Il presidente del Parlamento europeo Tajani sabato a Messina ha proposto l'istituzione di un Fondo europeo da 20 miliardi da destinare alla realizzazione di infrastrutture nel Meridione. Plaude il parlamentare Germanà dissente la candidata sindaco Barrile
Le dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani nel corso della convention del centro destra sabato scorso al Palacultura hanno suscitato reazioni opposte. Da un lato il parlamentare Nino Germanà plaude alla proposta del Presidente Tajani di istituire un Fondo da 20 miliardi di euro destinati alle infrastrutture del Meridione attingendo alle risorse che le Regioni non hanno usato, dall’altro la candidata sindaco Emilia Barrile ribadisce l’importanza dei fatti e non degli annunci elettorali.
“Le dichiarazioni del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani alla convention del centro destra sono il vero “ponte” per il rilancio di Messina che ha urgenza di interventi infrastrutturali e risorse destinate allo sviluppo- scrive Germanà in una nota- Concordo con l’onorevole Tajani quando sottolinea l’importanza di una “filiera” tra Messina-Palermo-Roma e Bruxelles grazie ad una maggioranza di centro destra che continua a vincere là dove si presenta unita. La presenza di Musumeci alla guida della Regione Sicilia e l’aver avviato rapporti sinergici con l’Europa su tematiche legate all’intercettazione delle risorse, non può che rassicurarci sul piano dei progetti che insieme al candidato sindaco Dino Bramanti stiamo portando avanti. L’istituzione di un Fondo europeo destinato alla realizzazione di infrastrutture nel Meridione per colmare un gap cinquantennale attingendo anche alle somme rimaste inutilizzate dalle Regioni del Sud è un’opportunità da non perdere. Altrettanto importante sarà per Messina avere una costante collaborazione, anche attraverso la Regione Sicilia e la deputazione nazionale, con Bruxelles. La proposta lanciata dal Presidente Tajani di istituire uno sportello Europa a Palazzo Zanca, magari con delega apposita ad un assessore è un’idea che mi trova d’accordo e che sono certo lo stesso Bramanti accoglierà senz’altro. Dobbiamo uscire dall’angolo nel quale siamo stati relegati negli ultimi anni da governi che hanno considerato marginale Messina, arrivando persino a toglierci la guida dell’Autorità portuale”.
Di tutt’altro avviso la candidata sindaco Emilia Barrile, competitor di Dino Bramanti, che spiega “Non credo che Messina abbia bisogno di un medico e neanche di una serie di promesse su soldi che improvvisamente, come per incanto, si ritrovano da destinare ad un Meridione che soffre da oltre cent’anni. Scopro anche che il Professore Bramanti avrebbe chiesto -da un palcoscenico- al Presidente della Regione di (cito testualmente) “tornare insieme nelle baracche”. Ma perché, quando mai ci sono stati, al di là della sfilata per cercare voti? Ebbene, tra chi promette soldi e chi garantisce posti di lavoro, non posso che provare una sorta di fastidio per le continue prese in giro di una politica che tratta i cittadini come sciocchi pronti a bersi la qualunque. Non mi pare che le dimostrazioni di interesse per la nostra terra da parte di chi è stato al governo siano state così palesi. A Messina non serve un bravo dottore, come sostiene Tajani, ma una persona che conosca la macchina amministrativa e, curriculum alla mano, non mi sembra che tra i candidati siamo in molti a possedere questo requisito”, conclude Emilia Barrile.