Le dichiarazioni del direttore generale Puccio e del vicesindaco Mondello. Discussi gli sviluppi del progetto: demolizioni previste e gara di progettazione in arrivo
MESSINA – Progetto I-Hub. Un polo tecnologico con edifici per il lavoro condiviso e un centro di ricerca. Ma a che punto siamo? Ieri, nella III commissione, presieduta dalla consigliera comunale Emilia Rotondo, è stato trattato lo stato dei lavori del Polo tecnologico, mentre si attendono le ultime demolizioni. La gara di progettazione e demolizione totale i prossimi passi evidenziati dal vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Salvatore Mondello e il direttore generale del Comune Salvo Puccio.
Ha auspicato la presidente della commissione Rotondo, nella sua introduzione: “La sfida, ora, sarà quella di consolidare il progetto attraverso un’azione coordinata che tenga conto delle esigenze del territorio: non potranno mancare spazi per lo smartworking e non è da escludere la riconversione di parte dell’area in parcheggio, considerata la penuria di spazi per la sosta in una zona intermodale come questa”,
Mondello: “Può attrarre grandi firme nazionali e internazionali”
A entrare nel vivo della commissione è stato il vicesindaco Mondello: “Il progetto dell’I-Hub si è arricchito con l’acquisizione dell’immobile della Regione Sicilia, che oggi è passato nel patrimonio del Comune di Messina (La Casa del portuale, n.d.r.). In questa fase abbiamo completato la procedura relativa agli appalti per le demolizioni degli ultimi due edifici rimasti: il Silos Granai e la Casa del portuale. Le demolizioni dovrebbero concludersi nella primavera di quest’anno. Per il primo edificio, la demolizione sarà leggermente più complessa rispetto a quelle precedenti, a causa della tipologia strutturale dell’immobile, realizzato in cemento armato. Per quanto riguarda invece la fase successiva, è stato riconfermato ieri, direttamente dal presidente dell’Ordine degli architetti di Messina (Pino Falzea, n.d.r.), il percorso di un concorso di progettazione. Il tutto per dare qualità e valore al progetto e seguire un processo virtuoso. Un’area così appetibile e logisticamente ben collocata può attrarre grandi firme nazionali e internazionali”.
Puccio: “Un progetto strategico, obiettivo la demolizione totale entro l’estate”
Il progetto rientra nel Pon Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027 (Me7.5.1.1). E il direttore generale Puccio ha messo in evidenza: “I prossimi passi prevedono la gara di progettazione, che sarà assegnata tramite un concorso. Questo permetterà di selezionare, oltre alle idee per la qualità del progetto, anche il soggetto giuridico operatore economico che realizzerà il progetto. E l’appalto integrato per l’opera stessa. Queste fasi procederanno parallelamente. L’I-Hub, già incluso nel Pon 2014-2020, è stato ritenuto ammissibile anche per il 2021-2027, poiché è un progetto strategico. Il finanziamento, attraverso il Pon Metro Plus, lo rende coerente con gli obiettivi di rigenerazione urbana, transizione digitale ed ecologica, visto che rigenereremo aree dismesse, riducendo l’utilizzo di nuovo suolo. È possibile, inoltre, che verranno reperite ulteriori linee di finanziamento per completare la progettazione. Tecnicamente, non sono ancora note le offerte presentate né i dettagli sulle modalità di demolizione. Si potrebbe arrivare alla completa demolizione dell’area entro l’estate”.
“Si faccia attenzione all’amianto”
Tra gli interventi anche quello di Giuseppe Schepis (Basile sindaco). Numerosi consiglieri comunali hanno sollevato dubbi e interrogativi, tra cui quello della possibile presenza di materiali oltre il cemento armato, come l’amianto. A sollevare la questione, tra gli altri, sono stati Dario Carbone (FdI) e Antonella Russo (Pd). In particolare, ha dichiarato la consigliera Russo: “La mancata presenza, nel bando, di una comunicazione esplicita potrebbe creare problemi agli appaltatori, se dovessero non essere adeguatamente attrezzati. Affermare, come fatto dal direttore generale, che gli appaltatori sono consapevoli che si tratta di strutture vecchie, non mi sembra un’argomentazione tecnica sufficiente a garantire tranquillità”,