Miccichè: "Il porto di Tremestieri bloccato da burocrati. Sì AP autonoma" FOTO

Miccichè: “Il porto di Tremestieri bloccato da burocrati. Sì AP autonoma” FOTO

Rosaria Brancato

Miccichè: “Il porto di Tremestieri bloccato da burocrati. Sì AP autonoma” FOTO

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venerdì 01 Giugno 2018 - 12:21

"Interi punti di Pil in Sicilia sono bloccati da dirigenti che hanno paura. Parlerò con l'assessore Cordaro per sbloccare l'autorizzazione". Il presidente dell'Ars Miccichè a Messina a sostegno del candidato sindaco Bramanti ha fatto visita prima al porto e poi al Forte Gonzaga. Ed è intervenuto su politica locale e nazionale

Ci sono interi punti di Pil in mano a funzionari e dirigenti che hanno paura di firmare, di dire sì o no. La disoccupazione siciliana è figlia di questi titubanti. Il caso del porto di Tremestieri è uno di questi. Lo sviluppo del porto bloccato perché da un anno c’è un funzionario alla Regione che non firma un’autorizzazione. I soldi ci sono, l’impresa anche, il progetto pure, ma è tutto fermo per causa di un burocrate. Ne parlerò direttamente con l’assessore Cordaro ma è assurdo che debba pensarci la politica quando dovrebbe essere dovere di un dirigente fare il suo lavoro”

Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè oggi a Messina, per un mini tour a sostegno del candidato sindaco del centro destra Dino Bramanti, ha fatto la prima tappa al porto di Tremestieri, dove i lavori non decollano a causa appunto di “un sì o un no”, ovvero l’autorizzazione al maxi dragaggio nella zona a sud del porto.

A spiegare quanto accaduto il commissario dell’AP di Messina Antonino De Simone e il Comandante della Capitaneria di Porto Salvatore Laganà, oltre che i rappresentanti dell’impresa che si è aggiudicata i lavori ed i sindacalisti che hanno evidenziato come i ritardi abbiano conseguenze anche sul fronte dell’occupazione.

Miccichè ha poi ribadito il sì all’Autorità Portuale autonoma: “Delrio evidentemente non aveva idea dei numeri di Messina. Non deve essere accorpata a nessuno, e Forza Italia ha già presentato un ddl, firmato da Matilde Siracusano, che prevede quello che è un dato di fatto: Messina AP autonoma”.

Il coordinatore regionale di Forza Italia ha poi affrontato sia le tematiche legate alla campagna elettorale in riva allo Stretto che le questioni nazionali “La mia presenza al fianco del nostro candidato sindaco è l’inizio di un cammino che solo grazie all’asse Messina-Palermo potrà determinare finalmente la svolta della città. Dopo 5 anni d’improvvisazione con la giunta Accorinti Messina ha l’occasione di affidarsi a chi, come Dino Bramanti, rappresenta l’eccellenza e la capacità manageriale. Forza Italia ha deciso di correre con 4 liste e non con una soltanto, per poter rafforzare il risultato ed io dico che le nostre 4 liste registreranno la soglia del 24% il 10 giugno, con il 6% per lista. Ma il professore Bramanti è sostenuto da 10 liste e sono certo che tutte faranno la loro parte. Io vorrei vincere al primo turno ma se mi si chiede al ballottaggio secondo me chi va io dico Bramanti-De Luca e sa perché? Perché De Luca è il vero grillino di Messina”.

Sul governo appena varato ribadisce che Forza Italia sarà all’opposizione e che anzi questa sarà l’occasione per ricominciare su basi diverse anche attraverso un ricambio generazionale: “Abbiamo ricevuto 4 tumpulate a marzo, non possiamo fare finta di niente”. Quanto al rapporto con Salvini ed all’unità del centro destra commenta: “Di che unità stiamo parlando? Una parte è al governo, un’altra, Fratelli d’Italia si astiene, la terza, Forza Italia, è all’opposizione……chi parla di centro destra unito mi fa ridere In Italia è sparito il partito popolare, io dico, mettiamoci al lavoro e non è detto che la direzione verso la quale guardare sia la stessa di oggi….”

La visita del coordinatore regionale di Forza Italia è proseguita al Forte Gonzaga, per il quale c’è un progetto dell’architetto Antonio Galeano e che è stato donato gratuitamente al Comune dall’Istituto Italiano dei castelli che prevede il restauro e la rigenerazione dell’unica Fortezza del ‘500 rimasta integra nonostante il passare dei secoli. Tra restauro, viabilità esterna e realizzazione di strutture interne per renderlo fruibile, necessitano 16 milioni di euro ed il presidente dell’Ars ha rassicurato l’impegno della Regione per contribuire all’intercettazione delle risorse.

La gestione del sindaco Accorinti è evidente e dopo aver fatto visita ad un posto pazzesco come Forte Gonzaga uno dei posti più belli che io abbia mai visto- ha concluso Miccichè- spero presto che Bramanti possa diventare sindaco e dimostrare che è possibile valorizzare questo patrimonio culturale, storico e architettonico nel migliore dei modi”.

Il porto di Tremestieri rappresenta l’interfaccia con il Continente- ha commentato il candidato sindaco Dino Bramanti- e non possiamo tollerare che a causa di una firma resti tutto fermo per un anno. Le parole di Miccichè mi confortano perché solo con la sinergia tra Messina e Palermo potremo rilanciare la città e soprattutto liberare Messina dalla schiavitù ai tir. Un porto pienamente funzionale e una città libera dai tir andranno di pari passo con la liberazione della rada San Francesco e la realizzazione di un lunghissimo water front da sud a nord. La vocazione di Messina è turistica e l’attenzione che la Regione presterà anche in questa direzione, come ci ha già preannunciato il presidente dell’Ars ci rinfranca

Presenti alla visita di Miccichè i due parlamentari di Forza Italia Nino Germanà e Matilde Siracusano e i rappresentanti sindacali di Fast Confsal.

Le priorità oggi sono rappresentate dalle infrastrutture e dalla battaglia per la continuità territoriale- ha dichiarato Nino Germanà– E l’asse Messina-Palermo-Bruxelles come dichiarato anche dal presidente del Parlamento europeo Tajani, sarà fondamentale per il futuro dell’intera area dello Stretto”.

Soddisfatta anche la deputata Matilde Siracusano che ha presentato il ddl per l’autonomia dell’Autorità portuale dello Stretto: “Le tematiche relative alla logistica e le infrastrutture, dal Ponte sullo Stretto alla battaglia per la governance della nostra AP, fino alle criticità del Porto di Tremestieri, sono fondamentali- Gli ultimi 5 anni hanno relegato Messina in un angolo a causa di una gestione vacillante delle relazioni istituzionali da e per la Regione. Oggi il trend si è già invertito grazie ad un Governo che ha ampiamente dimostrato di prestare la giusta attenzione al nostro territorio, in modo equo”.

"Abbiamo chiesto ed ottenuto l'impegno del presidente Miccichè – dice il segretario di Fast Confsal, Nino Di Mento – per un incontro con l'assessore regionale Cordaro al fine di superare gli ultimi ostacoli alle ultime autorizzazioni per il maxi dragaggio, la caratterizzazione della sabbia e la bonifica bellica, che permetteranno di risolvere l'incubo degli insabbiamenti degli attuali approdi e dare il via libera definitivo all'ampliamento del porto di Tremestieri".

Rosaria Brancato

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