Tavares: “Le buone prestazioni non bastano, dobbiamo essere più cattivi sotto porta”

Tavares: “Le buone prestazioni non bastano, dobbiamo essere più cattivi sotto porta”

Tavares: “Le buone prestazioni non bastano, dobbiamo essere più cattivi sotto porta”

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mercoledì 13 Aprile 2016 - 22:20

L’attaccante portoghese analizza il brutto momento della squadra. L’obiettivo è quello di tornare a far risultato già a partire dalla gara di domenica contro il Lecce. E sul futuro conferma di voler restare a Messina

Un punto nelle ultime tre partite, dopo aver ottenuto la salvezza virtuale con largo anticipo. Il Messina ha perso anche il settimo posto, occupato ora dall’Andria, e deve invertire la rotta per concludere il torneo in modo dignitoso. “Le buone prestazioni non ci lasciano soddisfatti – dice l’attaccante Diogo Tavares -, bisogna fare un esame di coscienza per capire come mai manchino dei punti all’appello. Ritengo che dobbiamo essere più cattivi in attacco e segnare di più, alcune volte avremmo potuto chiudere le partite o passare in vantaggio. Contro la Juve Stabia l’approccio è stato poco positivo e abbiamo sofferto. I nostri avversari hanno colpito tre pali, ma anche noi abbiamo avuto diverse occasioni. Gustavo ha preso un palo e ha fatto commettere a un loro difensore un rigore, che non è stato fischiato però. Nel secondo tempo hanno avuto altre occasioni, ma noi comunque abbiamo risposto. In ogni caso è inutile cercare alibi, noi dobbiamo essere più cinici e dobbiamo chiudere prima le partite”.

Prossimo appuntamento domenica allo stadio San Filippo contro il Lecce, secondo in classifica a quattro punti dalla capolista Benevento, e reduce dal mezzo passo falso interno contro l’Akragas: “Noi dobbiamo pensare a dare il massimo – prosegue il portoghese – solo così possiamo arrivare a fare risultato. Catania e Castellammare si sapeva che fossero campi difficili e con squadre ricche di motivazioni, ma dobbiamo fare bene e chiudere il campionato nel migliore dei modi per i tifosi e la società”.

Tavares sarà a Messina anche l’anno prossimo? “Io ho detto diverse volte che sto bene a Messina – risponde -, sento l’affetto delle persone e questo mi carica e responsabilizza. La società deve fare i suoi conti e progettare al meglio il futuro del Messina che è la cosa più importante. Io sono pronto e disponibile a rinnovare: ne stiamo già parlando, ma ovviamente la società attende di delineare precisamente il futuro. L’intesa resta e stiamo lavorando assieme”.

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