L'appello di Maria Flavia Timbro, Angela Bottari, Lina Panella ed Enza Sofo in uno dei momenti delicati per il futuro del Paese
Siamo donne che amano il Paese e, pur avendo un'appartenenza politica all'area del centrosinistra, ci rivolgiamo a tutte le donne e gli uomini che credono in un mondo migliore, fatto di pace, di uguaglianza e di libertà. A 70 anni dalla promulgazione della nostra Costituzione e nel momento in cui si è dato il via ad una coalizione di Governo, sentiamo il bisogno di rompere il silenzio ed entrare nei luoghi dell'azione politica non per marcare differenze ma per costruire alleanze. Infatti, secondo noi, l’attentato alla nostra Costituzione non si è completato con “l’auspicata” formazione del nuovo Governo ma continua sotto forma di attacco ai principi di solidarietà e giustizia sociale e diviene più pericoloso con le dichiarazioni di alcuni autorevoli Ministri. Il continuo riferimento alla necessità di espellere gli immigrati, senza spiegare come e soprattutto verso quale Paese, la volontà urlata di tagliare le spese destinate a potenziare l’accoglienza, la previsione di una "flat tax", utile solo ad accrescere le disuguaglianze e a minare il welfare e le esternazioni chi, messo a capo di un ministero che ha inopportunamente sostituito quello alle Pari opportunità, ignora la recente legge di dignità sulle unioni civili ci spingono a denunciare e a chiedere attenzione al pericoloso clima di intolleranza che si sta generando. Ci preoccupa anche la non conoscenza che i nostri nuovi governanti hanno della Carta Costituzionale: il continuo richiamo a concetti come “sovranità limitata” “sottoposizione all’Europa” dimostrano che essi non conoscono alcune norme fondamentali della nostra Costituzione che sono state volute con forza e determinazione già dai nostri Padri costituenti, i quali avevano ben chiari il valore e l’importanza della cooperazione e della solidarietà fra gli Stati europei. E, forse, non è inutile ricordare che alcune di queste norme che comporterebbero “l’assoggettamento all’Europa” sono state approvate dal popolo sovrano, a cui tanto tengono, con un referendum costituzionale. E ciò è avvenuto non nella notte dei tempi ma nel 2002. Di fronte a tutto ciò, sentiamo il dovere di ribadire che l'Italia, la Carta costituzionale e gli Italiani meritano rispetto. Le parole vanno maneggiate con cura perché possono diventare "pietre": non è questo il Paese che tante e tanti prima di noi e insieme a noi si sono impegnati a costruire, non è questo il Paese che vogliamo consegnare ai nostri figli. Con loro e con tutte le donne e gli uomini che credono nella Carta, vorremmo continuare a scrivere ma, soprattutto, a testimoniare parole come diritti, umanità e impegno quotidiano perché gli interessi particolari non prevalgano su quelli collettivi, perché la diffidenza, l'insicurezza e la paura non prendano il sopravvento a scapito dei principi di uguaglianza e libertà democratica, così faticosamente, e con il sacrificio di tanti donne e uomini, conquistati.
Maria Flavia Timbro, Angela Bottari, Lina Panella, Enza Sofo.
Aderiscono: Antonio Saitta, Luigi Beninati, Saro Cucinotta, Elio Morabito, Laura Giuffrida, Antonella Russo, Gianluca Virzì, Marisa Trimarchi, Francesco Barbalace, Nicola Marchese, Mattia Morasca, Armando Hyerace, Filippo Panarello, Giovanni Giacoppo, Sharon Schachter, Enzo Costantino, Davide Fragale, Giulia Iapichino, Desirè Bisazza, Carmen Currò, Erika Caponnetto, Titti Batolo, Silvana Barillaro, Domizia Arrigo, Isa Picerno, Enza Santoro, Silvana D'Angelo, Giuseppe Siracusano, Fabrizio Calorenni, Graziella Giordano, Cettina Inferrera, Gabriella Lopresti, Andrea Carbone, Emanuele Costa, Raffaele De Leonardis, Stefania Barbera Maria Luisa Gulino, Annamaria Gallo, Mariella Sottile, Nicola Alpino, Sandy Bellinvia, Maria Maio, Rosaria Lo Gullo, Tiziana Ruggeri, Patrizia Torricelli, Francesca Maria Salmeri, Maria Grazia Turconi, Lucia Risicato, Maria Elsa Gambuzza, Luisa Barbaro..
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