Alla lettera aperta di Tonino Genovese, segretario generale della Cisl di Messina hanno risposto i candidati sindaco. Ecco come
GAETANO SCIACCA M5S
I bisogni dei cittadini sono al centro del nostro progetto politico, come dimostra la grande attenzione che abbiamo riservato alle istanze degli abitanti di tutte le sei circoscrizioni nel corso degli iDay. Ho apprezzato molto l’intervento del sindacalista e il suo riferimento alle parole di Don Sturzo. Mi conforta sapere che un rappresentante della società civile abbia espresso, con estrema umiltà, le stesse preoccupazioni che mi hanno spinto a scendere in campo, insieme al MoVimento 5 Stelle, per garantire ai nostri figli un futuro decoroso nella nostra terrà. Nel nostro programma non sono presenti opere avveniristiche e specchietti per le allodole. Siamo fermamente convinti che la città debba ripartire innanzitutto dalla messa in sicurezza del territorio, perché senza delle solide fondamenta non è possibile avviare alcun progetto di rilancio. Per questo sarà prioritario intervenire su tutto il tessuto urbano con opere tangibili di riqualificazione urbana che restituiscano alla città pulizia e decoro. Condividiamo con Genovese la necessità di mettere in primo piano la dignità della persona, qualunque sia la sua condizione sociale, la sua storia, la sua provenienza e la sua cultura, puntando sui diritti civili, sull’integrazione e sul rilancio delle periferie, per troppo tempo lasciate volutamente nel bisogno. È dal lavoro che bisogna ripartire, cercando di arginare la fuga dei nostri giovani con mirate ed efficaci politiche di intervento. Per questo sarà fondamentale rilanciare il tessuto imprenditoriale messinese e rendere la città attrattiva. Non basta frenare l’emorragia, ma è prioritario attirare qui i ragazzi e le ragazze e mettere Messina “sul mercato”, cercando di valorizzare innanzitutto le nuove facoltà tecnologiche, in sinergia con l’Università. Viviamo in un mondo sempre più digitale e dobbiamo cavalcare il cambiamento, incentivando le nuove forme di lavoro. Fra le priorità non posso non citare l’incubatore di imprese di contrada Papardo, che va sfruttato al meglio, l’area Asi di Larderia, che va ampliata e razionalizzata, e l’identificazione di specifiche aree, dislocate da nord a sud, nelle quali possano essere ospitate le imprese che operano nel campo dell’innovazione. Infine una considerazione sul turismo: Anche su questo argomento siamo in totale sintonia. La valorizzazione del patrimonio ambientale e naturalistico della nostra terra sarà uno dei nostri cavalli di battaglia. Dobbiamo ripartire dal rapporto millenario con il nostro mare, che per troppo tempo ci è stato sottratto per logiche privatistiche e interessi politici. Abbiamo una “miniera d’oro” e non siamo mai stati in grado di sfruttarla. Adesso è arrivato il momento di “mettere a reddito” le nostre bellezze, tutelando il paesaggio e puntando su precise strategie di marketing turistico e promozionale.
ANTONIO SAITTA CENTRO SINISTRA
Apprezzo fortemente il documento programmatico inviato dal segretario provinciale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, che invita i candidati sindaco a focalizzare l’attenzione, in questa campagna elettorale, sui temi che interessano Messina, abbandonando polemiche e veleni che di certo non fanno bene, prima di tutto alla città stessa. Il sindaco deve essere un uomo al servizio dei suoi concittadini favorendo un efficace lavoro di squadra con le altre Istituzioni, i sindacati, gli ordini professionali e tutte le forze sociali. L’obiettivo è il futuro di Messina, la sua ripresa e sviluppo, abbandonando individualismi e smanie di protagonismo. Non ho difficoltà a recepire le sollecitazioni che arrivano dal sindacato, e che per altro ho riscontrato con le altre forze sociali con le quali mi sono confrontato, convergendo nella diagnosi e nella possibile terapia per affrontare efficacemente la crisi che la città vive da molti anni. Gran parte di questi aspetti sono inseriti nelle mie proposte programmatiche, che concentrano attenzione massima sul lavoro, il principale fondamento sul quale si può poggiare la ripresa economica e sociale della città perché, di riflesso, rappresenta l’unico elemento per fermare l’emorragia di giovani che lasciano Messina e la principale ricetta in grado di invertire questo trend di spopolamento, causato dall’impossibilità di vivere dignitosamente in riva allo Stretto. Sono dati drammatici quelli che riporta la Cisl. Saitta “ribadisce la piena disponibilità a un confronto costante, che è già iniziato e dovrà proseguire ininterrottamente con il prossimo sindaco. Lavoro, salute, casa, giovani, scuola, sanità, anziani, vivibilità, sicurezza sono diritti che Messina deve riacquistare, partendo anche dai quartieri più disagiati. Ci vuole un progetto complessivo di rinascita economica, sociale, culturale, infrastrutturale, di recupero del territorio e di nuova e stabile offerta turistica tutto l’anno”, prosegue il candidato del centrosinistra. “Il prossimo sindaco, per Saitta, dovrà, inoltre, ridare sviluppo e speranze anche a tutti i settori economici che generano profitto e lavoro, capacità di investire, di creare opportunità a livello locale degne di una città moderna. Il Comune deve essere amico e non barriera verso le imprese, l’artigianato, il commercio, la cantieristica e tutti gli altri settori che sono stati protagonisti per decenni della nostra Messina. E questo si fa con una burocrazia più snella, una macchina amministrativa che si modernizza e una capacità progettuale in grado di reperire, in ogni ambito, tutte le possibili risorse a livello nazionale ed europeo: il Comune, oltre che stare accanto ai lavoratori, nella difesa dei posti di lavoro esistenti, deve promuovere e favorire ogni occasione di sviluppo produttivo della città, contribuendo con la massima efficienza amministrativa e l’ erogazione degli indispensabili servizi strumentali. Nuove opportunità di sviluppo – spiega il candidato – vanno create attraverso anche azioni coordinate con i Governi nazionale e regionale e vanno sfruttate a pieno le enormi possibilità che la Città metropolitana ci offre. Questo aspetto può essere davvero la marcia in più nei prossimi cinque anni e anche dopo. Poi, nelle competenti sedi istituzionali si dovranno ribadire le richieste di rimodulare il Patto per il Sud e di attuare e perimetrare la Zes per agevolare l’insediamento di nuove imprese, utilizzando gli sgravi fiscali previsti. Inoltre, per Saitta è importantissima “un’efficace politica infrastrutturale, della vivibilità e migliorare la condizione delle scuole, strutture sempre più fatiscenti e con servizi sempre più carenti. Messina deve tornare a rimettere al centro la persona con le sue esigenze e bisogni. E’ importante avviare una politica sociale seria di riorganizzazione e integrazione dei servizi del settore. Attraverso le politiche di welfare, occorre garantire a ogni cittadino condizioni di vita dignitose. Sul fronte dell’integrazione, da anni Messina, come il resto del Paese, è città di immigrazione e accoglienza, pertanto sicurezza e coesione sociale devono rappresentare due concetti paralleli. Per questo bisogna investire quanto più possibile per eliminare ogni forma di emarginazione e di degrado e ottimizzare il sistema dei servizi sociali. Su tutto questo, e non solo dovrà impegnarsi il prossimo sindaco. #RispettoMessina, lo slogan che ho coniato in queste settimane significa proprio questo: esserci per la città, mettere al centro le sue problematiche, concentrare l’attenzione sui temi e sul futuro. Il resto sono solo chiacchiere che si spegneranno alla fine di queste amministrative. Collaborare, per un domani migliore da regalare a tutti i figli di Messina, questa è la parola d’ordine!”
DINO BRAMANTI CENTRO DESTRA
Ho letto con molta attenzione l’appello del segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese, del quale condivido pienamente sia i contenuti che l’invito ad evitare una campagna elettorale di urla e passerelle. Il richiamo alle parole di Don Sturzo deve essere per tutti noi che abbiamo deciso di impegnarci in prima persona, una bussola preziosa in uno dei periodi più difficili e drammatici per la nostra amata città. Il ripristino delle condizioni di vivibilità è a mio giudizio il punto di partenza per avviare quel necessario percorso di rilancio che porterà occupazione e sviluppo. Una città che si presenta sporca, senza decoro, abbandonata a sé stessa, è lo specchio di una comunità che ha smarrito la strada e la sua stessa identità. Soltanto tornando alle radici della nostra storia e della nostra vocazione e quindi recuperando forte la nostra identità potremo dare quelle risposte che soprattutto i nostri figli ci chiedono. Ho più volte ribadito che dobbiamo abolire quelli che chiamo “i treni della speranza”, ma per farlo dobbiamo imparare ad intercettare tutte le risorse possibili sia a Palermo, che a Roma che in Europa, con progetti seri, credibili, innovativi. Un’amministrazione non crea posti di lavoro ma ha un compito insostituibile: riaccendere il motore dell’economia e delle imprese attraverso la messa in campo di servizi, supporti, politiche volte alla riqualificazione ed alla tutela e valorizzazione del territorio.
Dobbiamo riprenderci il diritto di sognare ed io immagino un lunghissimo water front da nord a sud, tale da poter finalmente essere all’altezza della vocazione turistica. Immagino una cittadella fieristica trasformata in polo dell’arte, della cultura, del turismo. I turisti non dobbiamo vederli solo quei pochi minuti che sbarcano dalle navi da crociera giusto il tempo di salire nei pullman verso la provincia. Ci sono meravigliosi siti culturali in tutta la città per non parlare dei villaggi. Ma per arrivare a questo dobbiamo iniziare dalla riqualificazione delle periferie, riportandole al centro della politica e non mi riferisco solo agli aspetti urbanistici, ma anche ai servizi, agli spazi verdi. Ho visto troppi parroci diventare gli unici veri assessori ai servizi sociali perché operano in prima linea, spesso in solitudine, contro ogni forma di povertà.
Ha ragione Tonino Genovese quando ci invita alle cose concrete piuttosto che a progetti faraonici destinati a restare sulla carta o nei dibattiti da campagna elettorale.
Io sto proponendo un Modello Messina che vede insieme la società civile ed i partiti senza cesure o contrapposizioni. La qualità della vita è il primo traguardo dal quale cominciare nuovi percorsi. So bene infine che il sindaco di Messina è, almeno fino a quando non interverranno altri fattori, il sindaco Metropolitano e se questo aumenta le responsabilità aumenta anche l’orgoglio di poter difendere un territorio troppo a lungo umiliato. In questo senso ho detto fino a pochi giorni fa al governatore Musumeci che mi batterò insieme a lui affinchè la continuità territoriale non sia una parola vuota o peggio una bandiera che tutti dimenticano finita la campagna elettorale. Dall’affermazione della continuità territoriale dipende il nostro futuro e quello dei nostri figli".
CATENO DE LUCA
Ho apprezzato molto le parole del segretario della Cisl Tonino Genovese che ha fatto proposte chiare e interessanti per lo sviluppo della città metropolitana di Messina. Soprattutto sul lavoro, lo sviluppo, e la crescita e le condizioni di vivibilità della nostra città la sua analisi è stata lucida, corretta e molto autorevole. Inoltre, molte delle iniziative programmatiche prospettate ci vedono d’accordo, noi siamo sempre stati vicino alle associazioni, i sindacati, gli ordini professionali e le imprese che, al di là dei buoni propositi, hanno messo nelle loro azioni davanti a tutto il bene della società. Noi siamo e saremo sempre con chi lavora insieme alle istituzioni per cambiare il volto della città attraverso azioni concrete e concertate”. Lo scrive in una nota il candidato a sindaco Cateno De Luca rispondendo alla lettera aperta ai candidati del segretario generale provinciale della Cisl Tonino Genovese. “Concretezza ed efficacia – prosegue De Luca che ho messo nel mio programma che, unico tra altri candidati, ho già completato e definito e in più di 300 pagine trova soluzioni ai diversi problemi della città. Al di la delle belle proposte abbiamo inserito anche le fonti di finanziamento e abbiamo spiegato come realizzare concretamente ogni azione. Cosi’ come è evidente come reperire i fondi che mancano quali i bandi ai quali partecipare”. “Più volte – prosegue De Luca – abbiamo sentito parlare della cosiddetta vertenza Messina tante volte lanciata per cercare soluzione all’asfittica condizione di degrado della città, ma quello che abbiano poi notato sono stati i proclami da parte di tutte le forze politiche che non ha prodotto nulla. Per noi la vertenza Messina, il problema del lavoro e’ al primo posto e abbiamo individuato come crearlo e come far rinascere la città. Puntiamo da subito su vivibilità urbana e servizi al cittadino, infrastrutture strategiche, e impresa e lavoro individuando le strategie per rendere appetibili gli investimenti imprenditoriali a Messina, con alcune misure di politiche attive per la creazione di posti di lavoro. Fondamentale puntare sul Turismo. Messina è il sesto porto in termini di sbarchi crocieristici con circa 400.000 presenze annue, ma l’assenza di un percorso e di una strategia integrata pubblico/privata spinge le compagnie a bypassare la città ed a puntare su altre location come Taormina e l’Etna.
Il patrimonio culturale di Messina deve essere il fulcro di una apposita strategia pubblico – privata di valorizzazione e rilan-cio dell’intera comunità, anche in chiave turistico – imprenditoriale per restituire a Messina la sua vera identità con l’istituzione del Brand Messina ed il sabato nel villaggio: trasformare i villaggi ed i rioni in vere e proprie vetrine espositive della bellezza, del diver-timento, del gusto e della cultura popolare ed architettonica, con regole ben precise sulla qualità e costo dei servizi consente di vendere un prodotto unico nel suo genere ai croceristi ed ai turisti, consentendo all’intera comunità di poter vivere e gustare i nume-rosi villaggi con la realizzazione, ogni weekend, di iniziative di valorizzazione degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari ed ambientali. Palazzo Zanca non sarà più adibito a sede municipale, ma rappresenterà il global service del crocierismo quale sintesi dell’identità storico culturale messinese, sarà la sede dove allocare la regia unica delle attività promozionali del brand Messina. Per riuscire a recuperare e presentare al meglio l’identità di Messina, bisogna valorizzare e mettere in rete tutte le migliori esperienze degli ultimi venti anni: grandi eventi, recupero dei forti umbertini, sinergia con i privati, collaborazione con associazioni cittadine e gruppi giovanili, le bande musicali, la preziosa realtà del Museo Regionale, etc. Tutto questo potrebbe non bastare, se non si scioglieranno nodi storici come il recupero della Zona Falcata, l’apertura alla città dell’Area della Fiera, il recupero del Monastero di San Filippo, la messa a norma dell’Arena di Villa Dante solo per citare i casi più scandalosi Cateno De Luca e la sua giunta comunale si propongono di far riacquisire quel senso di “Comunitas” ai messinesi oltre che sul rispetto delle regole si basa sulla solidarietà, sul lavoro e sullo sviluppo: questa è in sintesi la nostra grande scommessa e sarà condivisa anche da tutta la Comunità liberata finalmente da quei poteri forti e da certi politicanti parassiti che hanno tradito le legit-time aspettative del popolo messinese ed hanno sporcato la nobile arte del governo municipale”.
PIPPO TRISCHITTA
“Ringrazio il Segretario Genovese per aver fatto la sintesi dei bisogni della città di Messina, di cui dovrà farsi carico il prossimo sindaco, nonché dei doveri di noi candidati”.
Pippo Trischitta risponde all’appello del Segretario Generale Cisl Messina, Tonino Genovese, manifestando il conforto che una voce autorevole, proveniente dal mondo del sindacato, abbia acceso un faro illuminante in questa campagna elettorale.
“E’ giusto chiedere di abbassare i toni, ma è anche giusto far notare ai nostri concittadini che il pericolo di ricadere in mano di poteri che, da diversi ambiti, fino ad ora hanno tenuto in ostaggio Messina, lasciandola in un limbo che ha favorito solo cerchie ristrette. D’altro canto, non bisogna cadere nell’inganno di affabulatori di folle. Per questo ho scelto di candidarmi autonomamente e camminare sulle gambe della mia onestà, della mia esperienza e della competenza di anti anni di attività politica e impegno in Consiglio Comunale. Ciò proprio perché animato da quella “Speranza” di cui parlo ogni giorno alla gente che incontro e che manifesta i proprio problemi, dal lavoro, alla casa, alle preoccupazioni per il futuro dei propri figli, alla difficoltà di tenere in piedi un’attività. A loro dico: “Non perdete la speranza!”, ha precisato Trischitta, per poi concentrarsi sui temi concreti.
“Scorrendo la sua lettera, ho notato che quanto scritto da Genovese coincide con le priorità indicate dal Programma Giuseppe Trischitta Sindaco, in primis il lavoro, fulcro centrale che anima tutti i 44 punti. Prendendo ispirazione, infatti, dalle misure emanate dall’Unione Europea per distribuire finanziamenti, per ogni settore il tema ispiratore è il lavoro e, non a caso, ogni idea, progetto e pianificazione inserita nel mio Programma è accompagnata dal supporto delle fonti di finanziamento europee, ma anche del Governo nazionale e regionale.
Per mettere in moto tutto questo, è necessario rendere efficiente la macchina comunale, con l’informatizzazione e l’integrazione della pianta organica.
Da qui si può procedere per ottimizzare servizi e opportunità occupazionali anche nelle partecipate – Atm, Amam e Messina Servizi – nonché del Corpo di Polizia Municipale.
Altra fonte di sviluppo del territorio e, ancora, di lavoro sono l’avvio di opere infrastrutturali importanti: si sa che sono a favore del Ponte e proprio per questo chiedo di iniziare subito le opere connesse già predisposte, visto che la Società Fs-Anas ne possiede le risorse finanziarie, quali strade e svincoli che collegano la città da sud a nord.
Per i giovani, il Comune deve prevedere uno Sportello per erogare informazioni e supporto per la creazione di imprese. A tal proposito, col progetto “Start Up Chiavi in mano” penso ad un distretto produttivo, con capannoni già attrezzati da offrire a prezzo agevolato a gruppi di lavoratori: tra gli altri si prevedono industrie per il riciclo e il riuso. Anche l’Arte è fonte di lavoro, così come le tradizioni della nostra terra, da esprimere in quel luogo stupendo della Fiera che può diventare quella che nel Programma abbiamo chiamato “La Cittadella del Made in Sicily”. Turismo significa attrarre i tour operator, ad esempio permettendo la realizzazione di villaggi turistici lungo la nostra costa.
Imperdibile, poi, la grande occasione della costituzione della Zes: da sindaco mi batterò con tutte le mie forze perché Messina non venga scippata dell’opportunità di agevolazioni e sviluppo, connesse, tra l’altro, al mantenimento dell’Autorità Portuale.
Un occhio particolare è doveroso per gli ultimi e i soggetti più deboli: solo una città che ha questa priorità può chiamarsi tale! Urge dare un assetto stabile e organico ai Servizi sociali e per questo credo nell’utilità del ritorno dell’Istituzione dei servizi sociali: ciò permetterebbe una razionalizzazione delle risorse e dell’offerta in questo ambito che raccoglie svariate esigenze. Ancora manca un Centro diurno per i disabili: si deve realizzare, così come la Fattoria sociale che offre l’avvio al lavoro per i disabili, accanto anche ad altre persone di ogni età, compresi gli anziani. Per questi ultimi c’è pure l’idea di istituire delle residenze pensate per le loro esigenze, con servizi comuni. L’Amministrazione guidata da Pippo Trischitta, qualsiasi decisione prenderà, non lo farà nel chiuso delle stanze, ma coinvolgendo chi opera nel territorio, dai sindacati ai rappresentanti di categorie e ordini professionali.
Abbiamo chiaro cosa fare e come fare… soprattutto con la Speranza che Messina diventerà Splendida!