Gli ambientalisti non vedono di buon occhio lo stop della raffineria che si terrà a maggio per manutenzione, e chiedono un monitoraggio della Magistratura
La Raffineria di Milazzo: questo grande colosso industriale sempre nell’occhio del ciclone. C’é chi la ama per via del lavoro e chi la odia, per le più svariate motivazioni. Durante la campagna elettorale la Ram diventa argomento sempre più importante, così forte da essere usata come baluardo per i voti… Ma funziona davvero così? In campagna elettorale vengono fuori tante promesse di posti di lavoro nella multinazionale?
Tutte queste ipotesi derivano dallo stop della Raffineria che si terrà a maggio per diversi impianti: circa 40 giorni di stop per una manutenzione generale, insieme alla realizzazione di alcuni investimenti per migliorare l’efficenza energetica e la qualità dei prodotti degli impianti. Tutto questo coinvolgerà le principali ditte terze operanti in Raffineria.
Secondo Giuseppe Marano, candidato sindaco dei Verdi, “ogni 5 anni, ad ogni campagna elettorale arriva una fermata di 40 giorni per dare l' illusione del lavoro a dei poveri ragazzi che raccomandati dal politico o dal sindaco di turno che si fanno accecare dalla speranza di una occupazione che presto però finirà. Invitiamo pertanto la magistratura a monitorare un eventuale o presunto inquinamento di questa campagna elettorale fatta da personaggi che gireranno con le liste in mano, così come qualcuno in piazza aveva detto, come degli avvoltoi politici pronti a tutto pur di illudere questi giovani e magari padri di famiglia”.
Giuseppe Maimone, presidente dell’associazione Adasc che ha lanciato la propria candidatura qualche giorno fa, parla di inquinamento della democrazia: “Sono pronto a chiedere l’intervento dell’Autorità Giudiziaria per fermare questo squallido mercato che sfrutta il momento di difficoltà economica dei milazzesi e la golosa opportunità di piazzare qualche amico/elettore alla fermata degli impianti prevista a partire da questo mese. Invito i miei coetanei a non cedere al ricatto e a votare in piena libertà perché dal risultato delle elezioni dipende anche il nostro futuro. Allo stesso tempo chiedo che la raffineria chiarisca con quali criteri saranno assunti i lavoratori e pubblichi sul sito internet i nominativi dei nuovi occupati a partire dal mese di aprile in poi, sino alla fine della competizione elettorale”.