L’ex capogruppo di Forza Italia ne ha per tutti. Il principale bersaglio è il candidato sindaco del centrodestra ma nel mirino finiscono anche De Luca, Sciacca e Saitta
«Se Bramanti va in Procura voglio andare insieme a lui. Ho tante cose da dire sull’Ircss». E’ l’ultima provazione del candidato sindaco Pippo Trischitta, che questa mattina ha convocato una conferenza stampa nel suo comitato elettorale di Corso Cavour per ribadire ciò che aveva già scritto in un comunicato stampa, e cioè che il Centro Neurolesi non può rimanere fuori da questa campagna elettorale , come invece ha chiesto il commissario straordinario della struttura sanitaria Angelo Aliquò.
Secondo Trischitta infatti la corsa elettorale di Bramanti, direttore scientifico dell’Ircss (al momento autosospeso dall’incarico)e le dinamiche interne all’Irccs non possono essere considerate tra loro scollegate , per tre ordini di motivi. «Innanzitutto perché la società che gestisce la campagna elettorale di Bramanti è la stessa che gestisce la comunicazione dell’Neurolesi e guarda caso il testimonial è Storari, più volte tirato in ballo come possibile assessore. In secondo luogo, perché Bramanti ha firmato l’11 marzo la delibera di 6 assunzioni con decorrenza al 16 marzo e per altre tre addirittura al 16 aprile. Lo stesso Bramanti – continua l’ex capogruppo di Forza Italia – nel comunicato stampa di ieri sera afferma “ho guidato” il Centro Neurolesi, ammettendo così il suo ruolo sostanziale di direzione, confermato dal fatto di aver firmato delibere quali assunzioni e appalti».
Il terzo motivo riguarda il ruolo dell’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza, «che sta facendo campagna elettorale al candidato di centrodestra partecipando a numerosi eventi elettorali e cosa davvero anomala –sottolinea Trischitta – nella delibera delle stabilizzazioni di 56 unità a partire dall’1 febbraio, si specifica di “Subordinare l’assunzione” di ulteriori candidati “al parere favorevole dell’Assessorato Regionale della Salute e all’approvazione del piano delle assunzioni anno 2018 da parte del predetto Assessorato. E’ chiaro che in tutto questo vi possa essere nei confronti di chi è stato assunto o chi attende la stabilizzazione un gradimento nei confronti del prof. Bramanti, per riconoscenza o temendo di ritrovarselo al Centro Neurolesi se non venisse eletto e in più con lo stesso Bramanti che in questa campagna elettorale va “a braccetto” con l’assessore della Salute».
«Se ci sono collegamenti tra Bramanti e l’Ircss – incalza ancora Trischitta – lo scopriremo il 16 maggio, basterà guardare se nelle liste del centrodestra ci sono persone che lavorano all’Irccs o parenti di questi».
«Qui non c’è un attacco alla persona né è in discussione la legittimità delle assunzioni effettuate a norma di legge, ma – precisa l’ex consigliere comunale- una concreta questione di incandidabilità, secondo le disposizioni di legge in materia, oltre al danno all’immagine del Consiglio Superiore di Sanità di cui Bramanti è presidente di una Sezione».
A proposito di incandidabilità, il candidato sindaco di Messina Splendida annuncia che è in fase di redazione un documento che depositerà all’Ufficio di Gabinetto del sindaco Accorinti e dell’Ufficio di Presidenza della Barrile da trasmettere all’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) per chiedere un parere sulla posizione di Bramanti. In realtà, secondo Trischitta sarebbero incandidabili anche Cateno De Luca, in quanto direttore della Fenapi, ente con diverse convenzioni col Comune, ed il candidato del Movimento 5 Stelle, Gaetano Sciacca, in quanto direttore dell’Ufficio Territoriale del lavoro. Chiederà dunque un parere anche sulle loro posizioni.
Trischitta spara vere e proprie cannonate contro il centrodestra, ma non risparmia dagli attacchi neanche il centrosinistra, soprattutto la componente accademica del partito democratico: «L’Università si sta impossessando della città. C’è un nucleo di potere composto dall’ex rettore Pietro Navarra, eletto deputato nazionale, da Franco De Domenico, ex direttore generale dell’Università di Messina eletto deputato regionale, e da Antonio Saitta, che non solo è stato prorettore ma proviene da una famiglia con una lunga tradizione all’interno dell’Ateneo. La Procura dovrebbe indagare anche sull’Università, guardando graduatorie e concorsi dell’ultimo anno e mezzo».
Le dichiarazioni di Trischitta sono inevitabilmente destinate ad infiammare una campagna elettorale che a poco più di un mese dalle elezioni fa già registrare un clima rovente.
LA REPLICA DI DE LUCA A TRISCHITTA
"Se non conoscessi Trischitta potrei stupirmi delle sue dichiarazioni sulla mia incandidabilitá. Conoscendolo, so che gli piace scherzare e sognare." A dirlo l'on Cateno De Luca in merito alle dichiarazioni di Giuseppe Trischitta che ha avanzato l'ipotesi che il deputato di Sicilia Vera non si possa candidare a sindaco per una presunta incompatibilità. "Sicuramente scherza Trischitta quando finge di non sapere che come direttore della Fenapi sono in aspettativa da prima delle elezioni regionali. Sicuramente sogna se pensa che un ipotetico ritiro mio, di Bramanti e di Sciacca gli potrebbe consentire di essere competitivo nella corsa a Palazzo Zanca!"
Danila La Torre