In vista dell'arrivo del segretario regionale Raciti, domani a Messina, Felice Calabrò interviene sul dibattito legato ad un partito che da oltre un anno è impantanato senza che i vertici siciliani abbiano mai mosso un dito. "La visita di Raciti, sei mesi dopo il congelamento del segretario provinciale Ridolfo, è tardiva e raffazzonata-scrive- Basta con i tatticismi ed i gattopardismi" conclude con riferimento agli accordi che vorrebbero la conferma di Ridolfo fino al Congresso
Mentre i Giovani Dem preparano la Festa dell’unità che sancirà l’inizio di un nuovo percorso e danno la sveglia agli “anziani” che fin qui hanno atteso che qualcosa si muovesse, sabato sarà a Messina il segretario regionale Fausto Raciti, alle prese con la vicenda “scongelamento” di un segretario provinciale Basilio Ridolfo eletto sulla base di un accordo nell’ottobre 2013 e finito subito dopo sulla graticola di un partito locale ingovernabile ed ingovernato. Ad aprile Ridolfo ha presentato le dimissioni, nel frattempo son trascorse ben due stagioni, primavera ed estate, senza che a nessun vertice regionale sia venuto in mente di risolvere il caso Messina.
La visita di Raciti, dopo mesi e mesi di immobilismo, è frutto di un accordo maturato sottotraccia tra il gruppo Panarello e l’area Genovesiana, per la conferma di Ridolfo in vista di un Congresso che finora è stato solo annunciato. I renziani sono già sul piede di guerra e chiedono un’altra soluzione, ricordando che a Messina non c’è stato il tesseramento 2014, caso quasi unico in Italia, e questo potrebbe far si che il Congresso si basi sul tesseramento di due anni fa, quando, come è noto, non tutti i conti quadravano. Insomma non un buon modo per ricominciare.
Sull’arrivo, tardivo di Raciti è Felice Calabrò ad invitare ad una serie di riflessioni sul piano regionale e locale attraverso una nota che non risparmia strali né ai vertici regionali né ai gattopardi dello Stretto che anche quando tutto cambia riescono a far restare tutto come prima.
“Quasi un anno è trascorso dall’elezione dell’ing. Ridolfo alla segreteria provinciale – scrive Calabrò- e quasi sei mesi sono trascorsi dalle sue dimissioni, dapprima congelate da parte delle segreteria regionale, e adesso (per le certezze, però, attendiamo la riunione di sabato) scongelate. Orbene, durante questo lasso di tempo, in politica un’eternità , nella totale assenza di una linea politica, abbiamo affrontato due competizioni elettorali. Senza voler nemmeno tentare di svolgere un’analisi del voto, mi preme solo sottolineare che all’idiozia che in Sicilia il PD ha vinto le Europee non ci crede alcuno, e men che mai io. Ci siamo approcciati all’agone elettorale senza alcuna pretesa, deboli di un partito privo della pur minima parvenza di organizzazione, incapaci di superare gli elementi di divisione. Il sussulto della segreteria regionale forse si appaleserà sabato, evidentemente tardivo, incerto, raffazzonato; in altre parole i titoli di coda di un film già visto e raccontato”.
L’affondo Felice Calabrò lo riserva ad una segreteria regionale che sin dal primo mese ha iniziato ad annaspare nella guerra tra correnti e con Crocetta, una lotta per le poltrone mascherata da “stimolo per le riforme”. La segreteria Raciti, nata da un accordo tra Cuperliani, Renziani e Crocetta, è naufragata poche settimane dopo, quando il governatore ha fatto un rimpasto partorito in una notte insieme a Faraone e Lupo, scordandosi di avvisare il neo segretario che aveva appena contribuito a fare eleggere.
“Ma- prosegue Calabrò- nulla di più ci si poteva attendere dall’attuale segreteria regionale, frutto di un mero accordo aritmetico elettorale (primarie), figlia di algoritmi intricati e complessi, eccessivamente impegnata sul fronte dei palazzi palermitani e lontana mille miglia dalle singole realtà locali. Assistiamo ad uno scontro senza esclusioni di colpi tra la segreteria ed il governatore, il quale ha dimenticato che è stato eletto per amministrare nel rispetto del programma elettorale condiviso con le forze politiche che l’hanno sostenuto, tra le quali il PD è la maggiore in tutti i sensi. Dal nostro Presidente, dalla sua annunciata rivoluzione, mi aspettavo ben altro. E’ molto triste dover assistere ad una lotta intestina, fondata non su cose concrete, ma su beceri personalismi. Tornando alla questione Messina, comunque una soluzione si impone. La passione, la voglia di partecipare, di fare, di contribuire alla realizzazione di una società migliore che tutti i democratici messinesi, vogliono mettere in campo non può e non deve essere vilipesa da scaramucce partitiche-governative che non ci appartengono. L’ora è giunta! Si abbandonino i tatticismi, convenienti ed utili solo a coloro i quali, forti di gattopardiana memoria, tentano di conservare le loro poltrone a discapito della crescita e dell’affermazione di un PD nuovo e forte in città e provincia”.
Nell’ultima parte della nota quindi Felice Calabrò a quanto pare prende una strada diversa da quella che ha portato all’elezione di Ridolfo ed al suo probabile scongelamento di sabato, frutto di un secondo accordo. Le frecciate dirette a Raciti, al suo “intervento tardivo, raffazzonato”, nonché ad una segreteria regionale frutto di alchimie, e ai tatticismi gattopardeschi, portano ad una conclusione, e cioè al fatto che l’ex candidato sindaco è contrario all’intesa che sarebbe stata raggiunta tra il gruppo Panarello e l’area Genovese per la riconferma di Ridolfo. Panarello smentisce l'esistenza dell'accordo ma ribadisce che per senso di responsabilità sarebbe opportuno far lavorare il segretario provinciale regolarmente eletto lo scorso anno.
Almeno su questo punto quindi, per la prima volta, Calabrò e i renziani la pensano allo stesso modo.
Rosaria Brancato
Cioè, aspettate un’attimo, questo tizio ha le traveggole!?
Praticamente il Calabrò è il protagonista, partecipativo, propositivo ed organizzativo, di un ricorso al CGA, ed ora parla di beceri personalismi!?!?
È proprio vero, il potere logora chi non ce l’ha, ed a quanto pare, da anche alla testa!
Cioè, aspettate un’attimo, questo tizio ha le traveggole!?
Praticamente il Calabrò è il protagonista, partecipativo, propositivo ed organizzativo, di un ricorso al CGA, ed ora parla di beceri personalismi!?!?
È proprio vero, il potere logora chi non ce l’ha, ed a quanto pare, da anche alla testa!
Anche io vorrei partecipare con un mio progetto: una bella raccolta fondi per aiutare i poveri
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Il congresso di quale partito?
Il PD a Messina non è mai esistito.
Salvatore
Il congresso di quale partito?
Il PD a Messina non è mai esistito.
Salvatore
Hai ragione, Felice non dovrebbe essere proprio “felice” della sua memoria, diciamo poco lungimirante…
oppure ha ragione lui a fare così perché probabilmente fare lo yesman e guazzare nella politica è l’unica cosa che gli riesce bene, visto che lui non si mai è dissociato quando il PD è precipitato in questa situazione, anzi ha continuato a fare e sostenere la politica di sempre.
Hai ragione, Felice non dovrebbe essere proprio “felice” della sua memoria, diciamo poco lungimirante…
oppure ha ragione lui a fare così perché probabilmente fare lo yesman e guazzare nella politica è l’unica cosa che gli riesce bene, visto che lui non si mai è dissociato quando il PD è precipitato in questa situazione, anzi ha continuato a fare e sostenere la politica di sempre.
Concordo pienamente con Lei!!
Concordo pienamente con Lei!!
Diciamo che è una dichiarazione di esistenza in vita.
Diciamo che è una dichiarazione di esistenza in vita.
EPURATE,SFRONDATE,CACCIATE DA VOI I “RAMI SECCHI ED IMPESTATI INTRISI DI VECCHIE SUDDITANZE:non lasciate che sia la MAGISTRATURA a fare PULIZIA.
E soprattutto, CACCIATE chi é stato STIPENDIATO nell’ambito dei partiti.
Messina reclama P U L I Z I A !
EPURATE,SFRONDATE,CACCIATE DA VOI I “RAMI SECCHI ED IMPESTATI INTRISI DI VECCHIE SUDDITANZE:non lasciate che sia la MAGISTRATURA a fare PULIZIA.
E soprattutto, CACCIATE chi é stato STIPENDIATO nell’ambito dei partiti.
Messina reclama P U L I Z I A !
Cara Rosaria Brancato convieni con me che Felice CALABRO’ sia prontissimo a salire sul carro del vincitore, quello di Matteo Renzi? A mia mu dici.
Cara Rosaria Brancato convieni con me che Felice CALABRO’ sia prontissimo a salire sul carro del vincitore, quello di Matteo Renzi? A mia mu dici.
Una delle poltrone più ambite dai politici di mestiere è quella di SINDACO, in una città dalle dimensioni metropolitane come Messina VALE € 7.000 mensili, inoltre è un trampolino di lancio verso mete più ambite, un seggio a Palazzo Dei Normanni, Buzzanca fu trombato per aver accompagnato Messina al fallimento senza tentare nulla per impedirlo, o uno scranno da deputato o senatore della Repubblica. In tempi di crisi nerissima, anzitutto per le libere professioni, non è male ricevere puntualmente SETTEMILA euro, anzi è un traguardo ambito, cercato, desiderato, agognato, sospirato, bramato, sognato, invocato e… Il sognatore concreto, il tibetano, il francescano alla guida di Palazzo Zanca ha rinunciato a questa consistente indennità mantenedo lo stipendio di insegnante, un gesto raro, rarissimo tra i politici. RENATO sindaco in questo caso non si è comportato come UNO DI NOI, chi di noi avrebbe rinunciato a SETTEMILA euro al mese? NESSUNO.
Una delle poltrone più ambite dai politici di mestiere è quella di SINDACO, in una città dalle dimensioni metropolitane come Messina VALE € 7.000 mensili, inoltre è un trampolino di lancio verso mete più ambite, un seggio a Palazzo Dei Normanni, Buzzanca fu trombato per aver accompagnato Messina al fallimento senza tentare nulla per impedirlo, o uno scranno da deputato o senatore della Repubblica. In tempi di crisi nerissima, anzitutto per le libere professioni, non è male ricevere puntualmente SETTEMILA euro, anzi è un traguardo ambito, cercato, desiderato, agognato, sospirato, bramato, sognato, invocato e… Il sognatore concreto, il tibetano, il francescano alla guida di Palazzo Zanca ha rinunciato a questa consistente indennità mantenedo lo stipendio di insegnante, un gesto raro, rarissimo tra i politici. RENATO sindaco in questo caso non si è comportato come UNO DI NOI, chi di noi avrebbe rinunciato a SETTEMILA euro al mese? NESSUNO.
E infatti pare che il tuo RENATO non abbia rinunciato al compenso di Sindaco benché l’avesse promesso in campagna elettorale! Mi pare di aver letto qualcosa in proposito in una interrogazione di un consigliere. Documentati MARIEDIT e così puoi fugare questo dubbio sia a me che a molti cittadini MESSINESI!! A te che hai facile accesso ai dati finanziari non sarà difficile verificare. Aspetto una tua risposta. GRAZIE
E infatti pare che il tuo RENATO non abbia rinunciato al compenso di Sindaco benché l’avesse promesso in campagna elettorale! Mi pare di aver letto qualcosa in proposito in una interrogazione di un consigliere. Documentati MARIEDIT e così puoi fugare questo dubbio sia a me che a molti cittadini MESSINESI!! A te che hai facile accesso ai dati finanziari non sarà difficile verificare. Aspetto una tua risposta. GRAZIE
Cara Rosaria BRANCATO diamo le buone notizie a LUCCIO dopo aver dato per mesi le cattive,forse il ragioniere Antonino CAMA e il segretario/direttore Antonio LE DONNE hanno fatto proprio il nostro allarme di una SPESA CORRENTE FUORI CONTROLLO.Faccio parlare i numeri aggiornati al 26 settembre.ENTRATE CORRENTI (titolo 1 € 84.223.333)+(titolo 2 €11.222.477)+(titolo 3 €8.421.424)= €103.867.234 +(9999 da regolarizzare,ipotizziamole correnti €47.563.651)= €151.430.885 – 154.760.289(spesa corrente)= -€3.329.404,come vedete la differenza di parte corrente è molto contenuta,nei mesi precedenti superava con il segno negativo i TRENTA MILIONI.Le buone notizie non sono finite,ci finanziamo sempre di meno con ANTICIPAZIONI DI TESORERIA,ad oggi gli INCASSI sono pari a €125.485.552,mentre abbiamo RIMBORSATO al tesoriere UniCredit €115.953.986,una differenza di €9.531.546,per mesi è andata oltre i QUARANTA MILIONI.La terza buona notizia riguarda la partita di giro dei SERVIZI PER CONTO DI TERZI,il barcellonese o pozzogottese finanziava la spesa corrente anche con il titolo 6.Fino a oggi le entrate sono €18.503.955,mentre le uscite del titolo 4 pari a €19.203.527,addirittura stiamo andando oltre le entrate.Naturalmente non basta mettere la spesa corrente sotto controllo,ma bisogna ridurla agendo sugli sprechi e poi migliorare la qualità della stessa,l’obiettivo è destinare risorse alla spesa per investimenti in infrastrutture,ne abbiamo bisogno come il pane e danno lavoro al settore edilizio. BRAVISSIMI(per adesso)a LE DONNE e CAMA,l’indirizzo politico è di SIGNORINO.SONO CONTENTO.
Cara Rosaria BRANCATO diamo le buone notizie a LUCCIO dopo aver dato per mesi le cattive,forse il ragioniere Antonino CAMA e il segretario/direttore Antonio LE DONNE hanno fatto proprio il nostro allarme di una SPESA CORRENTE FUORI CONTROLLO.Faccio parlare i numeri aggiornati al 26 settembre.ENTRATE CORRENTI (titolo 1 € 84.223.333)+(titolo 2 €11.222.477)+(titolo 3 €8.421.424)= €103.867.234 +(9999 da regolarizzare,ipotizziamole correnti €47.563.651)= €151.430.885 – 154.760.289(spesa corrente)= -€3.329.404,come vedete la differenza di parte corrente è molto contenuta,nei mesi precedenti superava con il segno negativo i TRENTA MILIONI.Le buone notizie non sono finite,ci finanziamo sempre di meno con ANTICIPAZIONI DI TESORERIA,ad oggi gli INCASSI sono pari a €125.485.552,mentre abbiamo RIMBORSATO al tesoriere UniCredit €115.953.986,una differenza di €9.531.546,per mesi è andata oltre i QUARANTA MILIONI.La terza buona notizia riguarda la partita di giro dei SERVIZI PER CONTO DI TERZI,il barcellonese o pozzogottese finanziava la spesa corrente anche con il titolo 6.Fino a oggi le entrate sono €18.503.955,mentre le uscite del titolo 4 pari a €19.203.527,addirittura stiamo andando oltre le entrate.Naturalmente non basta mettere la spesa corrente sotto controllo,ma bisogna ridurla agendo sugli sprechi e poi migliorare la qualità della stessa,l’obiettivo è destinare risorse alla spesa per investimenti in infrastrutture,ne abbiamo bisogno come il pane e danno lavoro al settore edilizio. BRAVISSIMI(per adesso)a LE DONNE e CAMA,l’indirizzo politico è di SIGNORINO.SONO CONTENTO.
Ho letto che la cifra verrà interamente donata a fine mandato.
Non so dirle il perché della scelta.
Vista la gamma di personaggi che lo hanno preceduto però credo che si possa dargli credito sino allo scadere del mandato.
Comunque staremo a vedere.
Cordialmente
Salvatore
Ho letto che la cifra verrà interamente donata a fine mandato.
Non so dirle il perché della scelta.
Vista la gamma di personaggi che lo hanno preceduto però credo che si possa dargli credito sino allo scadere del mandato.
Comunque staremo a vedere.
Cordialmente
Salvatore
CGA? ma non ci sono magistrati? ma la teoria dell’accettazione delle sentenze? valide solo per i “verginelli” di tale paese…Ma Accorinti con TIR/TAR e TIR CGA … per lui se le sentenze sono favorevoli, tutto oK, per altri è la massoneria, la mala politica, belfagor,silvan, …..
CGA? ma non ci sono magistrati? ma la teoria dell’accettazione delle sentenze? valide solo per i “verginelli” di tale paese…Ma Accorinti con TIR/TAR e TIR CGA … per lui se le sentenze sono favorevoli, tutto oK, per altri è la massoneria, la mala politica, belfagor,silvan, …..
Marieditor, guarda che il tuo RENATO sindaco si è guardato bene dal rinunciare al compenso! A mia mu dici!
Marieditor, guarda che il tuo RENATO sindaco si è guardato bene dal rinunciare al compenso! A mia mu dici!
Il solito xxxxxxxxx che parla tanto per dare aria alla bocca, disinformato e teneramente fuori dalla storia.
Il comune fino ad oggi si è difeso, presso il TAR, dagli attacchi di privati che fino ad oggi, hanno avuto gioco facile nel divorare il territorio ed ingrassare il proprio patrimonio.
Il ricorso al CGA dei genovesiani è un’azione misera, questa sì dettata da beceri personalismi e con il palese scopo di mettere uno “yes man” al potere. Stia pur certo che se Felice Calabrò, oggi, fosse stato sindaco, xxxxxx avrebbero continuato nella loro opera quarantennale di xxxxx del territorio, continuando ad avere, esattamente come nel passato, un’amministrazione xxxxxxxxxxx.
Poi, se le resta un attimo, si vada ad informare su chi ha presentato il ricorso e di che area politica, costui, faceva parte appena qualche mese prima. Mi creda, non sono coincidenze, ma beceri personalismi!
Il solito xxxxxxxxx che parla tanto per dare aria alla bocca, disinformato e teneramente fuori dalla storia.
Il comune fino ad oggi si è difeso, presso il TAR, dagli attacchi di privati che fino ad oggi, hanno avuto gioco facile nel divorare il territorio ed ingrassare il proprio patrimonio.
Il ricorso al CGA dei genovesiani è un’azione misera, questa sì dettata da beceri personalismi e con il palese scopo di mettere uno “yes man” al potere. Stia pur certo che se Felice Calabrò, oggi, fosse stato sindaco, xxxxxx avrebbero continuato nella loro opera quarantennale di xxxxx del territorio, continuando ad avere, esattamente come nel passato, un’amministrazione xxxxxxxxxxx.
Poi, se le resta un attimo, si vada ad informare su chi ha presentato il ricorso e di che area politica, costui, faceva parte appena qualche mese prima. Mi creda, non sono coincidenze, ma beceri personalismi!
MARIEDIT, ANCORA ASPETTO LA RISPOSTA SUI COMPENSI DI ACCORINTI COME SINDACO!! AGGIUNGI UN ALTRO COMMENTO SNOCCIOLANDO ULTERIORI CIFRE MA NON HAI FUGATO IL DUBBIO SUGLI EMOLUMENTI CHE PERCEPISCE RENATOSINDACO! PERCEPISCE LE SOMME UGUALI A QUELLE DI PROFESSORE DI EDUCAZIONE FISICA O QUELLE PIENE DI PRIMO CITTADINO??? FORSE NON TI VIENE COMODO SMENTIRE LE PROMESSE PREELETTORALI??? E ALLORA CHE FAI RISPONDI??????
MARIEDIT, ANCORA ASPETTO LA RISPOSTA SUI COMPENSI DI ACCORINTI COME SINDACO!! AGGIUNGI UN ALTRO COMMENTO SNOCCIOLANDO ULTERIORI CIFRE MA NON HAI FUGATO IL DUBBIO SUGLI EMOLUMENTI CHE PERCEPISCE RENATOSINDACO! PERCEPISCE LE SOMME UGUALI A QUELLE DI PROFESSORE DI EDUCAZIONE FISICA O QUELLE PIENE DI PRIMO CITTADINO??? FORSE NON TI VIENE COMODO SMENTIRE LE PROMESSE PREELETTORALI??? E ALLORA CHE FAI RISPONDI??????