Il Waterfront di Trischitta: un percorso dall'Annunziata a villa Dante

Il Waterfront di Trischitta: un percorso dall’Annunziata a villa Dante

Il Waterfront di Trischitta: un percorso dall’Annunziata a villa Dante

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mercoledì 06 Giugno 2018 - 05:42

Pippo Trischitta presenta il progetto di riqualificazione del Waterfront: un percorso dall’Annunziata a Villa Dante, che include la Cittadella del Made in Sicily in Fiera, il Terminal croceristico, la Rambla, l’Isola pedonale del Viale San Martino e il “Quartiere Americano”. Un progetto dell’architetto Michele Palamara.

“Messina può diventare Splendida anche con la riqualificazione del Waterfront, in un percorso che giunge al Centro Storico e alla Rambla e all’Isola pedonale in Viale San Martino, partendo da nord, dall’Annunziata, e da sud, da Villa Dante. A questo proposito ho condiviso il progetto messo a disposizione dall’architetto Michele Palamara”.

Il candidato sindaco Pippo Trischitta, illustra l’idea di una rivalutazione dell’affaccio a mare, da troppo tempo precluso alla città, ai cittadini e all’offerta commerciale, imprenditoriale, culturale e turistica. Il progetto dell’architetto Michele Palamara offre un percorso unitario, di valenza storica, artistica e paesaggistica. Lungo il tragitto si inseriscono, poi, altri elementi già facenti parte del Progetto Pippo Trischitta Sindaco.

Da un lato, dalla Cortina del porto, ci si collega con il Largo dei Marinai Russi-Villa Mazzini, Passeggiata a Mare, Fiera, Rada San Francesco (quando sarà riprogettata), Lungomare Ringo e Baby Park-Annunziata. Dall’altro lato, il Viale San Martino deve tornare ad avere il suo ruolo di salotto cittadino e collegamento fra la zona di espansione sud (Provinciale) e il mare, per come era stato progettato ancor prima del terremoto (Piano Spadaro). Il resto lo farà la Cortina del porto con la riqualificazione del suo affaccio a mare.

Sulla Fiera si ricorda il progetto della Cittadella Made in Sicily, di cui Trischitta ha parlato più volte, secondo la pianificazione messa a punto dall’assessore designato Ranieri Wanderlingh e accolta come possibile destinazione nel recente incontro con l’Autorità portuale: “Nel colloquio della scorsa settimana con il presidente De Simone – dice Trischitta – ho commentato con soddisfazione il fatto che il bando per la riqualificazione della Fiera non sia stato ancor pubblicato, attendendo, evidentemente, il risultato delle elezioni, così come avevamo chiesto, per una proficua collaborazione con la nuova Amministrazione Comunale”.

Sulla Cortina del Porto, le piazzette tematiche esistenti non sono ben collegate a causa di due barriere: il tram da una parte e la cancellata che delimita l'area portuale dall'altra. Qui, allora, è ipotizzabile una passeggiata ciclo-pedonale sopraelevata.

Il Terminal croceristico conclude questa parte: la loggia liberty della Dogana, praticamente inutilizzata, con i magazzini su di essa prospicienti, potrebbe diventare punto di riferimento per i turisti appena sbarcati dalle navi da crociera, ospitando al suo interno locali ristoro o per il commercio di prodotti tipici.

Dal Terminal si apre, poi, un altro tracciato, con la Rambla che conduce all’Isola pedonale di Viale San Martino.

La circolazione nord-sud è mitigata dall’apertura delle vie dei Mille e Giordano Bruno. Quella monte-mare dalle vie XXVII Luglio, Maddalena e Santa Cecilia. Le traverse del Viale, che sarebbero strade senza sbocco, diventano piazzette tematiche. Alla loro realizzazione potrebbero partecipare i titolari delle attività commerciali.

Le quattro piazzette tematiche ipotizzate sono dedicate a rispettivi aspetti della cultura e della tradizione messinese che, subito dopo il terremoto avevano sede nel Quartiere Americano: la tecnica artigianale per realizzare la granita; i luoghi dove Salvatore Quasimodo visse da giovane; i luoghi dove il messinese Rappazzo sperimentò per la prima volta il cinema sonoro; la tecnica artigianale delle sarte locali nel confezionare i vestiti.

“Come per tutti i progetti del mio Programma – conclude Trischitta – non solo abbiamo la collaborazione delle eccellenze della città per la progettazione, ma abbiamo pure le idee chiare su dove trovare i fondi per finanziarle. Le idee copiate, improvvisate e raffazzonate le lasciamo agli altri”.

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