Mentre la campagna elettorale vive di comizi, incontri e discussioni sui social, diamo un’occhiata ravvicinata ai programmi. Oggi parliamo di turismo
Turismo, politiche sociali, cultura… chi più ne ha più ne metta. Le parole in questi giorni sono fiumi in piena e i programmi elettorali sembrano essere tutti pieni di buone intenzioni. Vediamo quali sono i progetti dei candidati allo scranno più alto di Milazzo in tema turismo.
Leggendo i vari programmi, un punto comune è sicuramente quello del crocierismo e la valorizzazione dei beni, primo fra tutti il Castello. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa pensano i sei candidati.
Marano crede che il problema del reale decollo del turismo a Milazzo sia dovuto alla presenza delle industrie, e per questo parla di riconversione industriale: “per noi di Milazzo Green il turismo è il nostro vero tesoro per il rilancio dell'economia, ma questo potrà avvenire solo se con coraggio si avvierà una Riconversione Industriale ecologica come accade in alcuni Paesi Europei”. Marano sogna quindi una Milazzo Green Web : creazione di un portale turistico ad hoc, informazioni e itinerari turistici tramite applicazioni su smartphone e portali mobili, valorizzazione del turismo naturalistico e del turismo eno- gastronomico attraverso eventi tematici. Marano punta poi a rafforzare l’economia delle aree interne per contrastare i fenomeni di abbandono e sostenere la tenuta della struttura socio economica dei territori periferici e marini, e individuare percorsi e location dove poter offrire accoglienza economicamente settorializzata con la valorizzazione esperienziale della periferia.
Per il candidato Ragusi il rilancio del turismo è un punto centrale del programma, anzi la chiave per rimettere in moto l’economia del territorio. Si parla quindi di promozione del territorio, grandi eventi, il tanto discusso aeroporto del Mela e la creazione di un polo fieristico. Il candidato pensa poi ad una riqualificazione della zona Borgo Antico con attività commerciali caratteristiche non invasive della quiete pubblica e la realizzazione di attività commerciali nella zona Molo Marullo. Non manca naturalmente il potenziamento del crocierismo, dei trasporti per le Eolie, delle aree museali.
Pino crede fortemente in un patto per lo sviluppo tra chi governa e le forze produttive presenti nella società per sostenere la capacità imprenditoriale e gli investimenti, riuscendo così ad avere una città ospitale ed attraente, capace di rinnovarsi continuamente. Il rilancio passa quindi attraverso la redazione di un progetto di marketing territoriale e comunicazione per promuovere l’attrattività della città nei confronti di più forme di turismo. Anche Pino punta al consolidamento dell’interesse delle compagnie crocieristiche, in sinergia con i comuni limitrofi per creare itinerari culturali e turistici diversificati. Pino parla poi di una riqualificazione dei bunker della seconda guerra mondiale presenti sui due litorali, e della creazione di un percorso turistico sensoriale “Il sentiero di Omero” per non vedenti.
Il candidato Giovanni Formica punta, innanzitutto, ad eliminare il degrado della città per poter parlare di turismo, riorganizzando il servizio di igiene urbana e la raccolta differenziata con il sistema del porta a porta. Punta poi alla cultura, considerato “il modo migliore per proiettare la città verso nuovi ed ambiziosi traguardi. Per questo dobbiamo recuperare e riutilizzare i beni architettonici più rappresentativi della nostra storia e valorizzare le preziose tradizioni di cui siamo custodi. Proiettarsi nel futuro forti di un passato importante è la formula corretta”. Si parla quindi di palazzi aperti, internet, libri, cinema, teatro e spettacoli accessibili a tutti, ripensando anche l’utilizzo del Castello, rendendolo centrale con la collaborazione degli operatori turistici, delle associazioni, dei singoli cittadini e delle forze politiche.
Lorenzo Italiano pensa al futuro di Milazzo con coraggio e determinazione, e vede quindi nel turismo l’unica via capace di esaltare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico. Italiano punta quindi alla costruzione di un porticciolo turistico con 1200 posti barca, con il conseguente recupero dell’area del Paladina e dell’ex molo Marullo. Si punta poi a far divenire Milazzo città delle culture mediterranee e città castello; anche Italiano crede che il bene va rimesso in primo piano, aprendo per esempio l’opportunità a più associazioni di collaborare. Italiano vuole poi proiettare in rete i musei e i beni culturali, senza dimenticare il recupero delle strutture fatiscenti. Come gli altri candidati, anche Italiano punta alla mediazione per afflusso navi da crociera, e parla anche di un aviosuperficie e del wi-fi libero in alcuni access point comunali.
Anche il candidato Carmelo Formica punta sul crocierismo, con una stabile frequenza settimanale; il molo Marullo sarà così il biglietto da visita della città per cui va progettata una riconversione dello stesso in una zona adibita ad attività commerciali, di intrattenimento e di servizi per i turisti provenienti dal crocierismo. Formica parla anche di una vetrina espositiva dei prodotti tipici locali e delle realtà florovivaistiche del territorio, puntando anche sulla destagionalizzazione del turismo, che permette di sfruttare il patrimonio naturale proprio del litorale della città del capo ed il crocierismo nelle stagioni estive e le opportunità offerte dal mondo dello sport, durante le stagioni invernali, senza tralasciare la partecipazione ad eventi nazionali ed internazionali a carattere culturale, folkloristico, ecc. Formica lancia poi l’idea di una “Macro-area Enjoy North-East Sicily”: una zona che unisce la regione nord-est della Sicilia in un percorso turistico unico, ma soprattutto facilmente percorribile dai visitatori. Il progetto presuppone un incremento della mobility, intesa come mobilità interna e collegamenti più efficaci con le città aeroportuali vicine.