Il confine tra comunicazione istituzionale e propaganda è molto sottile e dopo l'indizione dei comizi elettorali la norma prevede dei limiti. Su facebook Angela Rizzo di CittadinanzAttiva e la consigliera comunale Daniale Faranda lanciano frecciate.
Ad affondare il colpo sulla “frenesia” da annuncio e passerella che ha colpito l’amministrazione negli ultimi due mesi di mandato è Angela Rizzo di CittadinanzAttiva, che ricorda la normativa in materia di attività di comunicazione delle pubbliche amministrazioni dopo l’indizione dei comizi e a trenta giorni dalle urne
A suscitare la reazione della Rizzo è stato l’incontro che si terrà questa mattina al Palacultura durante il quale l’assessore alle Politiche sociali Nina Santisi presenterà tre nuove strutture dedicate ai migranti minori che si trovano sia a nord che a sud di Messina e che sono gestite dalle cooperative sociali “Medihospes” e Utopia-OXFAM (per un totale di 35 migranti minori accolti). “All’interno delle tre strutture- si legge nel comunicato stampa diffuso dall’amministrazione- sono impegnate 43 figure professionali (educatori, psicologi, operatori legali, mediatori, insegnanti di lingua italiana). Durante l’evento si celebrerà il patto di accoglienza in città dei nuovi ospiti L’evento – ha dichiarato l’assessore Santisi – è l’occasione per ribadire che la città di Messina è consapevolmente impegnata non solo nell’accoglienza, ma soprattutto nei processi inclusivi che guardano al futuro delle nuove generazioni”
Duro il commento su facebook di Angela Rizzo: Si chiama propaganda elettorale e strumentalizzazione dei bisogni”, ma sono in tanti che cominciano a chiedersi se sia opportuno, oltre che corretto, questo proliferare di incontri da parte di chi oltre ad essere amministratore è anche candidato.
E’ quanto ad esempio si chiede anche Daniela Faranda, consigliera comunale uscente e candidata su facebook: “Secondo me io non ho capito niente ! Mi sono pure dimessa da qualunque tipo di incarico, non faccio passerelle per pubblicità “a gratis” …mi sono quasi dileguata e invece !! Ma come funziona …..un assessore in carica candidato alle amministrative continua a fare come se nulla fosse ? Come se l’assessore e il candidato fossero due persone diverse ?! Boh! Di par condicio decenza e correttezza neanche l’ombra !!!”
Angela Rizzo nel post sull’iniziativa di oggi dell’assessore Santisi conclude allegando le norme in materia di comunicazione delle pubbliche amministrazioni dall’indizione dei comizi alle urne.
I confini tra propaganda e comunicazione sono in realtà sottilissimi e spetta al singolo amministratore decidere quale comportamento adottare a fine mandato. In Sicilia siamo abituati ai “fuochi d’artificio” a fine mandato ed anche questa giunta non è stata da meno.
"1. Divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione (art. 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28) e di propaganda (art. 29, comma 6, della legge 25 marzo 1993, n. 81)
Si rammenta che, dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla conclusione delle operazioni di voto, è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni. Inoltre, per tutta la durata della campagna elettorale è fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, ancorché inerente alla loro attività istituzionale.
Si precisa che l’espressione “pubbliche amministrazioni” deve essere intesa in senso istituzionale riguardando gli organi che rappresentano le singole amministrazioni e non con riferimento ai singoli soggetti titolari di cariche pubbliche, i quali, se candidati, possono compiere, da cittadini, attività di propaganda al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che, a tal fine, non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento delle loro competenze.
Per quanto riguarda l’ambito oggettivo del divieto, si ritiene che esso trovi applicazione per tutte le forme di comunicazione e non solo per quelle realizzate attraverso i mezzi radiotelevisivi e la stampa.
In tale contesto normativo sono certamente consentite le forme di pubblicizzazione necessarie per l’efficacia giuridica degli atti amministrativi.
L’ampiezza dei concetti espressi dal legislatore nel citato articolo 9 con il formulare l’eccezione al divieto di comunicazione, mentre consente di circoscrivere la liceità delle attività di comunicazione nell’ambito di un riferimento sia a “forme impersonali” che alla “indispensabilità” dell’attività in parola per l’assolvimento delle funzioni proprie dell’organo, sembra comunque rapportarsi – tenuto conto dell’assenza di specifiche sanzioni nello stesso contesto normativo – all’opportunità di fare affidamento sui doveri di equilibrio e di correttezza degli amministratori, sia nella scelta dei contenuti che delle forme della comunicazione.
I divieti esposti, pertanto, afferenti allo specifico tema della propaganda istituzionale e della comunicazione istituzionale, devono essere valutati con una lettura sinottica, essendo ambedue tesi a vietare forme di propaganda/comunicazione che gravano direttamente sulle Pubbliche Amministrazioni coinvolte nella campagna elettorale."
6 È fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, ancorché inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l'inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa."
Secondo CittadinanzAttiva quindi il sottile confine è stato superato, almeno con riferimento se non ai più recenti dibattiti e conferenze stampa all’incontro di oggi al Palacultura dal titolo: Patto-Me, presentazione SPRAR minori. Anzi, Angela Rizzo, che negli ultimi anni ha bacchettato più volte l’amministrazione e l’assessore Santisi conclude: “Ritengo che questa amministrazione abbia abbondantemente ignorato le disposizoni e continua con la propaganda elettorale.Ad esempio con l'evento al Palacultura che si terrà il 15 maggio, con la coop Genesi. I servizi sociali sono allo sbando e la cooperativa Genesi pubblicizza il SAD mentre ci sono anziani che pagano il SAD H. Relatori sono sindaco, assessori, dirigente, funzionari e assistenti sociali del comune di Messina. L'appalto non è stato vinto la settimana scorsa ma LO SCORSO LUGLIO…. Mi suona molto strana questa promozione dei servizi sotto l'elezione. La promozione del servizio non si organizza dopo un anno di attività, ma all'inizio della stessa".
Rosaria Brancato