Italiano: “Nessun sostegno ai candidati sindaco, ora puntiamo a ricostruire il centrodestra”

Italiano: “Nessun sostegno ai candidati sindaco, ora puntiamo a ricostruire il centrodestra”

Antonella Trifiro

Italiano: “Nessun sostegno ai candidati sindaco, ora puntiamo a ricostruire il centrodestra”

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martedì 09 Giugno 2015 - 07:58

Parla Lorenzo Italiano che, nonostante il risultato elettorale, non si ferma e vuole portare avanti l'obiettivo di ricostruire il centrodestra mamertino, per essere punto di riferimento di una comunità di moderati che resta alternativa alla sinistra

Lorenzo Italiano non appoggerà nessuno dei due candidati alla poltrona di sindaco di Milazzo. Anche se da questa tornata elettorale non ha avuto l’esito sperato, ora conta sulla presenza di due dei suoi consiglieri all'interno del Palazzo Municipale, pronti a fare opposizione e a vigilare sull'operato del futuro sindaco. La sconfitta elettorale non placa dunque la voglia di Lorenzo Italiano di fungere da punto di riferimento per la comunità di moderati ed essere l’alternativa alla sinistra che sta emergendo dai dati elettorali. Ecco come ha risposto ad alcune nostre domande, alla luce dell'imminente ballottaggio che vedrà scontrarsi Giovanni Formica e Carmelo Pino.

D: A mente fredda, cosa pensa di questi risultati elettorali?

R. Direi che non è andata come ci aspettavamo ma che siamo rimasti gli unici coerenti. Non abbiamo fatto accordi, compromessi di sorta, gli unici deputati presenti più che con i voti ci hanno sostenuto con la loro immagine pulita: parlo di Nello Musumeci ma anche di Renata Polverini. Le nostre liste erano fatte da giovani e milazzesi alla loro prima esperienza, nessun professionista della politica. E siamo infatti riusciti a prendere più voti delle nostre stesse liste, segno che il nostro messaggio, la nostra proposta, sono andate oltre i nostri stessi schieramenti. Questo risultato ci dice che siamo sulla buona strada per ricostruire l’area dei moderati e del centrodestra. E’ quello che abbiamo intenzione di fare già dall’indomani del voto.

D: Da cosa è dipeso secondo lei il risultato che la sua coalizione ha raggiunto alle elezioni?

R: Ognuno può leggere il dato elettorale interpretandone le sfumature preferite. Come ho già dichiarato prima, noi ci siamo presentati con un gruppo di giovani e gente pulita, non abbiamo ceduto ai compromessi dei partiti e dei gruppi di potere. Avevamo una squadra di donne giovani come assessori e un team di ragazzi che ha portato avanti la campagna elettorale attraverso l’innovazione del web. Questo purtroppo non è bastato per entrare al ballottaggio. Ma è comunque un buon punto di partenza per un nuovo inizio, per il centrodestra e l’area dei moderati, per quei tanti ragazzi e amici che sono rimasti alternativi alla sinistra.

D: Come vede questo ballottaggio?

R: E’ sicuramente difficile per me schierarmi con l’uno o con l’altro. Oltre l’appartenenza politica di ognuno, di per sé sufficiente a creare diffidenza, vi è poi soprattutto una lontananza programmatica rispetto alle nostre idee portate avanti in questi mesi con l’aiuto della gente. Non mi riconosco in nessuno dei due schieramenti e in nessuna delle due proposte.

D: La sua coalizione ha già deciso chi appoggiare in questa seconda fase?

R: Noi ci siamo confrontati a lungo con i candidati e con i nostri sostenitori. Abbiamo scelto di continuare con la nostra coerenza. Per tutta la campagna elettorale ci siamo definiti lontani da questi soggetti e preferiamo restare equidistanti da essi piuttosto che svendere la nostra identità. Saremo fieri oppositori all’interno del consiglio comunale con i nostri due candidati eletti.

D: Tra una settimana sapremo chi governerà la città, ma ciò che è certo è che sarà un sindaco del Pd. Cosa ne pensa?

R: Io non potrei mai votare Pd perché ho una mia storia personale da sempre alternativa alla sinistra. Tuttavia leggendo il dato di Milazzo sulla falsariga di quello nazionale e soprattutto centro-meridionale, mi sembra di capire che in questo momento il governo Renzi abbia un discreto consenso. Questo soprattutto perché il centrodestra è frammentato, privo di un leader credibile. Basti pensare al crollo di Forza Italia, dovuto a scelte sbagliate e alla lontananza dalla politica di Silvio Berlusconi per i motivi che tutti conosciamo. E’ un momento delicato per il centrodestra e noi dobbiamo dare risposte ad una grande fetta di italiani che da sempre si è resa distante dalla sinistra e che negli ultimi anni si è via via avvicinata a Renzi, mentre lui si allontanava sempre più dalla sinistra oltranzista. Abbiamo tanta strada da fare, ma da questi anni abbiamo appreso che i risultati si possono ribaltare in poco tempo.

D: Come continuerà il suo impegno in politica?

R: Ancora non mi sento di poter dare risposte precise. E’ passata una settimana dal voto. Siamo ancora dentro il periodo di incubazione delle analisi post-voto. Ma una cosa è certa: ci impegneremo ancora con tutti gli altri candidati, i giovani e le donne che sono stati al mio fianco, per solidificare il centrodestra mamertino.

D: Secondo Lei Forza Italia a Milazzo ha perso la sua forza?

R: Il dato di Milazzo ha risentito di due fattori: il crollo nazionale del partito, che ha smesso di rinnovarsi, e la mancanza di lungimiranza di una parte della classe dirigente locale. Il centrodestra sta attraversando una grossa fase di transizione e ad oggi è facile trovare risposte guardando al passato ma è difficile poter prevedere il futuro. Certamente dobbiamo impegnarci tutti per ricostruire il centrodestra e l’area moderata, emigrata oggi a sinistra renziana o nei cinque stelle. E’ cambiato il linguaggio politico e le aspettative della gente, per cui occorre riformulare la proposta politica tenendo conto che l’area moderata, a Milazzo così come in Sicilia, è da sempre la più grande fetta di elettorato. Va riconquistata con delle nuove proposte e con il ricambio della classe dirigente. Con questi presupposti siamo pronti ad affrontare nuove sfide.

Antonella Trifirò

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