Con lui in campo il Messina ha sempre vinto. Ora la sfida più probante, per la forza dell’avversario e per il fascino del derby. Il difensore è tornato in campo a 38 anni, dopo tre anni di squalifica nell’ambito del calcioscommesse, con uno stato fisico e mentale da leader

Era titolare il 29 febbraio 2004, in quel Messina-Catania 3-0, nell’anno della promozione in serie A. Ed era titolare anche nell’ultimo precedente, l’11 febbraio 2007, in serie A, terminato 1-1. Alessandro Parisi sarà in campo anche domenica prossima, sempre con la maglia del Messina, sempre contro il Catania: “Conosciamo le grandi emozioni che i tifosi provano per questa partita. Dobbiamo essere delle spugne perché ci trasmetteranno tutto ciò che serve per affrontarla nel migliore dei modi. Al fischio d’inizio dovremo mettere in campo tutta la nostra voglia di vincere”.

Lunedì, insieme a Martinelli e Berardi, Parisi ha girato uno spot in città per invogliare i tifosi ad andare domenica allo stadio e raggiungere l’obiettivo prefissato di 20mila spettatori. Un obiettivo che la società conta di raggiungere anche vendendo biglietti a prezzi scontati all’Università, nelle scuole e per le famiglie. “E’ stata un’iniziativa carina – prosegue il difensore -, l’abbiamo fatto con passione perché vogliamo coinvolgere più persone possibili e far tirare loro fuori tutto l’amore e l’entusiasmo che provano per la città e la maglia. Abbiamo tastato la voglia di far rinascere questo amore, la loro spinta può essere da traino per noi”.

Indipendentemente dal contorno, però, sul campo sarà una battaglia perché il Catania è squadra forte che, a prescindere dagli 11 punti di penalizzazione, ha collezionato finora un solo punto in meno del Messina. “La nostra mentalità è quella di dare tutto, a prescindere dall’avversario – continua Parisi -. Siamo consapevoli delle nostre caratteristiche che ci hanno portato a vivere questo derby da protagonisti, nonostante ad inizio stagione fosse impensabile. Ricordiamo sempre da dove siamo partiti ma, giornata dopo giornata, stiamo acquisendo certezze frutto di un lavoro di gruppo basato su spirito di sacrificio, disponibilità e umiltà. Lavoriamo con la massima serenità e con entusiasmo perché tutto diventi la normalità, vogliamo ancore crescere, stupire e misurarci con chi sulla carta è più attrezzato di noi, mettendo in campo tutte le nostre qualità”.

L’ultima stagione in serie B, nel Torino, conclusa con la promozione in serie A, nel 2012. Poi una lunghissima squalifica nell’ambito del calcioscommesse, tre anni, che avrebbe fatto mollare chiunque. Parisi è tornato in campo a 38 anni con la maglia del suo Messina, quella con la quale dal 2003 al 2008 aveva collezionato 142 presenze e 25 reti, due campionati di serie B e tre di serie A. L’esordio ad Andria, poco più di un quarto d’ora nel finale a conservare la vittoria. Poi altre due presenze da titolare e due vittorie, con due prestazioni sopra le righe, oltre ogni aspettativa per chi non giocava una partita ufficiale da tre anni. “Il mio stato fisico e mentale va di pari passo con la crescita della squadra – conclude Parisi -. I risultati positivi aiutano ma la vera forza è nella collaborazione tra compagni e in una società preparata che ci fa stare tranquilli e ci mette in condizione di esprimerci nel migliore dei modi”.

(Marco Ipsale)