"Il Ministero non ha autorizzato il bando per il ragioniere generale a tempo indeterminato, se l'amministrazione procede commette un abuso. Quanto ai colloqui per il contratto a tempo determinato sono legittimi ma poco opportuni". Così il sindacalista.
“Il Ministero dell’Interno non ha autorizzato in alcun modo un’assunzione a tempo indeterminato. Qualsiasi atto in tal senso rappresenta un abuso di potere oltre che danno erariale. Il Ministero ha autorizzato solamente il bando per il ruolo di ragioniere generale a tempo determinato”.
Le assunzioni last minute continuano ad essere al centro della polemica ed in questo caso a parlare è Pietro Fotia, segretario provinciale CSA-Regione e Autonomie locali.
Nel mirino sono finite le selezioni per i due posti, uno a tempo determinato ed uno a tempo indeterminato per i ruoli dirigenziali di ragioniere generale che nei giorni 12 e 13 aprile hanno visto una rosa di candidati idonei accedere ai colloqui (leggi qui).
Il primo a protestare sotto il profilo dell’opportunità di nomine fiduciarie fatte a due mesi dal voto è stato il candidato sindaco del M5S Gaetano Sciacca (leggi qui).
Secondo Fotia però almeno per quanto riguarda l’assunzione a tempo indeterminato il problema non è soltanto di opportunità, quanto piuttosto di legittimità.
“La nota del Ministero datata fine dicembre autorizza solo il bando per la nomina a tempo determinato, vista l’urgenza e la necessità di ricoprire quel ruolo, peraltro rimasto scoperto per anni. A mio giudizio è comunque un provvedimento poco opportuno alla vigilia delle elezioni. Ma la seconda selezione non è assolutamente autorizza e si profila un’illegittimità”.
A sostenere i colloqui, la mattina del 12 aprile sono stati due dei 5 candidati che avevano presentato istanza: Antonio Stefano Salvatore Caminiti (Santa Teresa di Riva) e Letterio Lipari (Gela). Per il ruolo a tempo invece hanno sostenuto il colloquio il 13 aprile 5 candidati (altri 8 sono stati esclusi).
Stando al CSA quindi nulla osterebbe, se non sotto il profilo dell’opportunità di una manovra dal sapore di campagna elettorale, alla scelta del ragioniere generale per pochi mesi. Discorso del tutto diverso per il ragioniere generale a tempo indeterminato, che il futuro sindaco si troverebbe senza aver avuto la possibilità di sceglierlo. Va da sé che per anni Accorinti ha lasciato che Le Donne ricoprisse ben 3 ruoli contemporaneamente (ed altri svariati poteri al punto da diventare controllore e controllato…), senza intervenire se non in corner con due bandi che sono finiti nell’occhio del ciclone.
Rosaria Brancato