Il candidato sindaco spiega come attraverso il Piano di riequilibrio sia possibile assumere a Palazzo Zanca
“La possibilità di assumere c’è, senza bacchetta magica ma utilizzando gli strumenti che già ci sono”.
Il candidato sindaco Pippo Trischitta usa i dati e le carte a disposizione con il Piano di Riequilibrio per spiegare come sia possibile assumere al Comune fino al 2022 molto più di quanto si pensi.
“Da vice presidente della Commissione bilancio ho evidenziato come il Piano di Riequilibrio preveda alcune misure importanti sul fronte delle risorse umane. In base alle previsioni entro il 2022 finiranno con l’andare in pensione 765 persone, delle quali già sono andate in pensione 307 entro il 2017 per arrivare a 418 entro la fine di quest’anno. Il risparmio conseguito con questi pensionamenti è di 124 milioni di euro. Stando al Pluriennale il 50% di questa somma andrebbe proprio al Piano mentre il restante 50% all’assunzione di nuovo personale”.
La tesi di Trischitta è quella che la futura amministrazione aderisca alla possibilità di avere un Pluriennale di 20 anni in modo da poter spalmare il Piano in più tempo e così anche risparmi e costi.
“Così facendo si potrebbe destinare il 75% alle nuove assunzioni e non solo il 50% e dare finalmente ossigeno al Comune perché per i nuovi assunti ci sarebbero circa 93 milioni a disposizione, una cifra più che importante. In ogni caso a mio giudizio già adesso si potrebbe, anzi si dovrebbe procedere con la copertura dei posti lasciati da chi è andato in quiescenza”.
Per Trischitta lo stesso sistema dovrebbe essere esteso anche al Corpo di Polizia Municipale “se continua così nel 2022 sarà estinto…… dovrebbe intervenire il governo nazionale”.
Infine l’Atm: per Trischitta servono almeno 200 lavoratori dei quali soprattutto autisti
“Invece che usare un’agenzia interinale spendendo anche soldi, si dovrebbero fare i concorsi”.
Il candidato sindaco, sostenuto dalle liste civiche Messina Splendida e Noi per Messina, considera anche la posizione dei lavoratori delle Cooperative per i Servizi Sociali: “In questo caso prevedo, innanzitutto, il ripristino dell’Istituzione dei Servizi Sociali, internalizzando e rendendo più funzionali e senza interruzioni le attività offerte alla collettività. In questo modo gli operatori diventerebbero dipendenti dell’Istituzione stessa”.
L’assessore designato Ranieri Wanderligh, che oltre ad avere la delega alla Cultura ha pure quella riguardante la Progettazione nell’ambito dei Fondi Europei, sottolinea come la macchina comunale, nell’arco di un breve tempo pari a sei mesi, può diventare efficiente, grazie ai finanziamenti provenienti dall’Unione Europea, attraverso la misura riguardante l’Agenda digitale.
“Una politica moderna deve guardare ad un’Amministrazione moderna”, afferma Wanderlingh, aggiungendo: “E’ tempo che ci si adegui all’innovazione tecnologica, dotandosi di hardware e software che snelliscano tutte le procedure e semplificare i servizi per l’utenza. Si deve redigere, dunque, un progetto per reperire i Fondi europei e procedere ad un bando internazionale. E’ vero – conclude l’assessore designato – che il Pon Metro prevede in tal senso degli interventi, che, però, rimangono, slegati: quello che pensiamo noi comprende, invece, la rimodulazione di tutti i sistemi”.
Rosaria Brancato