La direttrice artistica per la prosa del Vittorio Emanuele replica alla consigliera del Cda che aveva contestato il termine "consulente" nei confronti dell'assessore designato dai 5Stelle Luca Fiorino: "presenza preziosa e indispensabile"
Mi stupisce e mi addolora la prova di forza della Dott.ssa Pizzo relativamente alla posizione di Luca Fiorino. Mi preme precisare alcuni punti, in qualità di direttore artistico della sezione Prosa dell’EAR Teatro di Messina. Luca Fiorino, ha lavorato in questo anno, accanto a me, in un costante percorso di assistenza, aiuto e confronto. La sua presenza importantissima per il raccordo con il territorio, per la progettazione ministeriale, per l’intercettazione dei bandi ha impreziosito idee e proposte. Il suo curriculum fuga ogni perplessità e posso certamente affermare che è una delle risorse migliori della città. I suoi modi gentili, la sua intelligenza e il suo garbo hanno ingentilito le mie dure giornate. Luca ha lavorato senza alcun contratto perché, il teatro, al nostro arrivo, era stato talmente depauperato da non essere in grado di offrire nulla, tant’è che i direttori artistici lavorano a titolo gratuito. Consulente? Purtroppo per me no. Assistente? Sminuirei il suo valore definendolo così. Dirò: compagno di viaggio, giusto per evitare che si giochi con le parole. Luca Fiorino ha accettato di aiutarmi, gratis, senza mai chiedere nulla in cambio ma con quello spirito con cui ci siamo immessi in questa avventura: portare energie, senso etico e sostenere il teatro di Messina. Luca, per evitare “chiacchiere” non è stato presente negli spettacoli all’interno dei cartelloni del teatro di Messina rinunciando al suo lavoro, così come io ho rinunciato alle mie compagnie. Luca Fiorino ha passato le nottate sveglio insieme a me per verificare, documentarsi, preparare progetti ministeriali ed europei. E’ stato presente a riunioni di progettazione sul territorio e, insieme a me, ha condiviso quell’unico ufficio che dividiamo in quattro. I suoi consigli sono stati importanti per me. Trovo a dir poco strano che la Dott.ssa Pizzo non l’abbia mai visto alle riunioni o che improvvisamente insorga su un termine “consulente” . MI sembra che il Teatro di Messina abbia ben altri e più importanti problemi. Trovo strana la coincidenza che una designazione politica faccia scattare un provvedimento così virile, così violento, questo atto inspiegabile di forza, tale da adire alle vie legali, quando nessuno ha fatto mistero della sua presenza alla mia direzione artistica. La Dott.ssa Pizzo lo scopre dai giornali ? Non era presente in teatro quando lo vedeva alle riunioni o in ufficio? Si è sempre sostenuto di voler dare lavoro al territorio. La Dott.ssa Pizzo ne ha fatto una personale bandiera: come funziona però? Quando un valente ragazzo del territorio lavora con noi (purtroppo gratis) corriamo a giocare sulle parole e lo si bacchetta forte sulle dita? Mi lascia un profondo amaro in bocca tutto ciò e il tempo in cui questa nota esce. Forse, invece di tutta questa carica esplosiva, sarebbe bastato chiedere a me informazioni su Luca Fiorino e avrei risposto con chiarezza. Comunque ringrazio Luca Fiorino per la sua irrinunciabile presenza ma non posso fare a meno di ricordare quando, in un tempo recente, gli incarichi il Teatro li dava veramente ma erano tra marito e moglie. In fin dei conti cosa si vuol far pagare a Luca Fiorino di aver detto “consulente” al posto di “assistente privato”? O vogliamo fargli pagare il credo politico? Grazie Luca, bastava dire solo così, grazie.
Simona Celi Zanetti