Il vice premier fa un appello agli astensionisti e conclude: le rivoluzioni partono dalla Sicilia
“Dopo tanti anni avete un’opportunità unica: votare un sindaco a 5stelle significa avere dalla sua parte il governo centrale e questo fa la differenza”.
Nella Piazza Cairoli gremita il vicepremier Luigi Di Maio, al suo primo giorno “ufficiale” da ministro del lavoro, fa il pienone e lancia l’appello ai messinesi: “Dovete far votare gli indecisi, la percentuale di astensione è quella che fa la differenza. Alle Regionali è partita l’onda, non siamo riusciti a governare ma l’onda è partita da lì. A novembre l’astensione ha pesato ed infatti il 4 marzo, quando l’astensione è stata più bassa ed i siciliani sono andati a votare, i risultati si sono visti e abbiamo vinto”.
Prima del ministro a scaldare la piazza hanno pensato i parlamentari a 5stelle: Francesco D’Uva, che non ha risparmiato frecciate a Cateno De Luca ed ai procedimenti giudiziari che ha in corso nonché alle “bizzarre ipotesi di trasformare la casa dei messinesi, il Comune in un casinò”, Angela Raffa che ha tuonato contro il voto di scambio, Grazia D’Angelo, Alessio Villarosa, Antonio De Luca: “abbiamo 90 candidati tra comune e circoscrizioni che fanno campagna elettorale portando in giro le loro idee non le buste della spesa”.
Quindi è stata la volta del candidato sindaco Gaetano Sciacca, alla presenza sul palco degli assessori designati e del vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri.
“Come vi sentite ogni mattina quando vi svegliate e sapete che i vostri figli studiano fuori, lavorano fuori?- ha esordito Sciacca– I miei figli sono ad Amsterdam e mi mancano ogni giorno. Le responsabilità sono di una politica carnefice che oggi si presenta con un vestito nuovo, ma è sempre la stessa”.
Sciacca si è soffermato sul programma e sui punti cardine, nei vari settori, le piccole opere e il recupero dei beni di patrimonio comunale, l’eliminazione dei fitti passivi e il turismo.
“Abbiamo 3 grandi criticità a Messina: ambientali, infrastrutturali e occupazionali- ha continuato Sciacca- Ebbene i 3 ministri del nuovo governo, al lavoro all’ambiente ed alle infrastrutture sono del M5S. E questo conta moltissimo. E per la prima volta c’è un ministro per il Sud”.
Di Maio nella prima parte dell’intervento ha affrontato le tematiche nazionali, ribadendo la volontà di istituire il Reddito di cittadinanza ma soprattutto di lavorare sul fronte delle nuove emergenze occupazionali.
“Le prime persone che il premier Conte ha incontrato sono stati quegli imprenditori costretti a fallire perché lo Stato non pagava i loro crediti. E poi i risparmiatori finiti sul lastrico a causa delle Banche ed ancora domani io incontrerò i rappresentanti dei riders, e di quei giovani che hanno contratti per una settimana, contratti a cottimo. E ancora le vittime della Fornero. Noi siamo dalla parte di queste persone”.
La norma sul taglio dei vitalizi per gli ex parlamentari è pronta e sarà tra le prime ad essere esaminata, così come l’ipotesi di riduzione del numero dei parlamentari.
Quanto all’alleanza con la Lega Di Maio conclude: “E’ basato semplicemente sul contratto, sulle cose da fare e non sul numero dei ministeri da dividere”.
Rosaria Brancato