In un solo giorno il candidato Pd Giovanni Formica incassa sia il simbolo del partito,consegnato ufficialmente dal responsabile organizzativo regionale Rubino,sia il sostegno dei moderati,con l'appoggio dell'ex dc Carmelo Torre e del deputato regionale Ncd Nino Germanà. Il simbolo con ogni probabilità non sarà usato per non scatenare guerre in tribunale con Pino ma, "chi non è con Formica non è del Pd" dichiara il candidato sindaco.
“In queste ultime fasi pre-elettorali, abbiamo finalmente portato a compimento l'unione tra il PD e l'area moderata e popolare milazzese”. Giovanni Formica appare visibilmente soddisfatto, al termine di una mattinata in cui le forze a suo sostegno hanno fatto quadrato intorno alla sua candidatura. Oltre all'appoggio del PD, confermato dalla consegna del simbolo da parte di Rubino, responsabile organizzativo regionale, è arrivato anche il sostegno del deputato regionale Nino Germanà (NCD) e quello di Carmelo Torre, storico esponente del centro mamertino, che ha ritirato la sua candidatura in favore del candidato di coalizione.
“Siamo certi di aver fatto la scelta giusta- dichiara Pasquale Morabito, responsabile della lista Ora Milazzo – raggiungendo un'intesa che assicura ai moderati un ruolo decisivo per il successo elettorale di un candidato espressione di una coalizione civica, capace di rinunciare a steccati identitari nell'interesse della città”.
Conciliazione e pacificazione sono le parole chiave di questa campagna elettorale, caratterizzata da “ampie” coalizioni spesso di opposti orientamenti politici, a Barcellona come a Milazzo. “Nel corso degli incontri impropriamente definiti dalla stampa come “tavolo di centrodestra”, è emerso il bisogno di un candidato pacificatore – continua Morabito, -che potesse ricomporre la grave frattura creatasi tra la giunta e il consiglio comunale, frattura alla base dell'immobilismo decisionale degli ultimi 5 anni”.
Dello stesso parere Carmelo Torre, ex Dc: “Le passate divisioni tra me e Formica sono state un errore. Dalla Milazzo in crescita della prima repubblica siamo passati, in 20 anni, agli oltre 60 milioni di debiti e al dissesto. Manca non solo la crescita economica, ma anche quella culturale della cittadinanza. Nonostante le tante opportunità presentatesi all'amministrazione uscente, solo il castello è stato adeguatamente valorizzato. Per il resto, a cominciare dalla situazione della spiaggia di Ponente, nulla si è mosso. La nostra coalizione si è formata per la crescita del territorio, e la nostra ambizione è governare per i prossimi 10 anni”.
La questione chiave resta quella del dissesto, sempre avversato dai consiglieri comunali e sempre difeso dall'amministrazione Pino: “Adesso arriva la notizia di presunte riduzioni di tutte le tasse possibili e immaginabili – continua Formica -nonostante le leggi prevedano che, una volta dichiarato il dissesto, per 5 anni le aliquote vadano tenute al massimo. E anche le notizie dei disavanzi comunali confermano che la situazione non era forse così grave, e poteva essere gestita in maniera diversa. Dichiarare il dissesto è stato un fallimento, non un risanamento per la città. Per quale motivo, negli ultimi mesi, sono partite così tante opere pubbliche? I soldi non dovrebbero servire a risanare? E perché l'amministrazione non è in grado di presentare un unico bilancio consuntivo, ma arriva addirittura a presentarne cinque? In soli due anni il dissesto è stranamente rientrato. Ci sono troppe ambiguità; noi seguiremo una strada diversa”.
In un colpo solo quindi Formica ha incassato sia il simbolo del partito che il sostegno dei moderati e del Nuovo centro destra del deputato regionale Nino Germanà (che così inizia a fare le "prove generali" di un possibile avvicinamento al Pd e al centro-sinistra).
Una nota finale è dedicata al simbolo del PD che, nonostante sia a disposizione di Formica, probabilmente non verrà utilizzato per “non dare a Pino un alibi che sposti l'attenzione dalle questioni di merito alla querelle in corso tra lo stesso sindaco uscente e il Partito Democratico. "Chi non è con Formica, non è col PD” conclude il candidato sindaco, riprendendo il mantra della conferenza stampa mattutina.
Ed infatti la prima parte della mattinata è stata riservata alla consegna ufficiale,da parte del segretario regionale organizzativo del Pd Antonio Rubino, del simbolo Pd a Giovanni Formica, ritenuto quindi il candidato ufficiale del partito.
“Chi non sostiene Giovanni Formica fuori dal Pd”: ha detto senza usare mezzi termini Rubino,riferendosi alla diatriba interna del Pd dei mesi scorsi con Pino che ha scelto la strada giudiziaria.
La scelta di consegnare il simbolo a Formica, anche se magari non ci sarà ufficialmente una lista, deriva dal fatto che andava fatta una scelta, soprattutto per la città: “noi abbiamo scelto la politica-afferma Rubino- e lo diremo durante la campagna elettorale, i cui presenzieranno i grandi nomi del Pd. Queste elezioni sono una prova di democrazia per provare a cambiare la città”.
Per Rubino il PD è quindi Formica ed è con Formica: “ non siamo noi che cacciamo, è chi non è con Formica a non far parte del Pd”.
E’ intervenuto poi il deputato Tommaso Currò, ex M5S ed ora Pd, che afferma come in questo decennio la città è stata amministrata male e soggetta a logiche di partito che non hanno guardato al futuro e ai giovani: “in questo momento storico, si apre una possibilità per Milazzo”. Intervento poi di Giacomo D’Arrigo, che ha ricordato come questa unità è stata raggiunta anche grazie a Salvo Presti, che ha fatto un passo indietro per convergere verso l’unità. Breve interevento anche di Filippo Panarello che ha ringraziato Rubino e Raciti per l’impegno nella delicata questione Pd.
Formica ha subito ringraziato Rubino per lo sforzo fatto per creare le condizioni affinchè si arrivasse ad un epilogo in questa lunga diatriba interna; Formica è pronto per affrontare questa campagna elettorale con un quadro politico che, a suo dire, può portare al risultato finale. “La consegna del simbolo– afferma Formica- è il risultato più emozionante; il simbolo sarà nella campagna elettorale ma valuteremo che uso farne. IL partito ci accompagnerà in campagna elettorale, pronti ad un cambiamento radicale”.
Adesso andranno fatte delle scelte anche da parte del vice sindaco Scolaro e dell’assessore Gitto, entrambi tesserati Pd. Al momento intanto Giovanni Formica incassa in un solo colpo il simbolo Pd e il sostegno dei moderati e del Nuovo centro destra di Nino Germanà. Da escludere che abbia intenzione di andare alla guerra sul simbolo,più probabile invece che si giochi tutte le carte sul piano elettorale.
Giovanni Passalacqua-Serena Sframeli