione preoccupa tutti. L’ambientalista Marano parla dei dati Arpa degli anni passati e delle emissioni inquinanti tirando in ballo l’amministrazione Pino, che ha subito replicato alle dichiarazioni di Marano, definite “gravi”: il dibattito si accende.
La seconda domanda riguarda il settore rifiuti e il problema inceneritore Edipower/A2A: Carmelo Formica parla di un’alternativa che possa salvaguardare il lavoro di chi opera in questa realtà, e attende la documentazione, non ancora presentata, da poter verificare: “l’area del Mela è da salvaguardare, non possiamo permettere inquinamento in più, ma dobbiamo tenere conto anche dei lavoratori che vanno tutelati”. Pino spiega il piano Aro, in attesa di approvazione, per la gestione rifiuti: raccolta porta a porta, isole ecologiche e un progetto di impianto di gestione aerobica per il compostaggio, per inquinamento a impatto zero. Per quanto riguarda il Css, la consulta dell’ambiente ha deliberato all’unanimità il proprio no al progetto. Giovanni Formica punta anche sulla raccolta differenziata con il sistema del porta a porta e sulla revisione completa del sistema di igiene urbana, soprattutto nelle zone periferiche; sull’inceneritore Formica dice no. Marano parla dei dati sulla salute dei bambini, sull’aumento della patologie tumorali: per questo parla di riconversione e non di nuovi insediamenti, mantenendo così i posti di lavoro. Italiano invece si dice contrario a questo impianto in ipotesi di realizzazione, in quanto l’area del Mela è già sottoposta ad una continua azione inquinante, chiamando in causa il consiglio comunale che dovrà esprimersi sulla questione. Per quanto riguarda i rifiuti, Italiano parla di tre grandi aree di stoccaggio per la raccolta del secco, con una campagna informativa sulla differenziata.
La terza domanda verte sul turismo: Pino parla dei dati turistici e dell’incremento delle presenze turistiche in città, vista non più come terra di passaggio per le Eolie ma come base per escursioni in città e nelle zone limitrofe. Giovanni Formica parla dello sforzo fatto dagli operatori turistici per incrementare il flusso turistico, anche se ancora la città necessita di una vera strategia e di investimenti: si pensa quindi ai finanziamenti europei e a costruire una sinergia per rendere la città al 100% turistica. Marano crede in una re-invenzione del turismo: la città ha sì le giuste potenzialità ma necessita di finanziamenti per continuare a riqualificare il centro storico, come nelle grandi città europee. Parla poi anche della riqualificazione di Ponente e della pulizia delle spiagge e del porto. Italiano punta invece alla realizzazione del più grande porto turistico del Tirreno per più di 1000 posti barca: impatto ambientale zero e ricchezza per la città. Un’offerta turistica diversa che porta i turisti a rimanere a Milazzo con la città-castello, la sentieristica del Capo, Ponente. Carmelo Formica parla di promozione della città e di un crocierismo stabile, che possa dare un reale beneficio alla città.
Altro tema è la creazione di posti di lavoro per le future generazioni: secondo Giovanni Formica questo è uno dei problemi più importanti di questo momento storico, e la pubblica amministrazione può essere d’aiuto ai giovani, con piccole agevolazioni che possano dare una mano ai giovani imprenditori. Va poi chiesto alle industrie l’uso della manodopera locale. Giuseppe Marano punta con decisione sull’ambiente, continuando a parlare di riconversione per mantenere il livello occupazionale e trovare nuove specializzazioni innovative proprio nella green economy . Italiano parla di creazione di opportunità di lavoro collegata al turismo: porticciolo, città-castello e aviosuperficie; parla poi di sottoscrizioni di protocolli in aiuto ai piccoli imprenditori e commercianti. Carmelo Formica parla di detassazione per l’imprenditoria giovanile, nuove forme di impresa e costituzione di una macro area Enjoy North-East Sicily: una zona che unisce la regione nord-est della Sicilia in un percorso turistico unico: ancora una volta il turismo per creare lavoro. Pino parla innanzitutto di formazione per qualificare i giovani presenti sul territorio, dando quindi professionalità da poter impegnare anche in altre parti del territorio.
Ultima domanda è sui soggetti deboli, anziani, bambini e disabili: inizia Marano che parla della chiusura dei centri per gi anziani, e dell’iniziativa del taglio degli stipendi per aiutare le famiglie bisognose e le fasce più deboli: togliere ai ricchi per dare ai poveri. Italiano parte dagli anziani, con la realizzazione di nuovi centri sociali e punti di aggregazione in tutto il territorio, con progetti per impegnare gli anziani nel quotidiano. Il candidato parla anche di punti d’ascolto e aiuti alle famiglie. Carmelo Formica parla di vicinanza continua alle categorie più deboli: si parla innanzitutto di fondi europei preposti a questo scopo, centri diurni, orti sociali. Pino invece propone il potenziamento dell’accessibilità dei diversamente abili a tutti gli edifici pubblici, luoghi di cultura e svago, con abbattimento delle barriere architettoniche e implementazione delle attività socio-ricreative e culturali a favore degli anziani e diversamente abili, e valorizzazione dei centri diurni. Giovanni Formica parla dell’abbattimento delle barriere architettoniche, dei servizi alla persona e si pone il problema dello svago e tempo libero, soprattutto per i disabili; non mancano poi in programma gli spazi di aggregazione per gli anziani e servizi essenziali ai bambini come la mensa e gli asili nido.