Stancanelli: "Centrodestra coeso e vincente, puntiamo al 28 a zero"

Stancanelli: “Centrodestra coeso e vincente, puntiamo al 28 a zero”

Stancanelli: “Centrodestra coeso e vincente, puntiamo al 28 a zero”

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venerdì 23 Febbraio 2018 - 01:33

Il senatore di Diventerà Bellissima, ricandidato con Fratelli d'Italia, scalda gli animi della coalizione al Palacultura e guarda al risultato del 4 marzo per fare della Sicilia il tassello centrale del centrodestra vincente anche a livello nazionale. Poi da la stoccata ai 5 Stelle: "Abbiamo dato risposte credibili all'antipolitica".

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“Questa campagna elettorale è particolarmente importante per la Sicilia perché da qui parte un percorso che otto mesi fa sarebbe stato inimmaginabile. Otto mesi fa i sondaggi davano il centro destra traballante e i 5 Stelle si sentivano vincenti e pensavano di cominciare da qui la marcia per il Governo Nazionale. Le cose sono andate diversamente."

Va dritto al punto Raffaele Stancanelli, al Palacultra per la presentazione dei candidati di Fratelli d’Italia alla Camera e al Senato, e dopo aver tirato la prima stoccata agli avversari, Stancanelli rimarca l’identità del suo partito. Il senatore uscente, corre sotto il simbolo di Giorgia Meloni ma ribadisce l’autonomia di Diventerà Bellissima, come già fatto pubblicamente proprio nel giorno in cui la Meloni era a Catania, lo scorso fine settimana. “Diventerà bellissima avrebbe potuto sciogliersi, dopo la vittoria di Musumeci. Invece c’è ancora perché è lo strumento che ci permette di fare da trade union tra le istanze del territorio e del Governo regionale. E con Diventerà Bellissima abbiamo costruito la colazione, unita e solida, che ha consentito la vittoria di Musumeci. Lo stesso programma vogliamo portarlo a Roma. E per avere maggiori garanzie di una coalizione di destra coesa e che possa amministrare una maggioranza che sicuramente ha, dobbiamo vincere in tutti i collegi regionali. Avete presente il 61 a zero di 16 anni fa? Ora dobbiamo portare a casa il 28 a zero. Diventerà Bellissima però da sola non avrebbe superato lo sbarramento del 3%, quindi siamo in alleanza, e non potevamo che allearci con Fratelli d’Italia, il partito che sin da subito si è schierato con Musumeci. La Meloni, mentre tutti ancora tentennavano, per prima ha rotto gli indugi”.

Poi, Stancanelli torna agli avversari e alla campagna elettorale: “Avremo la maggioranza, e abbiamo davanti una prateria: la gente che vota, vota centrodestra. Abbiamo una sola difficoltà, portarli a votare. Ed è questo l’impegno che dobbiamo portare avanti in questi giorni, portare la gente a votare. E’ una sfida che, in Sicilia, Diventerà Bellissima ha vinto. E l’abbiamo vinta perché abbiamo capito per primi che l’antipolitica che si respirava non era un fenomeno occasionale, ma nasceva dal fallimento della classe politica. Allora abbiamo fatto un esame di coscienza. E abbiamo dato risposte ai bisogni della gente, all’antipolitica, diventando credibili. Non abbiamo criminalizzato questi atteggiamenti, ma abbiamo dialogato con chi veniva da altri percorsi ma condivideva con noi la stessa istanza di voler risollevare la Sicilia. E questo è lo stesso percorso che faremo a Roma”.

C’era il pienone ieri al Palacultura, e anche se la Meloni si è fermata a Catania, dove è candidata, i rappresentanti della coalizione erano tutti schierati per animare la campagna elettorale, arrivata al giro di boa finale. C’era Fratelli d’Italia con i deputati regionali Elvira Amata e Antonio Catalfamo, i candidati alla Camera Ella Bucalo e Gaetano Nanì. C’era Diventerà Bellissima con il deputato Ars Pino Galluzzo e la candidata alla Camera Chiara Sterrantino. E c’erano anche le candidate all’uninominale di Forza Italia, Urania Papatheu e Matilde Siracusano. Ha moderato l'incontro Alberto De Luca.

La chiusura di Stancanelli, che ha parlato soltanto dopo aver lasciato la parola ai candidati, è stata per il dopo 4 marzo, a cominciare dalle amministrative prossime: “Il percorso cominciato con Musumeci e che si consoliderà con le politiche è un passaggio fondamentale per risollevare le sorti delle nostre città. In primavera centri importanti come Messina e Catania, ma anche tanti altri centri importanti, vanno al voto. E attraverso l’ulteriore vittoria che avremo alle politiche possiamo creare le condizioni per una nuova classe dirigente che risolleverà anche i comuni. Questi sindaci come avranno il coraggio di ripresentarsi Soprattutto se il centro destra avrà dato prova di poter ottenere risultati, attraverso la costruzione di una coalizione unita, fatta di programmi chiari e gente espressione del territorio”.

Un commento

  1. Programmi … inutili, inconsistenti, inconcludenti che riciclano da più di 20 anni insieme ai loro partner filoeuropeisti, come Berlusconi. Che hanno portato questo paese al tracollo, insieme alle politiche liberiste e ai programmi analoghi filoeuropeisti del centro sinistra. Chi può votare ancora questi partiti e queste coalizioni? Solo persone poco informate e/o godono dei favori di chi amministra queste coalizioni, solo perchè gli portano voti e consensi.

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