Il Pd dello Stretto si dà un'ultima occasione per cercare di trovare l'unità. Il segretario provinciale Ridolfo rilancia ed entro il 13 marzo presenterà una proposta ed un cronoprogramma, date certe,criteri, per il percorso che attraverso tesseramenti e assemblee dovrà portare al congresso cittadino in autunno.
Per il Pd dello Stretto è l’ultima possibilità per ritrovare unità, per il segretario provinciale Basilio Ridolfo è l’ultima chance per riuscire finalmente a rilanciare il partito e programma. E lui rilancia,annunciando di voler presentare un documento il 13 marzo che mira a ricompattare tutti su basi concrete in vista della stagione congressuale.
Riunione fiume ieri nell’ex sede Pds per i Coordinamenti cittadino e provinciale, i consiglieri comunali, i deputati, alla presenza del segretario regionale Fausto Raciti e del segretario organizzativo Antonio Rubino. Presenti tutte le anime di un Pd allo sbando, che inutilmente nei mesi scorsi si è cercato di “mettere insieme” con colla e mastice, l’obiettivo è stato quello di trovare un modo per scongelare un partito ostaggio delle vicende giudiziarie di Genovese, della sconfitta alle amministrative e rimasto alla fotografia della primavera 2013. Da gennaio, dalle dichiarazioni dell’Area Dem sulla sfiducia ad Accorinti, dopo gli scontri a Milazzo tra genovesiani e panarelliani, la segreteria di Ridolfo, già fragile sin dal suo insediamento e resa ancora più instabile da congelamenti e scongelamenti, ha nuovamente traballato.
I Coordinamenti varati quattro mesi e che raccolgono tutte le correnti, non hanno funzionato, a Messina il partito inteso come struttura, come capacità di essere presente su tematiche e problemi con linee guida o anche solo come sede di dibattito, semplicemente non esiste. L’ultimo voto sul Piano di riequilibrio 2.0 ha mostrato per l’ennesima volta che non c’è unità su niente. C’era il Pd degli assenti (come Vaccarino), il Pd degli astenuti (come Barrile e il capogruppo David) il Pd che fino a pochi secondi prima del patto degli spaghetti aglio, olio e peperoncino era per il no e poi si è tramutato in appoggio alla giunta (Santalco e Cardile), il Pd del no sin da settembre scorso (Russo e Contestabile) e il Pd che da settembre a febbraio è passato dal sì al no (Zuccarello e Sindoni). Gli stessi Raciti e Rubino, ascoltando decine di interventi, si sono resi conto che è ormai quasi impossibile poter pensare di poter ritrovare unità anche solo su un tema. Così, l’idea emersa è quella di provare per l’ultima volta ad individuare un percorso che “accompagni” lo sbrindellato partito quantomeno alla stagione congressuale per la segreteria cittadina, la cui poltrona è vuota dalla primavera di due anni fa, quando Grioli si dimise per candidarsi alle primarie per le amministrative. Tra chi chiede il commissariamento, chi invita Ridolfo a non mollare, chi propone un Coordinamento unico, chi suggerisce di portare avanti gli organismi in base ai numeri del marzo 2014, alla fine il segretario provinciale si è detto pronto a tutte le ipotesi, comprese le sue dimissioni bis, ma stavolta irrevocabili. Dopo l’ennesima riunione fiume è stato lo stesso Ridolfo a dare i tempi: venerdì 13 marzo il segretario presenterà la sua proposta per il Pd. Sarà in sostanza l’ultimo tentativo per cercare di ritrovare se non l’unità almeno la voglia di ricostruire in qualche modo. Il documento dovrà indicare in modo chiaro il percorso da seguire, quindi eventuali organismi provinciali o comitati, programmi, strategie e soprattutto indicare i tempi su tesseramento (fermo al 2012, piena era genovesiana) e su congresso straordinario (probabilmente ottobre-novembre). Dovrà quindi indicare, con un cronoprogramma con date certe e criteri per i tesseramenti. La proposta Ridolfo sarà presentata al Coordinamento e al segretario Raciti che conta quantomeno in un voto se non all’unanimità almeno a maggioranza. In caso di divisioni insanabili si andrà verso un nuovo scontro e con ogni probabilità il commissariamento.
"Sarà una proposta sia organizzativa che politica-spiega Ridolfo- in questi mesi abbiamo fatto numerose riunioni ma è stato impossibile riuscire a trovare sinergia ed unità d'intenti. Io so che sono in tanti a voler rimboccarsi le maniche e ricostruire il partito cittadino e sono certo che stavolta riusciremo a farcela. E' una proposta anche politica quella che manca in questo momento in città. In ogni caso indicherò anche i tempi per il tesseramento ed il congresso. Basta con quelle che lei chiama ironicamente riunioni degli alcolisti anonimi. Io ho dato tutto e ho messo a disposizione il mio impegno, adesso dobbiamo uscire dalle secche"
Rosaria Brancato
Cara ROSARIA la questione messinese del PARTITO DEMOCRATICO,del CENTRODESTRA non c’è traccia,inevitabilmente ci porta a commentare quella nazionale e le due manifestazioni di ieri,monopolizzate dai nostalgici del fascismo e del comunismo,con un chiaro obiettivo comune, RENZI A CASA.Il MATTEO milanese punta a raccogliere tutta la pancia della DESTRA anche quella più rivoltante,è una strategia lucida,ma il vero bersaglio è l’elettorato del MOVIMENTO 5 STELLE,quel 25% intenzionato a votare degli sconosciuti cittadini ad argine di un politica delle CASTE.I due MATTEO senza telefonarsi intendono dare un colpo definitivo a BERLUSCONI e GRILLO.Il MATTEO fiorentino è già al 40%,il milanese intende portarsi al 25% e poi giocarsela al ballottaggio.
Cara ROSARIA la questione messinese del PARTITO DEMOCRATICO,del CENTRODESTRA non c’è traccia,inevitabilmente ci porta a commentare quella nazionale e le due manifestazioni di ieri,monopolizzate dai nostalgici del fascismo e del comunismo,con un chiaro obiettivo comune, RENZI A CASA.Il MATTEO milanese punta a raccogliere tutta la pancia della DESTRA anche quella più rivoltante,è una strategia lucida,ma il vero bersaglio è l’elettorato del MOVIMENTO 5 STELLE,quel 25% intenzionato a votare degli sconosciuti cittadini ad argine di un politica delle CASTE.I due MATTEO senza telefonarsi intendono dare un colpo definitivo a BERLUSCONI e GRILLO.Il MATTEO fiorentino è già al 40%,il milanese intende portarsi al 25% e poi giocarsela al ballottaggio.
A SUPPORTO DEL COMMENTO DI PRIMA.Il MATTEO milanese punta spavaldo,come la LEGA NORD della prima ora,alla PANCIA degli scontenti,degli estremisti,dei razzisti,insomma di tutto quel mondo lontano dai moderati,generalmente tenuto ai margini,anche perchè nelle urne porta il prefisso telefonico,ma l’immagine televisiva è efficace,fa capire di essere contro,in questo caso del democristiano e moderato RENZI(A CASA).Il MATTEO milanese sceglie con cura i nazisti di CasaPound,le parole contro i ROM sono terribili,ipotizza l’APARTHEID per chi è nomade da sempre,sugli immigrati ripete di aiutarli in acqua,poi se affogano sarà colpa del mare.Il MATTEO milanese infrange il PATTO COSTITUZIONALE,a dire il vero lo fa con soft anche il MATTEO fiorentino.
A SUPPORTO DEL COMMENTO DI PRIMA.Il MATTEO milanese punta spavaldo,come la LEGA NORD della prima ora,alla PANCIA degli scontenti,degli estremisti,dei razzisti,insomma di tutto quel mondo lontano dai moderati,generalmente tenuto ai margini,anche perchè nelle urne porta il prefisso telefonico,ma l’immagine televisiva è efficace,fa capire di essere contro,in questo caso del democristiano e moderato RENZI(A CASA).Il MATTEO milanese sceglie con cura i nazisti di CasaPound,le parole contro i ROM sono terribili,ipotizza l’APARTHEID per chi è nomade da sempre,sugli immigrati ripete di aiutarli in acqua,poi se affogano sarà colpa del mare.Il MATTEO milanese infrange il PATTO COSTITUZIONALE,a dire il vero lo fa con soft anche il MATTEO fiorentino.
La vicenda del PARTITO DEMOCRATICO messinese è più facile da decifrare, tutto è più complicato dopo l’uscita di scena del catalizzatore di tanti interessi individuali, Francantonio GENOVESE. Il PD messinese è smarrito, tarda a ritrovare un leader e, senza nessuno a Palazzo Zanca, con un segretario/direttore generale sempre tra i piedi dei dirigenti a impedire quel filtro tra le richieste dei cittadini elettori e i politici, anche per semplici informazioni cui hanno diritto ma nel passato inserite nel voto di scambio,TUTTO DIVENTA MALEDETTAMENTE COMPLICATO. Famose sono frasi come, CUMPARI A CHE PUNTO E’ IL MANDATO DI PAGAMENTO? Al PD manca un progetto per Messina, vedi la vicenda PIANO in cui non hanno presentano una proposta alternativa.
La vicenda del PARTITO DEMOCRATICO messinese è più facile da decifrare, tutto è più complicato dopo l’uscita di scena del catalizzatore di tanti interessi individuali, Francantonio GENOVESE. Il PD messinese è smarrito, tarda a ritrovare un leader e, senza nessuno a Palazzo Zanca, con un segretario/direttore generale sempre tra i piedi dei dirigenti a impedire quel filtro tra le richieste dei cittadini elettori e i politici, anche per semplici informazioni cui hanno diritto ma nel passato inserite nel voto di scambio,TUTTO DIVENTA MALEDETTAMENTE COMPLICATO. Famose sono frasi come, CUMPARI A CHE PUNTO E’ IL MANDATO DI PAGAMENTO? Al PD manca un progetto per Messina, vedi la vicenda PIANO in cui non hanno presentano una proposta alternativa.