Il Piano di riequilibrio arriva in Aula con il parere negativo dei revisori. Il Comune ha debiti latenti per oltre 500 milioni di euro

Il Piano di riequilibrio arriva in Aula con il parere negativo dei revisori. Il Comune ha debiti latenti per oltre 500 milioni di euro

Danila La Torre

Il Piano di riequilibrio arriva in Aula con il parere negativo dei revisori. Il Comune ha debiti latenti per oltre 500 milioni di euro

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mercoledì 29 Gennaio 2014 - 00:58

Alle 21. 30, il Consiglio comunale si riunirà per decidere cosa fare del Piano presentato dall’amministrazione Accorinti. In caso di bocciatura, il Comune potrà piangere con un occhio, perché con il diniego da parte dell’organo consiliare l’amministrazione Accorinti potrebbe puntare dritta al comma 573 della legge di stabilità. L’assessore Signorino illustra alcuni dati contenuto nel documento

Il Comune di Messina si prepara ad andare incontro al suo destino. Che si deciderà questa sera in Consiglio Comunale, dove – nell’ultimo giorno utile – approderà il Piano decennale di riequilibrio, strumento indispensabile per aderire al cosiddetto “salva-comuni nazionale”; accedere alle risorse impegnate per Messina nel Fondo di rotazione, circa55 milioni di euro da restituire in 10 anni; e tentare di salvare l’ente dal dissesto finanziario.

L’amministrazione Accorinti è stata costretta a mettere in piedi il documento di risanamento in pochissime ore, perché inizialmente il percorso da seguire doveva essere un altro e prevedeva la ripresentazione in Aula del vecchio piano di Riequilibrio, quello già approvato nel febbraio 2013 durante l'era del commissario Luigi Croce, rimasto successivamente monco del Contratto di servizio con l’Amam , in virtù del quale l’Azienda Meridionale Acque avrebbe dovuto rendere un canone annuo a favore del Comune pari a 10 milioni, per un totale di 145 milioni di euro in un decennio (per il primo anno era previsto un incasso di 5 milioni di euro).

La strategia messa a punto dall’amministrazione comunale e portata avanti sino a qualche ora fa e mirava infatti a sottoporre al voto dei consiglieri comunali una delibera con cui si prendeva atto del fallimento della Convenzione con l’Amam e si chiedeva di rigettare il vecchio piano. Sulla strada tracciata dall’amministrazione si sono però inaspettatamente frapposti il parere negativo dei revisori dei conti e le resistenze di quasi tutti i gruppi consiliari, che hanno obbligato la giunta ed il segretario/direttore Antonio Le Donne a virare e a presentare un piano ex novo.

Il Documento è stato trasmesso dapprima al Collegio dei revisori dei conti, che intorno alle 21 di sera hanno espresso parere negativo (il piano è stato considerato generico e un ruolo importante ha giocato anche il poco tempo a disposizione) e successivamente alla Presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, costretta ad indire in fretta e furia una seduta d’urgenza del Consiglio comunale, la cui convocazione -per legge – deve essere notificata ai consiglieri 24 ore prima.

Alle 21. 30 di stasera, dunque, il Consiglio comunale si riunirà per decidere cosa fare del Piano di riequilibrio targato Signorino . In caso di approvazione (improbabile visto il parere negativo dei revisori), il piano sarà trasmesso immediatamente al Ministero e alla Corte dei conti. In caso di bocciatura, il Comune potrà piangere con un occhio anzi forse con nessuno dei due, perché il diniego da parte dell’organo consiliare consentirebbe all’amministrazione Accorinti di puntare dritta all’obiettivo che si era prefissata quando aveva deciso di portare in Aula il piano di riequilibrio targato Croce, vale a dire aggrapparsi al comma 573 dell’ultima legge di stabilità ed usufruire della proroga sino al 30 marzo, sfruttando questo ulteriore tempo per provare ad agganciare anche il Dl 35. Il fondo istituito dal Governo Nazionale per aiutare le PA a saldare i debiti con le proprie imprese fornitrici consentirebbe all’esecutivo di spalmare una parte dei suoi debiti in 30 anni, con un tasso di interesse al 3%, e alleggerire il Piano di riequilibrio.

Ed a proposito di debiti, siamo riusciti a sapere dal vice-sindaco Signorino qualche dato contenuto nel piano. Quello più allarmante riguarda i cosiddetti debiti latenti, che ammontano ad oltre 500 milioni di euro. «Aprire i cassetti e sollevare i tappeti ha fatto venire fuori questi numeri , ma era un lavoro necessario che andava fatto ». Il vice di Accorinti spiega inoltre che nel Piano è stato utilizzato un sistema aziendale per il debito latente, con la costituzione di un Fondo di rischio del 25% . Nel piano sono riportati 133 milioni di euro. I «debiti espliciti, censiti e riconoscibili» dal Consiglio comunale ammontano invece a circa 107milioni di euro.

Le entrate previste vengono quantificate in 319 milioni di euro. Tra le misure messe in campo per imboccare un sentiero virtuoso figurano il piano di risparmio energetico, con una previsione di circa 3 milioni di euro l’anno; il piano di alienazione degli immobili, che rispetto al precedente piano è sceso da 43 a 30 milioni di euro; ed una rimodulazione delle zone catastali, che dovrebbe portare in cassa circa 40 milioni di euro.

Da questi numeri e da queste misure l’amministrazione può ripartire anche in caso di bocciatura del Piano da parte del Consiglio comunale, che potrebbe aprirgli le porte al comma 573 e al Dl 35. Sempre ammesso che la Corte dei conti non decida di mettersi di traverso. (Danila La Torre)

29 commenti

  1. Mi colpisce molto la “candida” dichiarazione di Signorino:
    «Aprire i cassetti e sollevare i tappeti ha fatto venire fuori numeri preoccupanti, ma era un lavoro necessario che andava fatto »
    Ci son voluti sei mesi per aprire i cassetti e battere i tappeti? I numeri dati oggi alla stampa, non erano già noti?
    Questa è un’ulteriore conferma che questa amministrazione è soltanto una mera esecutrice di ordini dati da altri.
    Si è perso del tempo prezioso per la dichiarazione di dissesto e di questo, anche quest’amministrazione che ha temporeggiato, ne pagherà le conseguenze.

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  2. poi se questa cifra è vera, c’è poco da fare caro signorino

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  3. La tattica di signorino è chiara: presentare un bilancio irricevibile per ottenere una proroga.
    Non credo riusciranno a cavare un ragno dal buco, tanto sono scarsi.
    Non è con i mezzucci che si risolleveranno le sorti di Messina.
    L’unica soluzione è mettere tutto nelle mani di commissari esperti ed onesti.
    Anche se la Legge non lo impone, Renatino dovrebbe, per dignità, dimettersi, non avendo, in 7 MESI, fatto NULLA che gli abbia fatto guadagnare il lauto stipendio.
    Con la nomina dei Commissari continuerà a scaldare la poltrona, illudendo sè stesso ed i suoi seguaci di contare qualcosa.
    Meglio farebbe a tornare a fare l’agitatore di popolo, visto che, parafrasando Jannacci, ha sempre saputo sparlare bene.
    George.

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  4. -“NELL’ULTIMO GIORNO UTILE”– Come per il regolamento TARES…! Ovvero niente di nuovo è cambiato! Un vecchio escamotage per mettere un’aula di fronte al fatto compiuto, evitare le discussioni e far cadere la responsabilità su chi non si “ADEGUA”.

    “Alle 21. 30 di stasera, dunque, il Consiglio comunale si riunirà per decidere cosa fare del Piano di riequilibrio targato Signorino”…In questo caso basta “LA TARGA” per capire che piano di equilibrio possa essere.

    Ma questo articolo è tutto un “elogio” della “fretta e furia” della giunta contro il parere negativo e le resistenze dei “cattivi”. Tutta un’esaltazione del “rammarico” di Le Donne nel dover rifare tutto di nuovo, della Barrile nel dover indire una convocazione del consiglio nell’ultimo giorno utile, del signor Signorino nello sbattere tappeti e nel togliere polvere da sotto i mobili..

    E’ come se oggi dovesse arrivare LA VECCHIA ZIA notoriamente rompixxxx e assolutamente igienista e fissata con le pulizie di casa.. a casa di QUEL TRASANDATO PAPERINO+++++++.

    Lui, poverino -non gli si può rimproverare di essere PAPERINO, è trasandato e disordinato di natura, tuttavia deve fare bella figura con la vecchia zia “rompixxx”- ha chiamato Qui Quo e Qua per farsi aiutare. E qui arriva il colpo di scena, il suggerimento: se fai cadere la vecchia dalle scale, magari lei si rompe il femore e paperino guadagna altri due mesi di tempo per spolverare e rimettere a nuovo la casa.

    Vecchio suggerimento.. QUANTI FEMORI deve avere questa vecchia zia? Se li è già rotti tutti e due, e di quello che si son rotto i messinesi è meglio neanche parlarne

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  5. A rovistare nel fango ci si “insozza”.. e questo non si addice al signorino….. , e la servitù di oggi non è più quella di una volta. Trovare una cameriera professionale è difficile e poi magari scopri che ha mille patologie che le impediscono di pulire e quindi devi chiamare il primo che trovi, tanto con la fame che c’è in giro… Nella mia città addirittura hanno chiamato un ++++++++++per le pulizie del comune

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  6. George ma di che ti preoccupi?? Tra qualche settimana vedrai il tuo sindaco. Stai tranquillo ci penserà a tutto lui. Riprenderemo la strada giusta e vedrai messina schizzare nel primato delle classifiche nazionali….

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  7. RENATO sindaco e Guido SIGNORINO hanno mantenuto la promessa elettorale,sei mesi dopo una strenua resistenza della
    burocrazia comunale,hanno aperto i cassetti,ci comunicano una cifra da brivido.Dovrò necessariamente comunicarlo ai miei figli,per loro fortuna non più residenti a Messina,papà e mamma,insieme a 241.672 messinesi,sono indebitati per € 500 MILIONI DI EURO,ma non sapevono di esserlo,il commercialista Palazzo Zanca ha tenuto LATENTE,nascosto,questo debito.Papà non avevi parlato il mese scorso,dopo la pubblicazione del CONSUNTIVO 2012,di DEBITI FUORI BILANCIO certificati dai Revisori dei Conti per € 119.787.346,di cui censiti e in attesa di riconoscimento per € 117.091.938 e € 2.695.407 riconosciuti dal Consiglio e da finanziare? SI,ma ero tranquillo perchè i Revisori dei Conti mettevono in evidenza la bontà di questo lavoro di accertamento dei debiti,rispetto all’anno precedente,facendo rilevare un incremento dei debiti fuori bilancio censiti rispetto al 31/12/2011,quando ammontavono “soltanto” a € 54.836.030.Papà a quanto ammontavano i RESIDUI PASSIVI nel CONSUNTIVO 2012? Aspetta,vado a pagina 34 per consultare la tabella dell’anzianità dei RESIDUI dal 2008 al 2012. RESIDUI ATTIVI(entrate accertate e non riscosse) € 362.836.030,la parte da leone è l’evasione,pardon,il ritardo nel pagamento TARSU 2011,oltre 17 MILIONI,della TARSU 2012 oltre 28MILIONI, ma la perla sono i RESIDUI ATTIVI del Titolo 6,cioè entrate da servizi per conto di terzi,il grosso è antecedente al 2008,oltre 32 MILIONI,non sono stati capaci nemmeno di riscuotere le ritenute previdenziali o erariali,non ci posso credere.RESIDUI PASSIVI(spese impegnate e non ancora ordinate ovvero ordinate ma non ancora pagate) € 280.266.247, distribuiti equamente tra la spesa corrente e quella in conto capitale.Ma come hanno amministrato questa AMARA E BEDDA MESSINA MIA.

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  8. Minchia se ti brucia ancora George.
    Occhio che rischi di bruciarti gli ultimi peli che ti son rimasti.

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  9. Certo mettiamo gente del pd o del pdl ma che dico è la stessa cosa… infossano l’italia e svendo la banca d’italia dietro al ricatto di miseri 4 miliardi di euro. con uno stato indebitato fino a 2000 mila miliardi… mettiamo i partiti che si sono mangiati anche le mura della citta, mettiamo i partiti che non vogliono tassare le societa di gioco ma chiedono i soldi ai cittadini, mettiamo i partiti che l unica cosa che fanno e rimpersi le tasche senza un minimo di coscienza… mettiamo i partiti che non vogliono il bene dell’ italia e di conseguenza della città dietro alla fitta rete mafiosa ops scusate politica… mettiamo ancora i partiti che non rinunciano ad un euro dei rimborsi elettorali come se fossono loro… pd pdl udc dr etc etc etc… abbiamo capito che fate finta… è tutto un gioco per voi…!
    Se inneggiate queste persone evidentemente fate parte anche voi dello stesso sistema.! egoisti e ridicoli.

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  10. Poveretto

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  11. da cittadino sono indignato.

    praticamente si ammette che in sette mesi sette NON E’ STATO FATTO NULLA.

    a questo punto, conoscendone pure bene i risvolti negativi, penso davvero che il consiglio comunale, con un minimo di orgoglio, dovrebbe votare per il dissesto.

    non se ne può più di queste persone…

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  12. Da quello che scrivi noto che non sei per nulla al corrente delle mie opinioni, ma ti limiti a balbettare le stupidaggini che altri mi attribuiscono.
    PRIMO. Calabrò non è IL MIO SINDACO, ma è il sindaco che Messina avrebbe dovuto avere se i conti fossero stati fatti onestamente e se i TUTTI presidenti di seggio avessero seguito SCRUPOLOSAMENTE ED ONESTAMENTE gli obblighi di legge.
    SECONDO. Non ho mai detto di preferire Calabrò. Io avrei preferito Quero.
    TERZO. Di sicuro Calabrò non avrebbe perso tempo in pagliacciate (Pedibus e flotta comunale di traghetti, per non parlare della Vara a titolo gratuito e costata più di quella dell’anno precedente o l’appoggia a delinquenti nullafacenti e fannulloni), avendo un problema enorme come i debiti ereditati dalle precedenti amministrazioni. Se è pur vero che la responsabilità risale alle amministrazioni precedenti, soprattutto Buzzanca-D’Alia, è anche vero che, con sette mesi a disposizione, non si può e non si deve arrivare all’ultimo giorno a disposizione, dopo avere presentato un bilancio fasullo, presentandone uno sgangherato, frutto dell’incapacità di assessore, ragioniere generale e segretario generale-direttore generale (con cospiquo extra, quindi, di stipendio).
    QUARTO. Sono basito per la tua enorme fiducia nella Giustizia. Ormai, avresti dovuto capire (e se non lo hai capito ci provo io, che non basta essere dalla parte del giusto per avere riconosciute le proprie ragioni.
    QUINTO. Indipendentemente da quanto sentenzieranno gli organi di giustizia amministrativa, in atto c’è una indagine penale sul comportamento di diversi poresidenti di seggio, i cui errori travalicano l’ignoranza della materia elettorale. SESTO. Se vuoi il mio parere, a Calabrò non converrà fare il sindaco, accollandosi il peso anche degli enormi danni fatti dagli accorintiani e da coloro che speravano di continuare a comandare, continuando a tirare le fila del potere ed a imporre le proprie scelte. A lui basterà avere riconosciuto il torto subito, da mettere sulla bilancia delle prossime elezioni comunali, che, per forza di cose, non saranno lontane.
    George.

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  13. Brucerà a te, quando dovrai pagare la quota dei 500.000.000 di euro (più di 2000 euro, compresi vecchi, bambini e neonati, che peseranno sulle tasche dei messinesi.
    O, forse, pensi che tutti questi soldi li pagheranno gli altri Italiani.
    Io, per fortuna, mi limito a risiedere per due/tre mesi all’anno a Messina, pagando un regolare affitto e stando tutta la giornata a mare.
    George.

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  14. E’ NATURALE E CERTO CHE LA CORTE DEI CONTI NON AVALLERA’ QUESTA SPERICOLATA MANOVRA, NON POSSIAMO DIMENTICARE CHE HA GIA’ DETTO ALL’AMMINISTRAZIONE COSA DOVEVA FARE , E NULLA SI E’ MOSSO.
    L’ESPEDIENTE DI STASERA SERVO SOLO A RICATTARE IL CONSIGLI CHE SE NON VOTA VA A CASA, E LA CITTA’, CONSIDERATO CHE COSI’ I CREDITORI AVRANNO ALTRE DUE MESI PER POTER RASCHIARE IL BARILE. PERCHE’ E’ QUESTA LA VERA POSTA IN GIOCO , DIFENDERE ALCUNI DEI CREDITORI E GARANTIRGLI IL DEBITO

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  15. A DIRE IL VERO, NON HANNO MATENUTO NESSUNA PROMESSA, PERCHE’ OGGI RENDONO PALESE CHE AVEVA RAGIONE CROCE NEL DICHIARARE I NUMERI DEL BUCO DI PALAZZO ZANCA.
    MOLTI , UN PO’ PIU’ ATTENTI, HANNO SCRITTO E PARLATO DI QUESTA CIFRA, 500 MILIONI, CHE NON C’ERA NESSUN BISOGNO DI ASPETTARE IL ” NUOVO DAL BASSO ” PER SAPERLA.
    LA COSA DISARMANTE Eì CHE ORA USANO QUESTA CIFRA PER RICATTARE CITTA’ E CONSIGLIO, E PER PROTEGGERE I 4- 5 CREDITORI “GROSSI”.

    NEI FATTI, ANCHE LORO VANNO IN AULA CON CARTE xxxxxATE, E NON C’E’ NESSUNA GIUSTIFICAZIONE.

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  16. La premiata ditta Buzzanca & Genovese ha fatto un ottimo lavoro. Meglio di Roma, che con quasi 3 milioni di abitanti ha 900mila euro di debiti.

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  17. Non per difendere Accorinti, ma dal primo giorno ha rinunciato a buona parte del suo “lauto” stipendio, prendendosi quello che percepiva da prof di educazione fisica. Almeno questo glielo si deve riconoscere.

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  18. 500 milioni di euriiiiiiiiiiiiiiiiiiii! no si fanno in 7 mesi! prima pikki nun cantavi???

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  19. serra salvatore 29 Gennaio 2014 15:05

    SIG.RI CONSIGLIERI PER VOSTRA CONOSCENZA DOVETE SAPERE QUANTO SEGUE:
    APPROVAZIONE BILANCIO PREVISIONALE 2013
    INTERROGAZIONE IN QUANTO RISULTANO DUE VOLTE CALCOLATI 8 MILIONI DI EURO
    – SI DEDUCE CHE IL BILANCIO E’ FALSO – POTETE O POSSONO DIRE QUALUNQUE COSA IL BILANCIO E’ FALSO.
    L’AMMINISTRAZIONE CORRE AI RIPARI E’ PRESENTA UN PIANO DI RIEQUILIBRIO – DOMANDA- SAPETE COSA SIGNIFICA?
    (LA MANOVRA DI RIEQUILIBRIO VIENE PROPOSTA DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER PORRE RIMEDIO ALLA MANCATA RISCOSSIONE DI SOMME PREVISTE NEL PREVISIONALE) E’ CHIARO!
    QUESTO PIANO RIPORTA I PARERI OBLIGATORI “CONTRARI” – QUINDI NON E’ UNA MANOVRA DI RIEQUILIBRIO, E’ UN MODO PER ELUDERE LA LEGGE – ATTENZIONE QUESTO E’ REATO IN QUANTO VIENE POSTA SENZA ALCUNA POSSIBILITA’ DI ADOZIONE.
    VI SIETE POSTI QUALI SONO LE CONSEGUENZE?
    DI NON AVERE POSTO IN ESSERE I CORRETTIVI SULLE MANCATE ENTRATE DEL BILANCIO PREVISIONALE E QUINDI ALLA CORTE DEI CONTI STATE DICENDO DI AVERLO VOTATO SAPENDO DELL’ERRORE – DIVERSAMENTE L’AMMINISTRAZIONE AVREBBE DOVUTO REDIGERE UNA MANOVRA DI RIEQUILIBRIO TENDENTE A SANARE L’ERRORE PRECEDENTE – E’ CHIARO!
    A MIO MODESTO GIUDIZIO QUESTO E’ UN ATTO IRRICEVIBILE E COME TALE ANDREBBE RIMESSO NELLE MANI DELL’AMMINISTRAZIONE PER I GIUSTI CORRETTIVI. IL TEMPO PURTROPPO NON VI AIUTA, L’UNICO MODO E’ QUELLO DI OBBLIGARE IL SIG. SINDACO E GIUNTA DI PREDISPORRE LA MANOVRA DI DISSESTO DELL’ENTE.

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  20. Non è così.
    Della differenza tra il suo stipendio di sindaco e quello di maestro di ginnastica non ha destinato un centesimo a quelle opere socialmente utili, come aveva promesso di fare.
    George.

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  21. pietro anzalone 29 Gennaio 2014 15:25

    Se non ricordo male la situazione, rispetto alle previsioni di Croce, e’ peggiorata.

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  22. neanche questo e’ vero, non solo lo prende intero, ma e’ anche andato a farsi dare l’aumento previsto

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  23. ” RENATO Sindaco e Guido Signorino hanno mantenuto la promessa elettorale, sei mesi dopo…..”. MARIEDIT non ti smentisci mai perché di mesi ne sono passati SOLO NOVE, dal momento in cui sono rimasti INCINTI al PARTO! Ma dimmi: della burocrazia comunale c’è qualcuno che non ha OPPOSTO STRENUA RESISTENZA e non ce n’è uno che sia uno che fa e ha sempre fatto il proprio dovere di dirigente! Ti ricordo che nella dirigenza, che tu colpisci per intero, c’è e c’è stato l’attuale ragioniere generale dr. CAMA che prima era il dirigente alle partecipate (com’è stato il suo controllo su di esse?) e poi, anche ad interim, al personale. Anche lui, che tu non hai mai attaccato, ha opposto STRENUA RESISTENZA! E dimmi ancora: il piano di riequilibrio approdato in consiglio riporta il suo autorevole visto favorevole in antitesi a quello contrario dei revisori dei conti? OVVIAMENTE TU QUESTO LO SAI PERCHE’ CONOSCI DE VISU TUTTI GLI ATTI COMUNALI ANCHE QUELLI CHE NON SI LEGGONO ONLINE. I tuoi figli non sono poi tanto sfortunati poiché pur non risiedendo a Messina, sanno che questa martoriata città, che sta risorgendo ad opera di RENATO Sindaco, ha creato un papà SOLONE: MARIEDIT.

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  24. questa cosa “pare” non essere vera… lo stipendio “pare” gli venga accreditato per intero…

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  25. ;)…Occhio, ricorda cosa ti ho detto. Ora, dopo e quando sarai al mare (e non sarà certo il sole a bruciarteli).

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  26. Per risiedere qui solo un paio di mesi te la prendi troppo.
    Certo i 500 milioni li pagheranno alla fine i cittadini messinesi in un modo o nell’altro, ma sarebbe interessante sapere da quando te ne sei andato da Messina, perchè anche coloro che per anni hanno votato questa classe dirigente, senza lamentarsi ogni giorno come fai tu ora senza soluzione di continuità, hanno una responsabilità, sebbene non siano più residenti. Caro il nostro George, e vedi che gli “errori” sono stati commessi in ogni direzione (vedi Casa Serena).
    Comunque ti suggerirei di limitare i tuoi interventi, magari a giorni alterni, così non fai troppa bile…

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  27. Ci sunnu messinesi SCATTRI,troppu SCATTRI,non hanno mai pagato la TARSU ieri,non pagano la TARES oggi,non pagheranno la TARI domani,non hanno bisogno di amici a Palazzo Zanca per farlo con tranquillità,sanno che il Dipartimento Tributi e il suo braccio SERIT siano stati armatissimi con chi è leale e onesto con la comunità messinese,ma a mano alzate con chi non ci pensa nemmeno a pagare,non parlo di chi è in stato di necessità,di vera necessità. Le cifre del CONSUNTIVO 2012 sono beffarde per chi paga puntualmente,ho davanti a me la TABELLA che analizza l’ANZIANITA’ DEI RESIDUI(entrate accertate e non riscosse),più guardo le cifre più cresce la rabbia,non verso i messinesi SCATTRI,ma contro la SERIT,i messinesi del Dipartimento Tributi e il suo dirigente storico,Romolo Dell’Acqua. Dalla tabella: RESIDUI ATTIVI(soldi rimasti nelle tasche di SCATTRI) relativi agli esercizi finanziari PRECEDENTI al 2008 € 8.746.254; ANNO 2008 € 2.288.661; ANNO 2009 € 2.796.507; ANNO 2010 € 4.107.858; ANNO 2011 € 17.045.892; ANNO 2012 € 28.278.673, la somma è di € 63.263.847, su un totale di € 80.784.008 di residui attivi relativi alle entrate tributarie. Non tenete conto del 2012,perchè il tributo di quell’anno lo stiamo ancora pagando e si sovrappone con la TARES 2013,ma i dati del 2011 confermano che a fine 2012 mancano circa 17 MILIONI di euro di quell’esercizio finanziario. Sommiamo quindi le altre cifre(tranne 2011 e 2012) e ci accorgiamo che i messinesi SCATTRI abbiano tenuto in tasca € 17.939.280,a chiamali fissa. Do i dati della lotta all’evasione 2012 del dott.Romolo Dell’Acqua,quella che faccia sganasciare dalle risate i messinesi SCATTRI. Somme PREVISTE nel 2012 € 50.000, ACCERTATE € 1.348.088, RISCOSSE € 335.759,un goccia nel mare magnum. Della convenzione con l’agente di riscossione SERIT non si è mai saputo nulla,compresi i compensi,generalmente sono il 2,5% del riscosso,meno male che la pacchia è finita con la TARES.

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  28. Arroganza e incompetenza sono due caratteristiche che se messe insieme portano a questi risultati. L’attuale amministrazione li possiede entrambe e non perde occasione per esibirle.

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  29. Sono le 0,30, in questo momento la presidente Emila BARRILE chiude il Consiglio Comunale, l’unica a darci delle cifre scandalose è stata la LO PRESTI, ultima intervenuta. 531 MILIONI, 531 MILIONI, 532 MILIONI, ha ripetuto, una gigantesca montagna di debiti accumulati in questi anni. La LO PRESTI ha fatto i nomi di alcune ditte messinesi creditrici di una moontagna di soldi, ditte legate a doppia tripla mandata con la vecchia politica trasversale ai due schieramenti, CENTRODESTRA e CENTROSINISTRA.

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