Il coordinatore del Partito democratico: "La Boschi è stata presente in questo territorio e non semplicemente per il G7. Durante la campagna elettorale possono venire fuori tematiche a noi vicine quali turismo e beni culturali...". Ma i malumori non mancano
TAORMINA. Maria Elena Boschi sarà capolista in tre collegi del proporzionale in Sicilia. Uno è quello in cui ricade Taormina “dove – ha sottolineato Renzi – ha lavorato all’organizzazione del G7 di maggio ed a quello delle Pari opportunità a Novembre. Poi ci sono i collegi Marsala-Bagheria e Ragusa-Siracusa; Bolzano e il Lazio. E’ stata superblindata. Le polemiche in seno al Pd per le scelte del segretario Renzi sono cronaca degli ultimi giorni. A Taormina, il coordinatore del Partito Democratico, Sergio Cavallaro, difende l’ex premier.
Cavallaro, quella della Boschi la sentite una candidatura calata dall’alto, subìta?
“Si tratta di una candidatura evidentemente legata al ruolo governativo del G7, sia quello di maggio quanto quello sulle Pari opportunità di novembre. Non dimentichiamo che la presenza della Boschi non è stata semplicemente legata all’evento bensì alle fasi preparatorie dei due G7. Questa candidatura non può che mettere al centro dell’attenzione Taormina, in senso positivo. Anche perché durante la campagna elettorale per le nazionali possono venire fuori tematiche legate al nostro territorio, Turismo e Beni culturali su tutte”.
Ma questo discorso non poteva essere fatto con una candidato locale che meglio conosceva le complesse tematiche che attanagliano Taormina?
“Il candidato locale c’è comunque, all’uninominale abbiamo il rettore Pietro Navarra. Parliamo di una candidatura che risponde a requisiti di qualità ed affidabilità. Dobbiamo anche considerare la legge elettorale… A mio avviso comunque quella di Navarra è un’ottima candidatura. In merito alla Boschi posso dire che è stata presente in questo territorio”.
C’è chi dice che la Boschi potrebbe avvicinare Taormina a Roma per i ruoli governativi che ha svolto e che potrebbe svolgere in futuro…
“Guardi, per me è già importante che nella campagna per le nazionali si accendano i riflettori su Taormina e su questa parte del territorio siciliano. E’ ovvio che se poi rimarranno accesi per valorizzare i discorsi fatti non potrà che essere positivo. E il nostro augurio è che l’attenzione rimanga alta anche dopo l’appuntamento elettorale”.
Con Navarra è stata già avviata una interlocuzione?
“Me lo hanno presentato, ma non è stata avviata alcuna interlocuzione con il Pd di Taormina. Mi risulta sia una persona di grande affidabilità. E’ un candidato che rappresenterà il territorio nel miglior modo possibile”.
Il Pd di Taormina come si muoverà alle prossime politiche?
“Non possiamo che puntare l’attenzione su tutto ciò che serve al territorio. Ed anche su quanto di buono è stato fatto dal Governo nazionale, non ultima l’iniziativa “Resto al sud”, che contiene delle opportunità di finanziamento non indifferenti e va adeguatamente spiegata. E poi bisogna dare un senso, anche a livello territoriale, a quanto di buono in questi anni è stato realizzato, con una lettura locale dei benefici che se ne possono trarre. In questo contesto è evidente che ci sono stati risultati eccezionali per Taormina con i G7 di maggio e novembre, sia in termini di visibilità quanto di opere realizzate e tra esse il Palacongressi in fase di ultimazione”.
Cavallaro tiene a precisare che questa è la sua posizione e che tuttavia “non ho riscontrato malumori in seno al partito a Taormina”. Ma a quanto pare anche nella Capitale siciliana del turismo ci sono anche segnali di protesta nella base del partito.