Duro l'affondo al Pd accademico: "Le graduatorie universitarie congelate fin dai primi giorni di ottobre potrebbero sciogliersi il 10 giugno" ma Lo Monte non è tenero neanche con il centro destra che segue "la politica dell'iceberg
La Lega aveva annunciato di voler sciogliere le riserve il 30 aprile. Con alcuni giorni di ritardo è arrivato il comunicato a firma del deputato Carmelo Lo Monte che però non chiarisce in modo definitivo la decisione del partito.
"La Lega- si legge nella nota- consapevole della situazione politica della città, ha bisogno di fare chiarezza in merito alle politiche sterili, sviluppatesi nella campagna elettorale entrata ormai nel vivo. I partiti definiti “politici” della città, sono frutto di gruppi di potere, aristocratico familiare, fili di patrimoni economici trasmessi di generazione in generazione, accresciuti tramite accordi conclusi in salotti nascosti ai più. La politica si basa sul dialogo e sul confronto, sulla presenza propositiva e costruttiva sul territorio, non certo sul compromesso affaristico o sulla presenza oppressiva che alcuni presunti partiti esercitano, tenendo la città ostaggio del volere dei gruppi aristocratici o accademici. Le graduatorie dei concorsi universitari, congelate fin dai primi giorni di ottobre, il cui ghiaccio potrebbe sciogliersi per rivelare risultati fasti a chi appoggia l’uno o l’altro schieramento solo al tepore del 10 giugno, visto che il freddo del 5 novembre e il pallido sole del 4 marzo non hanno contribuito al suo scioglimento potrebbe essere tenuto freddo da alcuni accademici politicanti che, perché no, potrebbe giocarsi la carta graduatorie congelata fino alle prossime elezioni provinciali. La Lega si oppone ove esista questa logica basata sullo scambio di favori e di utilità, sia ai più alti livelli, rappresentate da graduatorie concorsuali e appalti di lavori e servizi sia ai livelli più popolari, ma non meno importanti, come le campagne elettorali portate avanti tramite regali di pacchi di pasta ed offerte alimentari di ugual tenore. La Lega si oppone altresì alla politica dell’iceberg, dove dietro una punta esposta al sole presenta candidati immacolati e brillanti, come il ghiaccio esposto al sole appunto, portando sotto la superfice dell’acqua manciata di ghiaccio frutto di piogge di dissenso, politici che sono stati sonoramente, anzi, per meglio dire, stereo fonicamente bocciati dalle urne e pensano di poter passare inosservati sotto l’aura di candidati di facciata. Gente che, buttata fuori dalla porta dai calci della disapprovazione elettorale vuol rientrare dalla porta abusiva di salotti portatori di interessi di gruppi ristretti. La Lega si oppone a tutto questo, consapevole di rappresentare un modello di amministrazione sana e responsabile, consapevole della propria identità e dell’insoddisfazione dei cittadini, consapevole del bisogno impellente di politica". Il parlamentare Carmelo Lo Monte conclude così la nota dalla quale si evince il no al centro sinistra ed il no al centro destra ma non si comprende se la Lega appoggerà altri candidati sindaco o se correrà da sola o se infine esistono ancora margini di dialogo con la coalizione del centro destra.