Un parere del Dipartimento Regionale dice chiaramente che il transito dei lavoratori deve avvenire in base alle legge 9 del 2010 e secondo le linee guida dettate dall'Ispettorato del lavoro. Era la strada per cui si sono battuti Cisl, Uil e Fiadel ma le polemiche non finiscono
“Anche la Regione si è espressa chiaramente, mettendo finalmente un punto a mesi e mesi di inutili discussioni, prese di posizioni discutibili e assurde fughe in avanti: i lavoratori di Messinambiente devono transitare alla Srr e poi da questa a MessinaServizi Bene Comune”. Lo affermano i segretari provinciali di Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel Letterio D’Amico, Michele Barresi e Piero Fotia, commentando la nota con cui il dirigente generale dell’assessorato regionale all’Energia, dal quale dipende il dipartimento Acqua e Rifiuti, ha risposto alla stessa Srr. “Il personale, per la sua assunzione, dovrà seguire l’iter indicato dalle linee guida operative emanate dall’Ispettorato Territoriale del lavoro di Messina”, scrive la dirigente regionale del servizio Maria Santa Giunta.
Il parere regionale era stato richiesto dopo la riunione che si era svolta in Prefettura, proprio a ridosso del passaggio dei lavoratori da Messinambiente a MessinaServizi. Un nodo caldissimo che in questi mesi ha bloccato l’operazione, tra scontri, polemiche e dure prese di posizione sindacale che hanno visto da un lato Cisl, Uil e Fiadel sostenere con forza il passaggio attraverso la Srr e dunque secondo quanto prevede la Legge regionale 9, e dall’altro la Cgil che invece ha sempre puntato sul passaggio diretto, legandolo anche alle famose transazioni che i dipendenti di Messinambiente dovevano decidere di accettare con Messinambiente nell’ambito del concordato fallimentare. Adesso questo parere regionale dovrebbe chiudere la querelle e dare il via libera al transito dei lavoratori che in questo momento stanno lavorando in forza a MessinaServizi ma con la formula del distacco. Questa operazione dovrà essere chiusa entro il 30 aprile, MessinaServizi già la scorsa settimana ha dettato linee guida e tempistiche da rispettare, adesso l’obiettivo è di convocare un incontro entro il 17 aprile per mettere a punto gli ultimi passaggi e concretizzare il transito per rendere davvero di MessinaServizi tutto il personale.
Ma le polemiche inevitabilmente non si placano. "La risposta che arriva dalla Regione è perentoria e auspichiamo metta definitivamente la parola fine alle polemiche inutili e strumentali che la Cgil ha posto in essere in questi lunghi mesi in cui si è minacciata persino la mobilitazione dei lavoratori, richiesto l'intervento della Prefettura e si sono lanciati strali e pesanti parole contro quella parte del sindacato che ha solo chiesto il rispetto della Legge 9 a tutela dei lavoratori”, commentano i tre segretari. Dalla regione, infatti, è arrivata anche la “bacchettata” alla Srr stessa, che aveva chiesto chiarimenti giudicati superflui. “Non si comprende la richiesta di chiarimenti – si legge nel protocollo – atteso che la stessa Srr ha già posto in essere le procedure di trasferimento per parte del personale proveniente dalla Messinambiente destinandolo all’Aro di Taormina”.
Speriamo che queste parole inequivocabili siano da monito per chi ha fatto trascorrere tutto questo tempo mettendo i bastoni tra le ruote ad una procedura che appariva limpida sin dal primo momento – proseguono D’Amico, Barresi e Fotia. Ci auguriamo che chi ha fomentato gli animi dei lavoratori personalizzando la vertenza, tenendo bloccato l'iter del transito per mesi a danno di lavoratori e cittadinanza e persino aperto una guerra inutile e di cattivo gusto contro l'Ispettorato del lavoro, faccia una dovuta presa d'atto e ne tragga le dovute conclusioni. Adesso si proceda al transito di tutti i lavoratori tramite Srr e poi alla Messina Servizi, si chiuda definitivamente l'era Messinambiente e con essa la parentesi, discutibile in tante circostanze, del commissariamento ad opera di Giovanni Calabro, e invece – concludono i segretari provinciali di Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel – si pensi a dotare la società di piante organiche e a dare un servizio rifiuti alla città all’altezza delle aspettative".
Resta polemica la posizione della Fp Cgil che invece non legge la stessa chiarezza nella nota regionale: “Finalmente il “solerte” Dipartimento Acque e Rifiuti ha partorito il topolino riuscendo con un parere di mezza pagina, per la cui redazione ci sono voluti ben 40 giorni, a non affrontare la questione, a non intervenire sullo specifico caso del trasferimento dei lavoratori della Messinambiente ed addirittura arrivando a far proprie delle linee guida dell’Ispettorato al Lavoro di Messina, il tutto senza tener in alcun conto quanto ha disposto il Tribunale di Messina, Seconda Sezione civile, Ufficio Fallimenti, con la sentenza del 07 Febbraio 2018, creando così un contrasto difficilmente sanabile. La situazione è a dir poco surreale. Il Dipartimento, che avrebbe dovuto sciogliere i dubbi e dettare le linee guida per tutti i territori arriva a fare riferimento ad un ispettorato territoriale, a detta di tutti organo non competente nella specifica questione, invece di dettare delle linee guida univoche per tutti i territori provinciali” scrive il sindacato.
Poi anche l’ennesimo messaggio rivolto all’amministrazione Accorinti: “L’interesse del futuro della MessinaServizi e dei suoi lavoratori viene prima di tutto e perciò che si proceda immediatamente con il transito dei lavoratori alla MessinaServizi senza più tergiversare e che vengano rispettati tutti gli impegni assunti dall’Amministrazione Accorinti con i lavoratori che hanno sottoscritto gli atti di conciliazione e soprattutto che si rispetti quanto ha disposto il Tribunale di Messina, Seconda Sezione civile, Ufficio Fallimenti, in tema di transito dei lavoratori con la sentenza del 07 Febbraio 2018 di autorizzazione all’usufrutto del ramo d’azienda. E’ chiaro che chiediamo anche certezza per i lavoratori assunti dopo il 31 dicembre 2009 sul cui futuro il solerte Dipartimento Acque e Rifiuti non risponde nulla lasciando la questione in balia delle onde” dichiarano Clara Crocè, Segretaria Confederale, Francesco Fucile Segretario Generale della Fp Cgil di Messina e Carmelo Pino Segretario provinciale. I sindacalisti tirano in ballo quegli “impegni” legati proprio alle transazioni che la Cgil aveva appoggiato e che invece gli altri tre sindacati avevano osteggiato, nell’assoluta convinzione che il passaggio dei dipendenti non dovesse essere in alcun modo legato al concordato o alla firma di una transazione che ad un certo punto era diventata il “mezzo” per assicurarsi il passaggio alla nuova società.
Adesso però il tempo delle discussioni è finito. La situazione è chiara e bisogna procedere.
Francesca Stornante