Messina-Cosenza finisce 0-0, non c'è la matematica ma la festa è iniziata

Messina-Cosenza finisce 0-0, non c’è la matematica ma la festa è iniziata

Messina-Cosenza finisce 0-0, non c’è la matematica ma la festa è iniziata

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domenica 21 Aprile 2013 - 16:38

La capolista impatta al San Filippo con la diretta inseguitrice, ma in campo giocatori e tifosi festeggiano lo stesso. La Lega Pro è davvero ad un passo

Il big-match della terzultima giornata del campionato di serie D, tra Messina e Cosenza, finisce 0-0. Non vince nessuno e a due tappe dalla conclusione del torneo la capolista mantiene il distacco di cinque punti dai calabresi, il che vuol dire, di fatto, avere chiuso i conti. Non c’è la matematica ma ormai è davvero ad un passo, anzi a due. Lo testimoniano i festeggiamenti che, a fine gara, non sono comunque mancati. Giocatori e tifosi sanno che il più è ormai fatto e non hanno tenuto la gioia per questo importante pareggio.

Prima del match cade la pioggia sul San Filippo ma i circa dieci mila che popolano lo stadio non si muovono dagli spalti. Il momento è troppo emozionante. Vuoto il settore ospiti per il divieto posto dal Casms: appare però uno striscione a favore delle trasferte libere e della libertà di viaggiare. Catalano sceglie l’undici base delle ultime settimane per affrontare la delicata sfida, con Ferreira e Guerriera sugli esterni di centrocampo, Chiaria con Corona in attacco, Caldore e Caiazzo sugli esterni di difesa. Gagliardi dall’altra parte deve rinunciare allo squalificato Mosciaro.

PRIMO TEMPO
I giallorossi partono forte, provando a cogliere gli ospiti di sorpresa, che invece appaiono più concentrati sulla fase difensiva che su quella offensiva. Il più pericoloso in avvio è Bucolo, uno dei pochi del Messina a non essere ancora andato a segno. Il forte centrocampista centrale ci prova con due conclusioni dalla distanza, la prima è parata da Cutrupi, la seconda respinta da un difensore. Il Cosenza è sfortunato, si fa male Foderaro, uno dei giocatori più temibili dei calabresi. Al suo posto, al 15′, entra Marano. L’Acr tiene in mano il pallino del gioco, i silani provano a colpire in contropiede come avviene al 19′ sul cross di Cavallaro che Pesce di testa spedisce alto. Lo stesso Pesce, al 28′, entra in area e calcia bene ma Lagomarsini si oppone deviando in corner. Dopo un minuto è il Messina che sfiora il gol in contropiede: la ripartenza rischia di essere letale, con quattro passaggi i peloritani cambiano fronte ma sul cross di Corona da sinistra Pedro Ferreira in spaccata colpisce male. Il Messina recrimina in maniera decisa al 32′: Ignoffo lancia Corona, che a tu per tu con Cutrupi colpisce a botta sicura e segna. Arriva però la segnalazione del guardalinee che alza la bandiera in evidente ritardo e comunque su posizione apparsa nettamente regolare. Le polemiche sono furiosi ma il risultato resta sullo 0-0. Ancora Corona in contropiede ha una buona occasione ma si allunga troppo la palla di testa e Cutrupi può intervenire.

SECONDO TEMPO
E’ ancora il Messina ad attaccare. Al 59′ Ferreira calcia dal limite, la sua conclusione viene deviata da un difensore e si stampa sul palo, poi sul tap-in Guerriera spara alto da buona posizione. E’ la chance più ghiotta della gara. Catalano prova a cambiare le carte in tavola, inserendo Parachì per Guerriera e poi Cocuzza per Chiaria. Il più pericoloso è sempre Corona, ma sul tiro di sinistro Cutrupi è attento e para in due tempi. Le due squadre sono stanche e non vogliono scoprirsi. Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro determina la fine delle ostilità. Finisce 0-0, i cosentini escono dallo stadio tra i fischi, per il Messina inizia la festa in attesa della matematica certezza della promozione in Lega Pro.

2 commenti

  1. Prima del match cade la pioggia sul San Filippo ma i circa dieci mila che popolano lo stadio non si muovono dagli spalti.

    COMMENTO : PERCHE’ TU CHE AVRESTI FATTO AL POSTO NOSTRO ???

    PIUTTOSTO, occorre sottolineare la necessità che venga totalmente rifatta la copertura della tribuna centrale, magari ispirandosi a quella del Massimino di Catania.
    Inoltre, mancavano i numeri e le lettere di fila, con risultato che i migliori posti se li beccava chi arrivava prima.

    Non parliamo poi dei parcheggi gestiti dagli abusivi.
    Di vigili ? Manco l’ombra. Servizio D’ordine impeccabile, invece all’interno dello stadio (CC e Polizia, ovviamente, what else ??)

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  2. Caro occasionale, è inutile che parli QUI di rifare la copertura e sistemare tutto il resto: commenta l’articolo sulla strada crollata dietro la Curva Nord. Sono DUE ANNI (o forse di più?!) che lo stadio ha agibilità ridotta per questo problema, quindi figurati se IL COMUNE (perché lo stadio è di COMPETENZA DEL COMUNE) pensa alla copertura o alle lettere indicative per i posti…! E, tanto per informazione, gli abusivi nei parcheggi ci sono sempre stati ma, almeno, la macchina te la controllano davvero!! 😉 Non è che perché sono abusivi sono automaticamente delle cattive persone…e lasciar loro soldi NON E’ OBBLIGATORIO! Ma da voi occasionali cosa ci si può aspettare se non lamentele (su ogni fronte)…?!

    PS. Tu e altre 7499 persone non siete scappati a ripararvi solo perché non ha piovuto forte, ahahah!! Avrei voluto vedervi contro il Savoia…peccato che ieri il tempo vi abbia risparmiati!

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