Milazzo, come progettano i cinque prossimi anni amministrativi i candidati sindaco

Milazzo, come progettano i cinque prossimi anni amministrativi i candidati sindaco

Serena Sframeli

Milazzo, come progettano i cinque prossimi anni amministrativi i candidati sindaco

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venerdì 29 Maggio 2015 - 13:04

Terminiamo il focus sui programmi con uno sguardo particolare all’amministrazione: come funzionerà, quali saranno le modifiche da apportare e quali le novità.

Chiudiamo il nostro focus sui programmi elettorali con il confronto su un ultimo punto, forse il più importante: l’amministrazione. Come funzionerà, cosa cambierà, quali novità il nuovo sindaco progetta.

Vediamo nel dettaglio l’opinione di ogni singolo candidato.

Pino Ragusi parla di amministrazione compartecipata: gestione nella massima trasparenza con il coinvolgimento dei cittadini e con un ammodernamento della burocrazia municipale. Si punta poi alla pacificazione tra gli impiegati del Comune e la Classe politica dirigente e un aggiornamento dei regolamenti per favorire le nuove tecnologie, anche ai fini della fruizione di alcuni servizi come le certificazioni da rendere attivabili via posta elettronica certificata. Altro punto il miglioramento e potenziamento del sito web aggiornato quotidianamente, affinché i cittadini vengano informati in tempo reale sull’attività dei propri amministratori.

Giuseppe Marano punta tutto sulla trasparenza e la partecipazione. I punti fondamentali sono la trasmissione delle sedute di consiglio comunale in diretta web, lo sviluppo di forme di partecipazione della cittadinanza con votazioni on-line sulle varie proposte, resoconto trimestrale alla cittadinanza dei lavori e delle decisioni che verranno prese dalla giunta attraverso partecipazioni pubbliche all’interno del palazzo Municipale. In previsione delle abolizioni delle circoscrizioni, Marano progetta la formazione di tavoli partecipativi composti da cittadini e tecnici atti a dare voce a tutte le zone della città.

Lorenzo Italiano per quanto riguarda l’amministrazione parla di sportelli di prossimità per i servizi essenziali, in modo che, attraverso assistenti sociali e impiegati, il Comune arrivi in quella periferia così distante dai servizi per le categorie meno fortunate. Secondo Italiano “la periferia deve tornare a scoprire il Comune e a vivere i servizi essenziali”, per questo ha pensato a dei micro-sportelli sparsi in almeno cinque punti della periferia, appoggiandosi alle strutture diurne dei centri sociali. Il candidato punta poi sul ripristino della Consulta delle Associazioni del Volontariato e della consulta giovanile, come strumenti di confronto aperto e di stimolo per la giunta e per il consiglio comunale. Solo con il confronto aperto, secondo Italiano, si possono gettare le basi per tutti quegli interventi che l’amministrazione Comunale può mettere in essere, direttamente o indirettamente.

Carmelo Formica parla dei cittadini come protagonisti del cambiamento, quartiere per quartiere, ascoltando gli unici protagonisti della politica intesa come gestione della cosa pubblica, i cittadini, coloro che ogni giorno vivono la città e devono affrontare i problemi quotidiani. Per essere un’amministrazione vicina ai cittadini di tutte le zone e per monitorare costantemente tutta la città, Formica istituirà una “Consulta dei Quartieri” con rappresentanti referenti di tutte le zone che possono riferire agli uffici preposti le criticità quotidiane per trovare soluzioni concrete e soprattutto veloci, con il fine di agevolare e rendere più semplice lo svolgimento delle attività quotidiane. Confronti poi con esperti, tecnici e professionisti di tutti i settori, soprattutto giovani, e delle categorie interessate, affiancheranno l’amministrazione nella progettazione e realizzazione di progetti innovativi; l’obiettivo del candidato è quello di istituire un ufficio di euro-progettazione che si occupi di reperire ed intercettare i fondi europei del programma comunitario “Europa 2020”, che prevede ingenti finanziamenti per la realizzazione di progetti che mirano al raggiungimento di obiettivi finalizzati all’uscita dalla crisi, attraverso l’avvio della trasformazione di un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva, caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale.

Carmelo Pino pensa ad una gestione della casa comunale che guardi con maggiore interesse alla soddisfazione del cittadino, che sappia individuare efficacemente obiettivi, priorità e procedure. In questo caso diventa fondamentale l’innalzamento delle qualità e delle prestazioni professionali del personale dell’Ente. Gli strumenti individuati, attraverso la costante valorizzazione e motivazione delle energie esistenti, sono la gestione dei servizi comunali e del personale, politiche di bilancio e finanziarie e trasparenza amministrativa. In particolare, Pino punta al riordino della struttura amministrativa dell’Ente, alla stabilizzazione del personale precario, alla gestione partecipata del comune, e potenziamento degli strumenti consultivi, alla riduzione dei costi della politica e destinazione dei risparmi conseguenti a scopi sociali, al potenziamento dell’URP, e degli sportelli di orientamento per i cittadini. Non manca poi la gestione del sito internet comunale, con una facile e immediata consultazione on line di tutti gli atti amministrativi, e la creazione di una Carta dei servizi del Comune per consentire ai cittadini di orientarsi con facilità all’interno dei servizi comunali.

Giovanni Formica punta ad un governo trasparente, l'antidoto più efficace contro il malaffare: per questo ha in mente di potenziare il sito internet del comune per rendere accessibili e facilmente consultabili gli atti, sia di indirizzo politico, sia gestionali, nella loro versione integrale. Parla poi delle sedute consiliari da trasmettere in diretta streaming e conservate in un archivio online al fine di consentire ai cittadini, in ogni momento, il controllo diretto e, quindi, il giudizio sulle scelte compiute dai loro rappresentanti. Si pensa poi al’istituzione di comitati e assemblee di quartiere, attingendo all'esperienza del bilancio partecipativo, perché Formica crede che i cittadini abbiano il desiderio di sentirsi protagonisti delle scelte di governo. Questi nuovi strumenti permetteranno al candidato e alla sua squadra di indirizzare la spesa alla soddisfazione delle esigenze reali di ogni singolo quartiere, privilegiando gli interventi che i cittadini ritengono prioritari per il miglioramento della qualità della vita e, più in generale, di rendere più facili e giuste le scelte da compiere. Per abituare poi le giovani generazioni ad occuparsi del bene comune, d’intesa con i dirigenti scolastici, verrà promossa l’istituzione del consiglio comunale dei bambini, strumento utile per riavvicinare alle istituzioni anche le famiglie.

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