Siracusano: "Messina non è porto core per colpa di chi ha governato"

Siracusano: “Messina non è porto core per colpa di chi ha governato”

Siracusano: “Messina non è porto core per colpa di chi ha governato”

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giovedì 22 Febbraio 2018 - 06:18

Il candidato di Liberi e Uguali commenta le parole di Pat Cox, coordinatore europeo del corridoio Scandinavo-Mediterraneo

“Le dichiarazioni rese ieri a Messina da Pat Cox, coordinatore europeo del corridoio Scandinavo-Mediterraneo, a proposito del porto, mi spingono a ribadire quanto già evidenziato nelle scorse settimane in relazione all’accorpamento dell’Autorità portuale con Gioia Tauro".

Lo dice Gabriele Siracusano, candidato alle elezioni del 4 marzo con Liberi e Uguali.

Secondo Cox il porto di Messina ha tutte le caratteristiche per essere un “porto core” ed auspica che in vista della predisposizione del nuovo regolamento europeo dei Trasporti 2022-23, il Parlamento italiano prenda quelle decisioni necessarie per inserire anche Messina.

"Il coordinatore europeo del corridoio Scandinavo-Mediterraneo parla da tecnico, non da politico, ma, come ho già sottolineato – prosegue Siracusano -, a causare l’attuale problematica situazione del porto di Messina è stata proprio l’assenza della politica messinese. Chi ha rappresentato il nostro territorio in Parlamento non ha esercitato il suo ruolo come avrebbe dovuto, anzi, ha preso decisioni diametralmente opposte. Se Messina non è porto core la responsabilità è solo ed esclusivamente di chi ha governato, ai vari livelli, e di chi non ha saputo battersi per ottenere quello che ci spettava. A causa del fatto che non siamo porto core, nonostante i numeri, l’AP di Messina è stata accorpata a Gioia Tauro, con una decisione scellerata addirittura avallata e sponsorizzata da alcuni parlamentari messinesi. Agli errori dei decenni precedenti si è aggiunta l’incapacità di tutelare le nostre ricchezze, quale appunto è l’Autorità portuale. Ma c’è ancora tempo per riparare ai danni fatti in questi ultimi anni e lo potrà fare solo chi sarà chiamato a rappresentare la città in Parlamento. Come candidato di Liberi e Uguali ho espresso la mia assoluta convinzione della necessità di un’Autorità portuale dello Stretto autonoma ed in questo quadro la deputazione dovrà anche battersi per inserire Messina tra i porte core. Non si tratta di un “regalo” ma di uno stato di fatto e di un inserimento che ci spetta di diritto in virtù dei numeri finora registrati.”

4 commenti

  1. BISOGNA RISPETTARE LE REGOLE GIUSTE 22 Febbraio 2018 08:41

    Karl Zeller, senatore uscente del partito sudtirolese, che ha definito questa legislatura “la più fruttuosa dal 1948″, facendo riferimento in particolare alle 20 norme d’attuazione e 4 riforme dello Statuto di autonomia approvate negli ultimi cinque anni. Ma non si possono neanche dimenticare la salvaguardia ad hoc delle banche rurali bolzanine o il rinnovo della concessione dell’Autobrennero fino al 2048

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  2. La verità è che i politici messinesi, in base ai risultati ottenuti negli ultimi anni, sono stati deludenti. Non solo i nostri rappresentanti parlamentari e locali, non hanno ottenuto nulla di concreto ma Messina ha perso la sua storia, la sua identità. Pensate allo Stretto, storicamente e fisicamente di Messina, ebbene i traghetti che lo attraversano sotto il nome portano la scritta ” Catania”. Che centra Catania con lo Stretto??? L’assenza di politici capaci o inconcludenti o peggio, disinteressati alla città che rappresentano ha creato problemi enormi e difficili da risolvere. Intanto chi può emigra, nel pianto delle famiglie. Mi auguro che i futuri rappresentanti dei messinesi abbiano coscienza e impegno verso i loro cittadini.

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  3. MessineseAttenta 22 Febbraio 2018 14:03

    Quindi, anche di bersani, grasso e boldrini. Perché ti presenti nel loro partito? Bersani è fuggito da due mesi. Dove è stato negli altri 5 anni? Ridicolo!!!!!!!!

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  4. Oggi a tg3 Sicilia hanno fatto vedere il lavoro che porta il Comando di Mari Sicilia e L’arsenale ad Augusta. Centinaia di professionalità civili e militari.
    Questo era lavoro e pane storico dei messinesi che è stato scippato nel silenzio, e nella assenza dei politici messinesi. Addirittura ci sono dei dubbi che politici locali e parlamentari messinesi abbiano appoggiato e favorito lo scippo per connivenza politica, tradendo la città. Spero di no. Preferisco credere che sia il poco peso dei nostri politici, dovuto ad incapacità e purtroppo forse, a disinteresse per i cittadini ai quali hanno chiesto il mandato ed ottenuto la poltrona. Messina ha bisogno di gente di spessore, che ama la città, che lotta, che non si arrende.

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