Cancelleri presenta il primo assessore designato: è un'esperta agronoma, Federica Argentati, che avrà la delega all'agricoltura in caso di vittoria del movimento.
Hanno tagliato per primi il traguardo sul candidato alla Presidenza, Giancarlo Cancelleri, e sui candidati nelle liste dei collegi. Hanno iniziato già ad agosto il tour elettorale nell’isola. Allo stesso modo, per primi, iniziano a presentare la squadra che affiancherà Cancelleri in caso di vittoria. Il primo assessore presentato, dando priorità in modo simbolico all’importanza della delega, è quello all’agricoltura: Federica Argentati, 52 anni, un’esperienza pluridecennale nel settore.
“L'Agricoltura? Una Ferrari che marcia come una 500, quando non è costretta a rimanere ai box . Con l'aiuto di tutte le filiere produttive, dei dirigenti, funzionari ed impiegati regionali e dei migliori tecnici riusciremo a farla correre come dovrebbe”. Federica Argentati, agronomo classe '65, assessore designato all'Agricoltura per un'eventuale giunta a 5stelle non ha dubbi: “L'Agricoltura, assieme al Turismo, dovrebbe essere uno dei motori trainanti della Sicilia, ma invece non lo è, anzi, spesso rischia di diventarne la palla al piede, con terreni agricoli abbandonati e persone in fuga dal settore. Dobbiamo invertire la tendenza. Formule magiche non ne esistono, ma ricette parecchie, che bisogna mettere in pratica con l'aiuto di tutti, e quando dico tutti mi riferisco alle numerose filiere produttive del settore, ma anche alla burocrazia regionale, ai tanti dirigenti, funzionari ed impiegati che devono essere coinvolti nella politica di rilancio del settore”.
La Argentati, casella numero 1 nello scacchiere di governo 5 stelle ad essere occupata, è stata presentata ai giornalisti dal candidato del Movimento alla presidenza della Regione, Giancarlo Cancelleri.
“Siamo partiti da qui – ha detto Cancelleri – non a caso. Dobbiamo partire proprio dall'agricoltura, che per quanto riguarda la Sicilia, può essere assimilata alla più grande impresa di turismo del mondo. Occorre dare attenzione alle imprese, queste infatti non possono diventare grandi se la politica non ha attenzione per loro. Si è investito male, poco e confusamente. Andando in tutte le direzioni non siamo andati da nessuna parte, senza capire quale fosse la giusta rotta. Ripartiamo dalla terra, dalla salvaguardia dei prodotti della nostra terra, dalla necessità di ridare la possibilità alle imprese siciliane di comprare macchinari, di disporre di liquidità. Dobbiamo riuscire ad avere delle regole che possano permettere di competere a livello europeo cosa che al momento non è. Mi riferisco ai trattati di libero scambio, alla guerra mai finita su arance, olio”.
Nel corso della sua introduzione Cancelleri ha anche esaltato la centralità dell'ufficio regionale di Bruxelles, “che non va smantellato, ma potenziato. Ho sentito più volte dire da tutti che è uno spreco. Non va chiuso, anzi. I trattati di libero scambio non giovano certamente al Mezzogiorno d'Italia. È stato uno scambio non alla pari. Dobbiamo farli cambiare, abbiamo subìto l'ostruzionismo dei grandi gruppi. In Europa creeremo il lobbista pubblico. Il lobbista del cittadino, lo farà in nome e per conto delle istituzioni siciliane. I nostri imprenditori avranno un ufficio dedicato per incontrare buyers”.
Della Argentati Cancelleri la ha evidenziato la tenacia e la competenza, fattori che hanno guidato la scelta. Federica Argentati vanta una profonda conoscenza del settore agricolo e delle sue problematiche. Dopo varie esperienze lavorative sia nel settore dell’impresa privata che in quello della ricerca scientifica, con svariate esperienze in campo nazionale ed internazionale, e approdo finale ai vertici del Distretto produttivo Agrumi di Sicilia, di cui è presidente. “I problemi – ha detto in conferenza stampa – sono noti: costi alti della produzione, scarsa redditività delle aziende, insufficienza delle risorse idriche, scarso rispetto dell’ambiente e della salute del consumatore, scarso sfruttamento delle risorse comunitarie, abbandono dei terreni, scarsa conoscenza dei nostri prodotti fuori dall'isola”.
E nel programma del Movimento 5 Stelle, che il designato assessore ha sposato ed integrato , soluzioni ce ne sono parecchie e alcune anche a portata di mano. “Penso – dice la Argentati- ad una adeguata campagna di comunicazione per lanciare i nostri prodotti fuori dall'isola. Il rapporto costo beneficio sarebbe notevole. E’ necessario anche conoscere con esattezza la qualità e la quantità delle nostre produzioni ed ottenere la tracciabilità in etichetta per tutti i trasformati che, nel rispetto dei marchi di qualità UE, rafforzerebbe la prevista istituzione del marchio di qualità regionale (Qualità Sicura Sicilia) ed esalterebbe il valore della tracciabilità e la certificazione di tutti prodotti effettivamente ottenuti nell’isola. Ma le vere scommesse sono l'aumento delle redditività delle aziende, mediante anche il taglio dei costi che esse sostengono, ed una reale spinta all’aggregazione attraverso una serie di azioni quali l’ottenimento di una fiscalità di vantaggio attraverso l’applicazione della condizione di insularità già riconosciuta alla Sicilia e la spinta all’applicazione delle legge 33 del 2009 per agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative per le aziende aderenti ai Distretti Produttivi. E ancora l'ottimizzazione dell'uso delle risorse comunitarie mediante la rimodulazione dei bandi del PSR destinati all'ammodernamento delle aziende. Centrale è anche la soluzione delle problematiche relative alle insufficienti risorse idriche, causate dalla gestione delle risorse stesse, ma pure dalle pessime condizioni delle condutture e delle dighe.”
Infine la pesca. “Qui – dice la Argentati – cercheremo ad esempio, di limitare i punti di debolezza del settore, come l'incidenza del costo energetico e la carenza di infrastrutture (aree attrezzate, mercati ittici) guardando con maggiore interesse alla possibilità di sfruttare rapporti di collaborazione con i Paesi in cui gli allevamenti a mare sono casi di eccellenza e promuovere la vocazione turistica anche di questo importante comparto strettamente connesso con l’agricoltura e la gestione dell'ambiente”.
Federica Argentati è di Caltanissetta ma vive a Catania. E’ sposata e ha due figli, una ragazza di 21 anni ed un ragazzo di 15. Laureata in Scienze Agrarie con il massimo dei voti, è agronomo dal 1991. Direttore dal 1998 al 2007 di una Organizzazione di Produttori (O.P.) agrumicola, contribuisce alla crescita della stessa. Oggi, libera professionista, ha intrapreso un percorso che mira a contribuire allo sviluppo del territorio siciliano attraverso varie collaborazioni sia con aziende della filiera ortofrutticola, sia con enti pubblici e privati. Presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, riconosciuto dall’Attività Produttive della Regione Sicilia, dal febbraio 2010 è presidente della omologa società consortile tra Consorzi di Tutela e numerose aziende singole ed associate. Dal 2010 al 2014 Presidente di Fedagri (Confcooperative) Sicilia. Ha coordinato progetti innovativi e di sviluppo tra le imprese e gli enti della filiera agrumicola e varie attività dei Distretti agroalimentari e della Pesca riconosciuti dalla Regione Siciliana.
Gestisce insieme ai propri fratelli un’azienda agricola.
R.Br.
sicuramente saprà come fare crescere i cetrioli in sicilia
Una risposta chiara a chi li accusa sempre genericamente di non avere idee sul da farsi. Certo non saranno mai bravi quanto Genovese junior, ma in nome di una sana alternanza quasi quasi…..
un passo avanti, sempre !!!! Fateci dimenticare il passato.