Presentata la candidatura alle Europee di Nino Germanà, deputato regionale del Ncd: "Lo faccio con spirito di servizio e spirito di squadra, perchè Messina deve essere presente con forza e dare il suo contributo ad un progetto che porterà lontano". Quanto all'alleanza in lista con l'Udc "puntiamo ad unire nel tempo i moderati. In ogni caso è l'Udc che si è alleata con noi e non il contrario, noi non temiamo la soglia di sbarramento".

La candidatura di un messinese per loro è una sfida, un metterci la faccia, l’hanno non solo voluta,ma sollecitata con orgoglio, per “misurarsi” alla prima prova del fuoco, le Europee del 25 maggio. Enzo Garofalo,Nino Germanà e Bruno Mancuso vedono le elezioni del prossimo mese come un’opportunità per scommettersi sulla presenza nel territorio e della candidatura del deputato regionale ne fanno motivo di orgoglio e di gioco di squadra.

“Abbiamo deciso di essere in campo in qualsiasi competizione- spiega Garofalo- e per noi Nino Germanà corrisponde a tutti i requisiti per la candidatura alle Europee. Vogliamo portare più Messina in Europa. Se fosse stato così in passato adesso ci troveremmo ad affrontare situazioni diverse e non si parlerebbe solo di Augusta a proposito di porti a livello europeo. Non ce ne accorgiamo ma l’Europa peserà sempre di più in tutte le scelte”.

In realtà la candidatura di Germanà era stata preannunciata anche in occasione della visita di Alfano al Palacultura e da quel giorno è stata sollecitata all’interno del Nuovo centro destra, come presenza forte della città all’interno di una lista che vede insieme gran parte dell’anima azzurra degli ex Pdl e gli Udc di Casini. I big stanno quindi scendendo tutti in campo, una prova generale di una chiamata alle armi che riguarderà tutto il popolo dei moderati alle prossime Politiche.

“Per noi è una candidatura di servizio- commenta il senatore Mancuso- siamo consapevoli dell’attenzione che il partito ha posto finora al nostro territorio e vogliamo rispondere allo stesso modo”.

Come già fatto in occasione delle Regionali 2012,quando non esitò a lasciare la comoda poltrona alla Camera per scendere in campo in chiave anti An ed anti-Buzzanca in quello che divenne uno scontro tra anime ai vertici del Pdl locale, Germanà è già in campagna per le Europee,anche se, premette, in caso di vittoria non lascerà lo scranno all’Ars, ma si farà da parte per il candidato successivo.

“Sia da parlamentare che da deputato regionale- spiega Germanà- ho potuto verificare quanto subiamo le Politiche comunitarie e quanto questa impostazione debba essere cambiata. All’Ars sto portando avanti numerose battaglie in direzione soprattutto della tutela dei nostri prodotti agricoli e non solo. Chiedo al voto ai cittadini liberi che si riconoscono nel progetto del Ncd a livello locale, regionale,nazionale. Non esistono più i pacchetti di voti, i cittadini vogliono chiarezza e noi la vogliamo dare. Credo nel progetto Alfano-Renzi, se questo progetto fallisce, falliamo noi ma fallisce anche l’Italia”.

Le tematiche sono quelle dell’accoglienza “il mare è un confine per l’Europa non solo per la Sicilia”, della infrastrutture “Garofalo si sta battendo per l’Autorità portuale”, della difesa di pesca e agricoltura da politiche comunitarie che stanno distruggendo la nostra specificità, i trasporti, e “il mio cavallo di battaglia sarà il casinò di Taormina che è vicino alla concretizzazione dal momento che ha l’ok della Regione ma anche dello stesso ministro Alfano. Ci crediamo,ed in tempi brevi è un progetto che si potrà realizzare”.

Le polemiche riguardano la “strana coppia” con l’Udc di D’Alia, che ai più appare come un cartello elettorale per superare la soglia di sbarramento. I centristi schierano l’attuale vicepresidente del governo Crocetta, Patrizia Valenti, una scelta difficile da digerire per un elettorato di centro-destra.

“Non è un accordo-spiega Germanà- è un primo passo per unire i moderati. E comunque è l’Udc che si è alleata con noi e non il contrario, noi non abbiamo paura di confrontarci con le percentuali”.

Stessa posizione per Mancuso, che invita a guardare ben oltre il 25 maggio ed alle prossime Politiche quando, in pieno bipolarismo, l’esperienza di governo con il Pd sarà finita, e l’unica alleanza possibile sarà appunto tra i moderati, compresi i Popolari: “Noi guardiamo avanti,è chiaro che la convivenza con il Pd non proseguirà ed allora la coalizione alla quale pensiamo è quella con l’Udc e con i moderati con i quali condividiamo gli stessi valori”.

Le urne diranno quanto gli elettori abbiano compreso questo messaggio e quanto invece la presenza dell’Udc (che alla Regione è con Crocetta) pesi in termini di voti e di immagine per un partito che in pochi mesi si è già ben strutturato su tutto il territorio nazionale.

Rosaria Brancato