Il centrocampista campano ha indossato la maglia giallorossa nell’ultima stagione di serie B prima della mancata iscrizione e il ritorno tra i dilettanti: “Messina l’apice della mia carriera”.
Ex di turno nella sfida tra Ischia e Messina di domenica prossima, l’esterno offensivo Antonio Schetter fu tra i protagonisti dell’ultima stagione in serie B dei giallorossi prima della mancata iscrizione e il ritorno nei dilettanti (stagione 2007-08, allenatore Nello Di Costanzo). Pedina fondamentale dell’Ischia di Agenore Maurizi, il centrocampista napoletano classe '82 ricorda ancora con grande emozione la sua stagione in riva allo Stretto: “Quel campionato a Messina ha forse rappresentato il punto più alto della mia carriera: ero all’esordio in B dopo quattro stagioni tra C2 e C1 a Cava de’ Tirreni. Conquistammo una tranquilla salvezza togliendoci anche qualche soddisfazione in un campionato contraddistinto da numerosi alti e bassi; nonostante le difficoltà societarie, ricordo quella squadra come un gruppo molto compatto e dai buoni livelli tecnici. Collezionai trenta presenza e riuscii a segnare anche un gol contro il Chievo in una partita sfortunata che ci ha visti poi soccombere immeritatamente. Purtroppo la mancata iscrizione ha bloccato le carriere di tanti giocatori di quella sqaudra: avevo un triennale e mi accostavo alla seconda stagione in cadetteria con grandi ambizioni. Sono tornato dunque per altre due stagioni alla Cavese prima intraprendere nuove esperienze altrove.”
Giocatore dalla grandissima esperienza in terza serie, Schetter analizza un campionato che sembra avere assunto una fisionomia ben precisa: “Un torneo molto complesso e diviso in tre grandi tronconi: le prime quattro lotteranno fino all’ultima giornata per la promozione, c'è poi un gruppo di squadre tranquille che conquisteranno molto presto la permanenza nella Lega Pro e quindi il gruppo dell’Ischia e del Messina con quelle formazioni che lotteranno per la salvezza con grande caparbietà ed agonismo. Da qui alla fine penso che cambierà ben poco riguardo alle posizioni di classifica”. La partita di domenica vedrà di fronte due squadre in grossa difficoltà: il Messina non vince dalla gara con la Vigor Lamezia del 18 ottobre, mentre l’Ischia ha conquistato appena tre punti nelle ultime otto partite ed è reduce dalla pesante sconfitta di Cosenza (3-1 il risultato finale): “Al “San Vito” abbiamo disputato una buona partita, la gara è stata purtroppo decisa da alcuni episodi a noi sfavorevoli dopo che eravamo anche riusciti a passare in vantaggio. Con il Messina è chiaramente uno scontro diretto che dovremo affrontare con estrema concentrazione. Giocare alle 11 da un certo punto di vista è un’intuizione intelligente perché regala visibilità alla Lega Pro e a tutto il movimento, ma ci penalizza come atleti poiché complica i piani riguardanti la preparazione e l’alimentazione”.
Una nota, dunque, sul Messina di oggi: “Conosco alcuni giocatori come Nigro, che era ad Ischia nella passata stagione, Orlando e soprattutto Giorgio Corona, un giocatore straordinario che in passato ha saputo dimostrare il suo immenso valore anche nella massima serie. Messina è una piazza solo di passaggio in Lega Pro, merita sicuramente palcoscenici più prestigiosi e dopo questa stagione di assestamento sarà in grado di puntare con decisione alla scalata verso le categorie che le competono per storia e tradizione”.
Domenico Colosi