Inaugurato il Comitato elettorale della lista "Insieme per cambiare". Ha parlato solo il candidato a sindaco, il quale ha tracciato gli obiettivi della sua squadra. L'auspicio di una "Campagna leale"
Nella sua prima uscita ufficiale da candidato sindaco di S. Teresa di Riva, Antonio Scarcella ha parlato per venticinque minuti. Senza pause. Ha spiegato il perché della sua scelta e gli obiettivi della squadra di cui è il “capitano”: Insieme per cambiare. L’inaugurazione del Comitato, sulla centrale via Regina Margherita, a poche decine di metri da piazza Municipio, segna l’inizio della campagna elettorale anche per la squadra che si pone quale alternativa all’amministrazione comunale uscente.
La sala è colma. In tanti restano fuori ed ascoltano dagli altoparlanti. In poco meno di mezzora Scarcella ha tracciato le linee guida del suo programma, che si basa sulla “trasparenza” e la “partecipazione dei cittadini, che in caso di vittoria saranno i veri amministratori”. Ma soprattutto sulla “legalità e la democrazia”. L’attenzione è puntata sulle necessità di S. Teresa, “paese in cui sono nato e vissuto – chiosa il candidato sindaco – che conosco e conosciamo palmo a palmo”. Ci sono dei concetti che tornano più volte. La prospettiva di sviluppo, nel progetto politico annunciato ieri sera, passa anche dalla valorizzazione delle frazioni: S. Gaetano, Giardino, Quartarello, Misserio, Fautarì… Altro tema messo a fuoco, la viabilità: i collegamenti ormai improcrastinabili con Sparagonà e l’opportunità di creare dei collegamenti nella zona a monte, tra S. Teresa e Furci: “Non è possibile che per percorrere un centinaio di metri si debba circumnavigare tutta S. Teresa”, taglia corto Scarcella.
Non manca l’arte oratoria dell’avvocato nel suo discorso, appassionato. E non mancano i riferimenti alle due liste messe in campo dal sindaco uscente Cateno De Luca (che non viene mai nominato), chiamate, entrambe, a sostenere la candidatura a primo cittadino di Danilo Lo Giudice. “Noi abbiamo una sola lista – chiosa Scarcella – con un solo candidato a sindaco e un solo comitato, ma avremo tanti supporters”. Tiene a precisare che la scelta della candidatura è stata “fatta insieme”, che non sarà “mendicato un solo voto in cambio di un posto di lavoro” e che il programma è imperniato su un modello di sviluppo nuovo. Viene riservato parecchio spazio all’importanza che riveste la Protezione civile, ad un progetto mirato allo svuotamento del torrente Savoca ed allo sport.
Scarcella cita la squadra di pallavolo in piena corsa per la promozione in sere A 2, che ha bisogno di un impianto sportivo adeguato “indipendentemente di chi sia l’Amministrazione che andrà a governare il paese”. E poi la squadra di calcio, che milita in Promozione, che merita un campo di calcio “dignitoso”. Scarcella ricorda l’atavico problema delle fognatura. Poi rimarca l’importanza del voto, che definisce “arma potente” nelle mani degli elettori: “Senza di voi – dice apertamente – sarei nessuno”. Non manca il riferimento alle tasse: “Non è possibile applicare aliquote al massimo quando la gente non arriva a fine mese”. Un “capitolo” viene dedicato alle fasce più deboli ed agli “stranieri” che ormai “incontriamo quotidianamente a S. Teresa e che vanno aiutati nell’integrazione”. Infine, ma non per ordine di importanza, tiene a precisare, la Cultura, la valorizzazione delle eccellenza locali.
Il pensiero corre anche alle istituzioni scolastiche che hanno fatto la storia di S. Teresa. Su tutte il liceo classico “Enrico Trimarchi”, frequentato da tanti santateresini illustri. I lavori sono stati introdotti da Carola Foti. Alle spalle di Scarcella ci sono i candidati Carmelo Casablanca, Vittorio Chillemi, Isabella Latto, Filippo Oneri, Lucia Sansone e Santino Riccardo Santoro. Mancava Giuseppe Migliastro (fuori sede). Scarcella conclude con un auspicio: “Cha quella che si è aperta con largo anticipo sia una campagna elettorale leale.
Carmelo Caspanello