Renzi con Micari: "Se votate Fava e l'estrema sinistra, vincerà la destra"

Renzi con Micari: “Se votate Fava e l’estrema sinistra, vincerà la destra”

Rosaria Brancato

Renzi con Micari: “Se votate Fava e l’estrema sinistra, vincerà la destra”

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venerdì 27 Ottobre 2017 - 16:26

Il segretario nazionale del Pd ha fatto una breve tappa a Catania, a sostegno del candidato del centro-sinistra Fabrizio Micari

Nel day after delle dimissioni dal Pd del presidente del Senato Pietro Grassoderiva imbarazzante, dopo la fiducia sulla legge elettorale umanamente e politicamente la misura è colma”, nel giorno delle frizioni con Gentiloni per la conferma di Visco governatore della Banca d’Italia (i 4 ministri renziani non hanno partecipato alla riunione del Consiglio dei ministri), Renzi fa tappa nella Sicilia in piena campagna elettorale.

Sceglie Catania (e non come inizialmente annunciato Palermo), una saletta dell’Hotel e non una piazza. Parla di “voto strutturato”, ovvero la forza delle liste a sostegno di Fabrizio Micari “competente, onesto con una visione internazionale”.

Il primo incontro di Renzi con Micari è stato a Taormina, il Rettore era stato ufficialmente scelto da poche ore e il tema conduttore, a settembre come adesso, è quello dei giovani e dell’occupazione.

Siamo persone oneste e competenti, vogliamo che per i nostri figli andare o restare in Sicilia sia una scelta e non un obbligo”, spiega Micari.

Nei giorni scorsi non erano mancate le frecciate perché la visita di Renzi in Sicilia non era prevista, una decisione opposta a quella della vigilia del Referendum del 4 dicembre quando l’allora premier girò l’isola palmo a palmo, ma fu una Caporetto.

Poi l’annuncio di Davide Faraone: “Renzi sarà in Sicilia”.

Così è stato sia pure per una brevissima tappa, il tempo di una foto, di alcune dichiarazioni alla stampa ed ai candidati

"A tutti quelli che dicono che bisogna dare un segnale e votare a sinistra in Sicilia, voglio dire che il 6 novembre, se ci si sveglia con un presidente di destra è perché a forza di scegliere la sinistra più estrema e radicale vince la destra- dichiara Renzi lanciando la prima frecciata a Claudio Fava e ad Art.1-MDP- Tra il populismo e l’estremismo mi rivolgo alla saggezza dei vostri padri democristiani, affidate la scelta ad una persona saggia che è molto meglio di un voto al buio”.

Sulla conferma di Visco ribadisce che ci possono essere opinioni diverse così come per le dimissioni di Grasso aggiunge “rispetto la sua decisione ed è sbagliato polemizzare”. Sulla fiducia posta anche al Senato sulla legge elettorale (la goccia che ha fatto traboccare il vaso di Grasso), la posizione di Renzi resta quella ufficiale del governo: senza la fiducia sarebbe saltato tutto.

Al di là dei tentativi di smorzare i toni quanto accaduto sulla legge elettorale in queste settimane, fino ad una conclusione che porta la firma di Verdini e l’addio del presidente del Senato Grasso al partito, le conseguenze ci saranno e si vedranno sin dal voto del 5 novembre in Sicilia.

Non a caso il Rosatellum 2 dispone il divieto di voto disgiunto e rende di fatto una regola quello che si chiama “effetto di trascinamento” tra il candidato “legato al territorio” ed i nominati. Sia il voto disgiunto che l’effetto trascinamento (entrambi previsti dalla normativa siciliana) avranno un peso determinante il 5 novembre.

Ma quel Rosatellum 2 pensato e voluto “su misura” per un Parlamento di nominati a trazione Pd rischia di diventare un boomerang. Il voto di fiducia posto dal governo Gentiloni sulla legge elettorale sia alla Camera che al Senato (fatto accaduto solo nel 1923 con Mussolini, nel ’56 con la legge truffa e nel 2014 con l’Italicum) e che ha fatto irritare persino Napolitano, avrà delle conseguenze.

Verdini festeggia la rinnovata alleanza col Pd, Grasso chiude la porta.

Nel mezzo ci sono le Regionali.

Intanto a distanza Claudio Fava replica a Renzi. “Ho vinto la scommessa: Renzi è venuto in Sicilia, ha parlato tre minuti in una sala di albergo e ha ripetuto, come avevano fatto prima di lui tutti i suoi ministri, che non bisogna votare per Fava! Per la verità ha aggiunto anche un appello 'ai padri democristiani' per sostenere 'il moderato Micari'. Non potevamo sperare in un endorsement più efficace per noi: grazie Renzi"!”

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. FAVA E VOI SIETE UGUALI

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  2. Però abbiamo la foto con Micari. Per i 600.000 elettori della provincia messinese, storicamente sempre determinanti nel risultato delle elezioni regionali, è stata un’attenzione di riguardo. Aspettiamo le foto di altri esponentoni, politiconi… tanto superiori, che basta la foto.
    Votiamo chi ci rispetta…e se, come sembra evidente, non ci rispetta nessuno….Bene… realizziamo un movimento messinese di autonomia che promuova un referendum che porti Messina e la sua provincia come Trento e Bolzano. Ci riprendiamo tutto quello che ci è stato depredato in colpo solo.
    La provincia messinese è sotto il dominio di Catania, Palermo, Roma ect….Noi messinesi a casa nostra non contiamo nulla. Riprendiamoci il nostro territorio.
    Possiamo.

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  3. meglio la destra che la destra confusa dell’attuale PD in mano ad un leder incapace e senza nessuna statura politica.

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