Liberi e Forti con Antonio Saitta: in campo Nino Principato e Maria Longo

Liberi e Forti con Antonio Saitta: in campo Nino Principato e Maria Longo

Francesca Stornante

Liberi e Forti con Antonio Saitta: in campo Nino Principato e Maria Longo

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lunedì 30 Aprile 2018 - 11:29

Il movimento civico ha annunciato oggi l'appoggio al candidato sindaco Antonio Saitta perché unico candidato che impersona i valori e le idee del movimento

In principio doveva essere Giovanni Ardizzone. Il Movimento Liberi e Forti, nato come movimento civico di idee e programmi, quando si presentò lo scorso 24 febbraio non aveva esitato a proporre il nome dell’ex presidente dell’Ars come candidato sindaco a cui affidare il compito di rilanciare la città attraverso una visione di sviluppo sociale ed economico del territorio. Poi però quella candidatura non si concretizzò. E così oggi oggi il movimento dell’architetto Nino Principato, del professore Enzo Caruso, dell’ammiraglio Gianfrancesco Cremonini e di un gruppo di messinesi che hanno a cuore le sorti della città, hanno deciso di puntare su quello che considerano l’unico candidato sindaco che impersona tutti i valori del movimento e del manifesto “Noi ci impegniamo”.

Perché non scendere in campo con una propria lista? “Per una questione di stile e coerenza” ha spiegato Caruso. “Siamo nati come movimento di impegno civico per aggregare persone attive e innamorate della poli iva del fare. Tra di noi non ci sono politici, ma solo cittadini desiderosi di mettere a disposizione della collettività le loro competenze personali, il loro pensiero, la loro storia. I tempi non ci sono sembrati maturi per trasformare il Movimento civico in movimento politico”. Ecco perché Liberi e Forti appoggerà Saitta con un “patto tra persone per bene che sanno intendersi con una stretta di mano senza a bisogno di firme”. E lo farà schierando due candidati al consiglio comunale nella lista Saitta sindaco: Nino Principato e Maria Longo. Nino Principato, che politicamente potrebbe anche sembrare lontano dalla compagine di centrosinistra, ha chiarito subito che le idee e i programmi che Liberi e Forti mette al servizio di Saitta non hanno colore politico perché quando si parla di cultura e sviluppo non ci possono essere connotazioni politiche. Cultore di storia patria, grande conoscitore di Messina e dell’identità messinese, Principato punta tutto il suo impegno proprio sulla cultura: “In una città che non ha mai avuto agricoltura, industria e servizi si può scommette solo su cultura e turismo. Sfatiamo il mito che di cultura non si mangia perché invece si può mangiar eccome. Un sindaco non può dare posti di lavoro ma può creare le condizioni per creare occupazione e in questo momento la cultura è un settore sconfinato”.

Maria Longo, la donna di Liberi e Forti, è docente di italiano e latino al Liceo Archimede: “Il mio impegno è rivolto a mantenere costante il laboro al servizio dei cittadini, sempre con la schiena dritta e senza piegarmi a logiche di partito e interessi personali”. Liberi e Forti crede in una città giardino capace di accogliere, crede nella necessità di fare rete e di creare una regia che metta a sistema tutte le potenzialità della città e crede che questo possa diventare realtà con Antonio Saitta alla guida della città. Saitta, che oggi era in mezzo al movimento che ha deciso di appoggiarlo, ha parlato di nuova linfa che va ad arricchire la visione che questa candidatura vuole portare avanti e proporre alla città.

“Con Liberi e Forti ci siamo trovati d’accordo su molti punti e ci sono soprattutto tre linee di indirizzo che ci accomunano: cultura, necessità di creare nuova imprenditorialità giovanile attraverso un’amministrazione che sappia essere efficiente, il recupero del rapporto con le altre Istituzioni perché il Comune ha il compito di fare rete senza chiudersi in se stesso come depositario di chissà quale verità”. E del recupero del dialogo con gli enti, soprattutto militari, ha parlato Cremonini che ha focalizzato l’attenzione su waterfront e Autorità portuale. Sergio Indelicato invece ha affrontato l’altro punto di convergenza trovato con Saitta, cioè la necessità di tornare a parlare di lavoro ma partendo dalla consapevolezza delle necessità dei giovani di oggi e delle nuove opportunità che offrono per esempio le start up. Dialogo con altri candidati prima di Saitta? C’erano state delle richieste ma che riguardavano solo Principato e non il progetto comune. Quindi la stretta di mano che ha suggellato il “patto” con Saitta e l’impegno per una città migliore.

Francesca Stornante

Un commento

  1. Ancora Voi ma non dovevamo vedervi più ?

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