Angela Raffa e Francesco Mazzeo segnalano diverse anomalie e chiedono alla prefetta Ferrandino di intervenire
Affissioni elettorali selvagge, in barba alle regole. Tanto a Messina città quanto in provincia. Nei giorni scorsi i candidati del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali, Angela Raffa e Francesco Mazzeo, avevano denunciato già il malcostume e oggi hanno presentato un esposto alla prefetta Francesca Ferrandino per chiedere il rispetto delle regole elettorali.
“Questa campagna elettorale – spiegano in un comunicato stampa – in tutta la provincia si sta svolgendo nella totale inosservanza di quanto stabilito dalla legge. Complici sindaci ed amministrazioni comunali, a cui spetterebbe controllare, sanzionare e deferire all'autorità giudiziaria. Solerti assessori, dirigenti e vigili quando c'è da fare cassa elevando multe ai semplici cittadini. Non un solo verbale adesso ci risulta effettuato quando si tratta di multare politici e potenti.
“Considerando il numero di striscioni e manifesti elettorali abusivi, praticamente quasi tutti quelli che vedete in giro, e l'importo della multa di 103 euro a striscione – continuano Raffa e Mazzeo – le somme a cui i comuni stanno rinunciando sono ingenti. A ciò si aggiunga-che il comune dovrebbe provvedere alla de-affissione, magari assegnando il compito ad una cooperativa o società esterna, dando così anche qualche giornata di lavoro a chi sicuramente ne ha bisogno, addebitandone poi il costo sempre al politico che ha commesso l'illecito”.
Nel documento consegnato alla Prefetta i due candidati grillini segnalano nello specifico “la presenza in tutto il territorio provinciale di numerosi manifesti elettorali affissi in luoghi dove questa è vietata, comunque al di fuori degli spazi appositamente destinati dai comuni; La diffusa presenza su tutto il territorio provinciale, soprattutto in prossimità o nelle sedi dei comitati elettorali non solo delle ammesse insegne del partito, ma di stampati di propaganda figurativa spesso indicante sia il nome del candidato, sia una raffigurazione fotografica dello stesso, sia espliciti inviti a votarlo direttamente esposti nelle facciate esterne o comunque rivolti verso l’esterno in modo da essere pienamente visibili dalla pubblica via”.
Chiedono quindi alla prefetta Ferrandino un “forte intervento affinché siano poste in atto le azioni e sanzioni previste dalla legge e si metta fine ad una situazione che per la sua diffusione, gravità e reiterazione non consente un regolare svolgimento della campagna elettorale e pone forti dubbi tali, nelle impressioni degli scriventi, da inficiare la stessa democraticità del risultato elettorale che da questa campagna elettorale sarà determinato”.