Micari: " Sento la forte responsabilità per il futuro dei nostri figli"

Micari: ” Sento la forte responsabilità per il futuro dei nostri figli”

Rosaria Brancato-Carmelo Caspanello

Micari: ” Sento la forte responsabilità per il futuro dei nostri figli”

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venerdì 08 Settembre 2017 - 17:50

"Andare via o restare deve essere una scelta, non un obbligo". Il candidato del centro-sinistra alla Presidenza, Fabrizio Micari, avvia oggi la campagna elettorale. "Restano 57 giorni, farò una città al giorno...." . Inizia col botto, con l'investitura di Renzi .

Io sento prima di tutto la forte responsabilità per il futuro dei nostri figli. E’ per questo che ho accettato, per passare dall’impegno per la formazione dei giovani alla costruzione delle condizioni affinchè restare o andar via sia una scelta. La mobilità è un valore ma non deve essere un obbligo”.

E’ entrato in corsa per ultimo ma non teme la sfida. Fabrizio Micari, Rettore di Palermo e candidato alla Presidenza per il centro-sinistra, non guarda indietro, ai sondaggi delle scorse settimane, che danno in vantaggio Musumeci e Cancelleri, persone ben note all’opinione pubblica ed agli elettori. Guarda avanti, con lo stesso spirito che può avere chi, per professione, vive fianco a fianco con i giovani e ne respira le paure, i sogni, le disperazioni, i progetti.

Quando al candidato del centro-sinistra chiediamo se non sia un ossimoro presentare per la Presidenza della Sicilia, terra di migranti per studio e per lavoro, un Rettore, lui sorride: “E’ vero, può sembrare strano. Ma la sfida è questa. Ho sempre lavorato per la formazione dei giovani, ma basta solo parzialmente. Per questo ho accettato la proposta di una coalizione, il centro-sinistra, alla quale corrispondono i miei valori. Il problema è proprio questo, realizzare le condizioni perché il diritto allo studio sia realmente tale. Migliaia di studenti finiscono gli anni d’Università altrove perché sanno che lì troveranno migliori condizioni per lavorare. E ancora prima i giovani di Trapani, Ragusa, anche per via delle infrastrutture inadeguate, vanno a studiare fuori dalla Sicilia piuttosto che iscriversi a Palermo, Catania, Messina. E’ su questo che dobbiamo lavorare, perché andar via per lavorare o studiare sia solo una libera scelta”.

Fabrizio Micari sa che deve recuperare un doppio gap, quello della notorietà rispetto agli altri candidati (Musumeci e Fava sono politici plurinavigati, Cancelleri è il leader dei 5stelle in Sicilia) ed il ritardo accumulato in queste settimane da un centro-sinistra litigioso e vittima della sindrome di Tafazzi.

“Nei giorni scorsi invitavo a partire presto e bene. Servono entrambe le cose. E’ chiaro che io sono meno conosciuto, ma sto per iniziare un tour per la Sicilia. Farò una città al giorno. Resta poco tempo, 57 giorni, ma dobbiamo farlo. E’ normale che i sondaggi siano questi finora. Poi cambieranno. Nel frattempo voglio incontrare le persone, ovunque”.

I suoi alleati stanno costruendo, per puntare anche sull’effetto trascinamento, le liste a sostegno: Pd, Sicilia Futura, AP, Lista dei territori (quella voluta da Orlando e che sarà la lista del candidato Presidente) e Megafono. L’arma in più, secondo i leader dei partiti dovrebbero essere proprio le liste.

“La proposta nasce dalla politica- prosegue il Rettore- e la politica ha la capacità di mettere insieme forze che rappresentano il valore aggiunto anche in termini di capacità gestionale. E’ un esperimento importante unire le due cose, la passione civica e la capacità della politica”.

Il rientro di Crocetta in coalizione (dopo un accordo raggiunto a Roma in vista delle Politiche) costituisce più un “peso” d’immagine che un assist ma Micari guarda il bicchiere mezzo pieno.

“Crocetta ha fatto cose positive, così come cose che si potevano fare meglio ed altre che vanno ancora fatte. Non partiamo da zero, serve progettualità. A chi dice che la Sicilia è rassegnata io rispondo che è la delusione che porta alla rassegnazione. Ma non mi piace il concetto gattopardesco per il quale bisogna cambiare tutto perché tutto resti com’è. Penso che c’è la possibilità di cambiare. Si deve fare”.

In conferenza stampa ha evidenziato “dobbiamo dare a chi non ha. A chi non ha una casa, un’occupazione. La sinistra ha un patrimonio di valori comuni, su questi dobbiamo costruire”.

Più che di centro-destra compatto parla di una destra che ha fatto quadrato su Musumeci perché hanno prevalso Salvini e la Meloni. “C’è il rischio di tornare indietro. La foto che abbiamo visto sembrava una foto di 10, 15 anni fa, con l’unica differenza che i protagonisti, rispetto ad allora, sono invecchiati”.

Sull’alleanza con Fava e la sinistra di Art.1 MDP, SI, Rifondazione, contava ed ha anche lanciato un appello: “All’inizio, mi è stato detto sì. Poi sono stati posti paletti, sì ma senza AP, sì ma con le primarie. E’ un approccio sbagliato, dovremmo confrontarci sulle proposte, sui programmi, sui valori, sulle cose che uniscono”.

La sinistra è andata via ed a restare è Alfano che sta ultimando le liste di AP insieme a D’Alia. Da giorni si parla di un “ticket”, termine che adesso va di moda in politica, tra Micari e l’europarlamentare Giovanni La Via (di AP), al punto che Fava ha commentato: “gli alfaniani hanno messo la guardia del corpo al Rettore…”.

Le valutazioni sul vice presidente e sui rapporti interni alla coalizione saranno affrontate successivamente, intanto Micari sorride: “Lei mi ha visto bene? Sono abbastanza robusto ed alto… non ho bisogno di guardie del corpo…. Il professore La Via lo conosco bene, è un collega, tra noi c’è rispetto, nei prossimi giorni ci incontreremo per parlare anche di questo”.

L’ultima domanda è riservata a quei riflettori che tutta Italia ha puntato sulla Sicilia, perché quelle del 5 novembre sono le elezioni che precedono le Politiche, saranno quindi un importante test. La Sicilia inoltre è da sempre un laboratorio politico e quel che accade qui non è mai senza conseguenze.

“Sì la sento responsabilità di questa sfida. Ma in questo momento, per me, la responsabilità è verso i nostri figli. Verso il loro futuro”.

Rosaria Brancato- Carmelo Caspanello

2 commenti

  1. VUOI UN CONSIGLIO? RESTA A CASA AVETE FATTO ABBASTANZA DANNI E GUAI AGLI ITALIANI E ALL’ITALIA. LA LISTA SAREBBE LUNGHISSIMA, E FORSE LA FINE NON SI INTRAVEDE PER NULLA. SOLTANTO UNA PAROLA POLITICA DELLA SINISTRA. AVETE DISTRUTTO L’ITALIA AVETE INVASO L’ITALIA CON IL POPOLO PIU’ PERICOLOSO E ARRETRATO CHE CI PUO’ ESSERE SU QUESTA TERRA. MA LEI NON E’ A CONOSCENZA DI CENTINAIA DI MORTI, COMPRESI RAGAZZI CHE HANNO IL SUO STESSO SANGUE AMMAZZATI DAI PEDOFILI CAMMELLIERI? ORA VOLETE DARE IL DIRITTO DI CITTADINANZA? STATE REGALANDO CASE AI CLANDESTINI CHE STACCANO BRACCIA A LAVORATORI DELLE FERROVIE NORD, ATM, POLIZIOTTI CHE SONO AGGREDITI E PRESI ANCHE A SPUTI. SPACCI E STUPRI, MA IN QUALE POLITICA LEI SI TROVA? ITALIA SERVA SENZA NOCCHIERE..

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  2. IL SUO GOVERNO, PER ALTRO ILLEGITTIMO E FORIERO DI GUAI E CRIMINI VERSO GLI ITALIANI, STA PREPARANDO LE BASI PER PRESENTARE ALLE PROSSIME ELEZIONI SIA GLI ZINGARI CHE I MUSSULMANI, LEI E’ A CONOSCENZA CHE SONO STATE STANZIATE 500.000 € PER GLI ZINGARI ALLE ELEZIONI? E’ INFORMATO CHE GLI ZINGARI VOGLIONO TUTTO, ED HANNO OTTENUTO SPECIE A LIVORNO E TORINO. LE CASE MENTRE GLI ITALIANI SONO DISPERATI E VIVONO ANCHE INVALIDI IN AUTO? LEI ANDRA’ A FAR VISITA POLIZIOTTI, CIVILI ITALIANI CHE HANNO AVUTO LA CASA OCCUPATA DAI CLANDESTINI E ZINGARI, LEI HA FATTO VISITA O VUOL FAR VISITA ALLE DIPENDENTI E IMPIEGATE AGGREDITE SUL TRENO COME BIGLIETTAIE? DIFESE DA ITALIANI CORAGGIOSI CHE NON HANNO PIU’ VOGLIA DI ESSERE DEFINITI BUONISTI DALLA SINISTRA?

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