Martedì scorso il consiglio comunale aveva vincolato la prosecuzione dei lavori sul bilancio 2015 all'approvazione dei bilanci delle partecipate maggiori. Accorinti in 48 ore aveva convocato le assemblee dei soci che si sono riunite tutte ieri per dare il via libera ai documenti finanziari. Approvati quelli di Ato3 e Amam, manca ancora Messinambiente.
Due su tre. Via libera per Amam e Ato3, intoppo su Messinambiente. Nella calda giornata di ieri, scandita a Palazzo Zanca dalla protesta dei servizi sociali, l’amministrazione Accorinti ha dovuto affrontare anche un’altra questione che si è rivelata urgente e non rinviabile: l’approvazione dei bilanci delle società partecipate. Una conditio sine qua non posta martedì mattina dal consiglio comunale per proseguire la discussione sul bilancio consuntivo 2015 e approdare in serenità al voto sul rendiconto di gestione che chiude lo scorso anno e lascia spazio all’ormai tanto atteso e contestato previsionale 2016. Martedì scorso i lavori del civico consesso si erano inceppati proprio su questo punto. Una questione sollevata dal capogruppo di “Felice per Messina” Peppuccio Santalco e sposata da buona parte dell’aula, compreso l’assessore Eller che si era immediatamente reso conto della fondatezza della richiesta. Anche il sindaco Renato Accorinti, chiamato in aula proprio per trovare una soluzione, aveva subito accolto l’input arrivato dai consiglieri convocando nel giro di 48 ore le assemblee dei soci delle tre partecipate maggiori di Palazzo Zanca. E così ieri Amam, Ato3 e Messinambiente hanno tirato fuori i bilanci per chiudere le rispettive partite. E’ filato tutto liscio per la società che si occupa del servizio idrico presieduta da Leonardo Termini che in serata ha sfornato il bilancio 2015 approvato dal Comune che è unico proprietario e gestisce la società in house provinding. Nel pomeriggio era toccato all’Ato3, società in liquidazione che attende lo scioglimento per transitare nella MessinaServizi Bene Comune, che attendeva questo passaggio dallo scorso mese di maggio, considerato che il bilancio giaceva nei cassetti corredato da tutti i parere e attendeva solo l’approvazione giunta ieri. Non è andata bene a Messinambiente, ma non per questioni legate a cifre e numeri inseriti nel conto economico, ma solo perché all’assemblea dei soci mancava il comune di Tremestieri Etneo che detiene lo 0,75% delle quote societarie. La convocazione urgente scattata due giorni fa ha anche impedito che si procedesse ugualmente all’approvazione nonostante l’assenza di uno dei tre soci, anche se, ha spiegato l’assessore Daniele Ialacqua, il documento ci ha convinti e siamo pronti ad approvarlo non appena sarà possibile.
Dunque due bilanci su tre ci sono. Manca l’Atm, ma in questo caso, essendo azienda speciale, l’approvazione tocca al consiglio comunale. L’azienda di via La Farina il bilancio l’ha chiuso nello scorso mese di agosto, dunque è pronto per approdare all’attenzione dell’aula.
Oggi dunque i consiglieri torneranno tra gli scranni e l’amministrazione potrà presentarsi con quasi tutti i compiti svolti. A questo punto si potrà aprire il dibattito sul consuntivo 2015. Ricordando che è già stato sforato il tempo che era stato concesso da commissario ad acta, dunque anche stavolta si dovrà procedere con urgenza. Un copione praticamente sempre identico.
Francesca Stornante