L’assessore designato di Sciacca, Marco Bellantone, illustra i suoi punti programmatici per far di Messina un punto nevralgico nel Mediterraneo
Una nuova era del settore turistico, che valorizzi i 64 km di costa della città e i quasi 4000 ettari dei monti Peloritani, oltre a monumenti, chiese, musei, fortificazioni e tutte le aree di interesse archeologico che costituiscono il fiore all’occhiello del nostro patrimonio culturale ed architettonico. Si compone di 12 punti il progetto di Marco Bellantone per far sì che Messina torni ad essere un luogo attrattivo per il turismo stanziale.
«Innanzitutto – spiega l’assessore designato di Gaetano Sciacca – è necessario procedere con un restyling della pagina del Turismo sul sito istituzionale del Comune di Messina, con indicazione dei percorsi stradali e pedonali, includendo le coordinate GPS per i reperti sottomarini. Si tratta di un sistema dedicato che conterrà informazioni su luoghi, cinema, teatri, locali e ristoranti, nonché prezzi, tipologia, numero di stelle e posizione di tutti gli hotel, i B&B, le case in affitto presenti sul territorio, consentendo anche di verificarne la disponibilità e di procedere all’acquisto e alla personalizzazione dell’offerta», prosegue Bellantone, che punta inoltre sul potenziamento dell’app Zevisit Messina, concessa in uso dalla Città Metropolitana, con l’inserimento di tutti i siti di attrazione turistica cittadini e di spazi pubblicitari aperti ad aziende e fornitori di servizi: «L’App è gratuita e permetterà a tutti gli utenti di poter camminare e ascoltare in più lingue la storia e la spiegazione sui monumenti, chiese e quant’altro si trovi nel nostro territorio e sui vari percorsi consigliati dalla App».
«È inoltre prioritario il potenziamento dell’Info Point presente al Terminal Crocieristico: un avamposto dell’accoglienza che rappresenta un grande strumento di comprensione e programmazione dell’offerta turistica, non soltanto per il settore crocieristico. Fra i nostri obiettivi c’è anche la creazione di una Messina Card, dedicata sia agli escursionisti che ai turisti. Si tratta di un tessera che offrirà servizi, sconti e una serie di facilitazioni: dalla spedizione di pacchi con prodotti locali e acquisti effettuati a Messina durante la permanenza, sino al biglietto integrato per trasporti pubblici/musei, con guida inclusa. Senza dimenticare un “WelcomeBack” garantito e privilegiato da scontistiche particolari per chi volesse tornare a visitare la città».
Fra i vari punti del programma anche l’organizzazione di percorsi di Trekking sui nostri Peloritani, con la realizzazione di musei naturalistici, punti di avvistamento per i tanti appassionati di “Bird Watching” e percorsi per mountain bike; l’istituzionalizzazione dell’Ufficio di Coordinamento fra Istituzioni ed operatori; una campagna mirata di marketing territoriale e la creazione di un Ufficio Eventi Complessi (concerti, eventi sportivi, prime teatrali) per stimolare l’organizzazione di importanti manifestazioni a carattere nazionale ed internazionale.
«Grande importanza – commenta Bellantone – avrà ovviamente la fascia costiera, con il progetto “Mare e Meraviglie, Sopra e Sotto l’Onda”,incentrato sulla promozione di tour su feluche e barche tipiche dello Stretto di Messina, alla scoperta delle bellezze naturalistiche e delle tradizioni marinare, oltre a immersioni guidate dai diving center. Al centro del nostro programma anche la promozione dei laghi di Ganzirri, del Pilone e di Torre Faro (Faro e Torre degli Inglesi), con l’ideazione di un “percorso del Mito” che racconti le leggende e la tradizione letteraria della città tramite un circuito diffuso di opere d’arte, piccoli musei, installazioni e festival tematici».
«Infine – conclude – è fondamentale promuovere le linee esistenti di TPL che servono luoghi cittadini di attrazione turistica (come il Museo e il cimitero monumentale) e l’attivazione di nuove linee dedicate alla visita di destinazioni non servite da operatori privati. Non dimentichiamo inoltre il grande patrimonio della zona sud, che andrà valorizzato con degli itinerari di interesse storico-culturale fra chiese, basiliche, monasteri e ville, ma anche percorsi montani e una “vita nelle viti” che dia un nuovo impulso alle tante produzioni enologiche di qualità»