Domenica 14 e lunedì 15 giugno, Milazzo conoscerà un nuovo fermento elettorale per l'atteso ballottaggio che vedrà sfidarsi Giovanni Formica e il sindaco uscente Carmelo Pino. Ecco come risponde alle nostre domande il candidato Formica

Giovanni Formica, "l'avvocato", continua a incontrare i cittadini, gli studenti, e a parlare del proprio progetto politico. Un progetto che, a suo parere, ha coinvolto tutti quei milazzesi che hanno voglia di cambiare. Nella sfida che lo ha visto protagonista al primo turno Formica ha battuto il sindaco uscente con 7036 voti e una percentuale di 40,99%, contro i 4093 voti e il 23,85% di Pino. Ma questo non è stato sufficiente e ora si attendono i risultati definitivi. Ecco come Giovanni Formica ha risposto ad alcune nostre domande.

D: A mente fredda, cosa pensa di questi risultati elettorali?

R: Penso siano il risultato del grande impegno della coalizione che mi sostiene, per un verso, ma, principalmente, il segnale inequivocabile del desiderio dei milazzesi di voltare davvero pagina. Abbiamo predisposto un programma credibile, costruito attraverso i suggerimenti e le idee dei cittadini. Un programma che si alimenta di contributi sempre nuovi e che ha convinto i milazzesi soprattutto nella parte in cui chiediamo loro di essere protagonisti della vita politica e parte determinante dei processi decisionali. C'è un desiderio di partecipazione inascoltato che rappresenta la vera forza della nostra città e che può davvero determinare una rivoluzione culturale con effetti eccezionali per il futuro delle giovani generazioni.

D: Il ballottaggio secondo lei registrerà ancora dati di astensionismo dal voto?

R: Di regola i ballottaggi fanno registrare un calo di partecipazione, legato soprattutto alla mancanza, nella competizione, dei candidati al consiglio comunale. Spero, però, che i milazzesi decidano di partecipare in massa al voto perché, come ho avuto modo di dire in queste settimane, dai risultati del 14 e 15 giugno dipende il futuro di Milazzo non soltanto per i prossimi cinque anni, ma per un periodo assai lungo. Spero che soprattutto i più giovani decidano di recarsi in massa alle urne consapevoli che molta parte del loro destino dipender da come sarà governata Milazzo nel prossimo futuro.

D: Giorno 16 giugno, quale sarà la priorità da sindaco?

R: Mi verrebbe da dire “recuperare qualche ora di sonno perso”, ma la situazione in cui versa la città ci impone di essere al lavoro sin da subito. Per prima cosa bisognerà rimodulare il servizio di igiene urbana restituendo dignità ai quartieri che, negli anni, sono rimasti abbandonati e, contemporaneamente lavorare sulla programmazione estiva per assicurare a Milazzo quella vivacità indispensabile a sostenere le attività commerciali. Ovviamente ci tufferemo immediatamente nella costituzione dei comitati di quartiere. Dal 17, invece, metteremo mano alle cose che ci siamo impegnati a realizzare nei primi 100 giorni di amministrazione.

D: Cosa succederà secondo lei in questo Pd ora, alla luce dei risultati elettorali tra Milazzo e Barcellona?

R: Il PD deve riorganizzarsi nell'intera provincia di Messina. Tutti abbiamo registrato la conclusione di una fase e tutti avvertiamo l'urgenza di avviarne una nuova nella quale sia garantito protagonismo ai tanti giovani che negli anni non hanno avuto lo spazio che meritavano. La vittoria a Milazzo darà impulso a questo processo. Il Partito deve tornare ad occuparsi dei problemi del territorio e deve lavorare per trovare le soluzioni. La responsabilità di governo sia regionale che nazionale ci impone di dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini.

D: Come affronterà questi giorni antecedenti al ballottaggio?

R: Continuando a fare quello che ho fatto sin qui. Incontrare i miei concittadini, parlare con loro, confrontarmi per comprendere ancora meglio cosa serve a Milazzo e come possiamo realizzarlo con la partecipazione di tutti. Andrò nelle piazze ad illustrare il programma che, nel frattempo, è diventato più bello e grande, grazie al contributo dei tanti milazzesi che si stanno avvicinando al nostro progetto.

D: Ha in programma appuntamenti nelle piazze per parlare ancora con i cittadini?

R: Si, ogni sera saremo in un quartiere diverso a partire dalle 17, insieme agli eletti al Consiglio Comunale e agli assessori designati di modo che tutti possano iniziare a conoscerli meglio. La giornata si concluderà con un comizio che servirà anche a ringraziare per lo straordinario risultato conseguito al primo turno.

D: Che alleanze si stabiliranno in questi giorni e come si muoverà la città?

R: Noi non faremo apparentamenti né accordi politici di alcun tipo, convinti che nessuna operazione di bottega possa influenzare le decisioni dei cittadini che, come abbiamo chiesto in queste settimane, sceglieranno sulla base dei programmi e delle idee dei candidati in campo. Peraltro abbiamo già conseguito la maggioranza del Consiglio Comunale, fatto eccezionale per Milazzo, che ci permetterà di realizzare gli ambiziosi progetti che abbiamo in mente.

D: Secondo lei cosa ha portato i cittadini a darle la fiducia?

R: L'idea nuova che una città cresce se tutti sono messi nelle stesse condizioni ed hanno l'opportunità di partecipare alla vita democratica. Credo pure che il nostro impegno di andare incontro alle esigenze di chi sta peggio abbia intercettato un bisogno ed una sensibilità reali della nostra comunità. In sintesi potrei dire il fatto che abbiamo proposto un programma innovativo, che guarda al governo cittadino in chiave moderna e non promette cose mirabolanti. Credo che molta parte abbia giocato anche il profilo della nostra coalizione che ha puntato a parlare di cose concrete, senza mai scadere in polemiche o volgarità.