L'appello del movimento ai candidati per il Consiglio comunale: "Non è un ripiego alla disoccupazione" e l'endorsement nei confronti dell'ex presidente dell' Ars
“I nostri figli crescono rassegnati ed i pochi valori che vengono trasmessi sono cancellati dai social violenti. Su facebook non c’è il confronto, ci si nasconde dietro una tastiera. Messina un tempo era piena di soldati che svolgevano il servizio di leva, di studenti che provenivano dalla Calabria e dalla Grecia. Oggi è spopolata, i negozi chiudono e non siamo in grado di far sostare qui neanche chi sbarca dalle navi da crociera”.
Il coordinatore del movimento Liberi e Forti, Enzo Caruso, traccia una fotografia lucida di una città ormai rassegnata, appiattita sui suoi difetti, incapace di reagire. Una città di vecchi abituata a non ribellarsi ai guasti della politica.
“Invece abbiamo bisogno di gente che sappia fare. Siamo qui per fare un appello ai futuri candidati al Consiglio comunale ed alla carica di sindaco. Non vogliamo più lasciare il campo a chi ha calpestato Messina, a chi ci fa credere che sta facendo qualcosa. Servono candidati di livello, che sappiano volare alto e che non si contendano pochi metri di isola pedonale, persone oneste che conoscano l’importanza del loro ruolo, che non cambino casacca. Essere consigliere comunale non è un ripiego per i disoccupati. Il Consigliere Comunale non deve più essere considerata come figura “piantata” nella tradizione e autorizzata a servirsi della delega politica per agire in autonomia (autorefenziata) e secondo intuizioni personali improvvisate o più spesso rispondenti a logiche di parte”.
Il simbolo di Liberi e Forti, movimento che trae ispirazione dal decalogo del buon politico di Don Luigi Sturzo e dal desiderio espresso dal compianto giornalista Mino Licordari, di impegnarsi per una città nuova, bella e capace di riconquistare la posizione che la Storia le ha assegnato, è ORIONE, colui che nel mito ha posato i massi per costruire la città. Nel simbolo di Liberi e Forti Orione tiene in mano lo scudo di Messina.
Al fianco di Enzo Caruso in conferenza stampa anche l’architetto Nino Principato (storico della città di Messina e delle sue tradizioni), Gianfrancesco Cremonini (Ammiraglio e già direttore dell’Arsenale Militare di Messina), Roberta Mele e Umberto De Luca (referenti dell’Associazione Giovanile “Polis”).
Dopo aver lanciato l’appello per candidati al Consiglio Comunale che possano esprimere la Messina migliore, quella che guarda avanti e non ha paura di volare e volere di più, Enzo Caruso (docente, educatore ed operatore culturale), è passato alla figura del candidato sindaco che immagina come un condottiero “un Paladino che sappia incatenarsi per la sua città, che conosca personalità a livello internazionale, che sia saggio, illuminato, coraggioso e onesto. Per voler fare il sindaco di Messina si deve essere anche un po' incoscienti….. Ma chiediamo che sia una figura che abbia competenza, sappia leggere le carte e conosca gli iter amministrativi e che sia indenne da qualsiasi pendenza giudiziaria. Non vogliamo altri commissariamenti”.
Nessuno dei fondatori di Liberi e Forti, interpellati in conferenza stampa sull’argomento, nasconde che il loro candidato sindaco è Giovanni Ardizzone, ex Presidente dell’Ars e che in passato ha ricoperto le cariche di vice presidente della Provincia, vice sindaco e deputato Ars: “E’ onesto, è un uomo delle istituzioni ed ha attraversato la palude senza prendere la malaria”.
Ad Ardizzone il movimento ha già chiesto di candidarsi e l’ex Presidente Ars, come spiega Cremonini ci sta pensando “ma preferisce che sia la città a dare una risposta, a far sentire l’abbraccio verso la sua candidatura”.
Pronto a scommettersi con Liberi e Forti nel Consiglio comunale è l’architetto Nino Principato che su ipotesi di eventuali coalizioni con altri partiti o liste non si esprime “noi siamo questi, non abbiamo scheletri nell’armadio di alcun tipo, tiriamo dritti”, mentre su questo aspetto Caruso non esclude la possibilità di un PATTO CIVICO tra liste che vogliano unirsi per sostenere Ardizzone. La nuova legge regionale infatti prevede che solo chi raggiunga la soglia del 40% possa vincere al primo turno, in caso contrario si va al ballottaggio.
Sempre la normativa prevede il cosiddetto effetto di trascinamento tra il voto per il consigliere e quello per il sindaco, fatto questo che scoraggia corse solitarie.
Liberi e Forti quindi ad una settimana dalle Politiche ha lanciato Ardizzone, che probabilmente scioglierà le riserve nei prossimi giorni e va ad aggiungersi agli altri candidati in lizza per la poltrona di Palazzo Zanca: Accorinti, Cateno De Luca, Pippo Trischitta ed alle indiscrezioni che indicano anche Vincenzo Ciraolo (presidente dell’ ordine degli avvocati) ed Enrico Spicuzza (presidente dell’ordine dei commercialisti).
Rosaria Brancato