Gli avversari dell’ex candidato Presti non vedono di buon occhio il ritiro, parlando di vecchia politica e strategie mirate solo all’acquisizione di una poltrona. In questi ultimi giorni prima della presentazione ufficiale, non mancheranno sicuramente i colpi di scena

“Uno sforzo di generosità, che merita un riconoscimento politico”. Con queste parole ieri il segretario regionale del PD Fausto Raciti ha confermato il ritiro dalla corsa alla carica di sindaco di Salvo Presti, che appoggerà Giovanni Formica, in cambio di un futuro “riconoscimento politico” in giunta.

Non sono certo mancate le polemiche, in particolar modo dagli “avversari”.

Giuseppe Marano, candidato della federazione dei Verdi, parla di una strategia politica messa in atto solo per alzare la posta in gioco e poter chiedere poi una poltrona in cambio.

“Questa ormai è diventata la scena politica Milazzese, persone senza scrupolo che hanno nel tempo da destra a sinistra svenduto la vita e la salute dei cittadini. Si stanno ammucchiando, promettono posti di lavoro dentro la Raffineria per un mese, lasciando nella disperazione almeno 9000 giovani del nostro territorio che a breve saranno costretti a dovere emigrare se non vincerà un programma che si orienti sulla Green Economy attraverso l'abbandono del fossile per puntare alle rinnovabili”.

Barbara La Rosa, unica candidata donna fin ora alla carica di sindaco con il Psi, si dice delusa, e vede nel ritiro di Presti “l'esempio palese di come la nuova e buona politica possa essere messa all'angolo dal vecchio sistema di potere”.

Per la giovane candidata tornano così a prevalere le sterili logiche dei giochi della spartizione delle cariche, anziché una progettualità in grado di governare la città; si torna quindi a portare avanti strategie di denigrazione e depotenziamento degli avversari, con la conseguente sottomissione dei nuovi candidati verso il vecchio.

Anche il candidato Carmelo Formica parla di cedimento agli schemi della vecchia politica, trovando nel gruppo di sostegno all’avversario Formica la “solita vecchia politica portata avanti da tutti gli amministratori che negli ultimi decenni hanno scritto il declino della città”; Carmelo Formica continua dunque a sostenere la lotta alla vecchia politica clientelare.

L’assessore al Turismo, Dario Russo, e l’ex consigliere Antonio Isgrò parlano di “un altro naufrago sulla nave Brancaleone”.

Secondo i due, l’ingresso di Presti nella compagni di Formica rafforza il tutto, ma aggiunge anche “elementi di eterogeneità e tatticismo che la fanno sempre più somigliare ad una vera e propria armata Brancaleone variopinta, inconcludente e piena di mercenari politici”.

“Come farà Presti a spiegare a coloro che hanno creduto in lui che il suo è un progetto di rinnovamento? Anche imbarcandosi in una pericolosa traversata con un capitano di comodo? La verità è che Presti ed il suo pezzetto di ciurma si sono imbarcati su una malferma scialuppa di salvataggio. La stessa che raccoglie naufraghi di tutte le precedenti esperienze elettorali che hanno cercato di asservire Milazzo negli ultimi venti anni. L’unica ricomposizione possibile, che tiene la città libera, va fatta a partire dai risultati positivi riscontrabili sul territorio negli ultimi anni”.

Queste ultime settimane prima della presentazione ufficiale di liste e programmi si prospettano quindi sempre più intense, alla ricerca continua di consensi e voti…con la speranza che a vincere poi sia solo ed esclusivamente la città.