Nella sede dell'Asp lunghissima trattativa tra i segretari delle Funzioni pubbliche di Cgil e Cisl e la cooperativa. Da giorni i lavoratori occupano la sede della coop, pare sia però stato mosso il primo passo verso una soluzione positiva.
Lo spiraglio verso la soluzione della vertenza Teseos, culminata in questi giorni con l’occupazione dei locali della SSR da parte dei 26 lavoratori raggiunti da provvedimenti di licenziamento, è arriva dopo ben cinque ore di trattativa. Convocati questa mattina a mezzogiorno dal commissario straordinario della Asp5, Manlio Magistri, i segretari generali della Fp Cgil e della Csil Fp, Clara Crocè e Calogero Emanuele, all’incontro anche il presidente della Srr Antonio Lo Presti, il direttore amministrativo Antonio Magaudda, il direttore sanitario Antonio Epifanio. Al tavolo anche la presidente della Teseos, Grazie Romano e, sempre per l’Asp, il direttore Salvatore Munafò e la dottoressa Tiziana Ciuci.
La prima richiesta avanzata dai Segretari della funzione pubblica di Cgil e Cisl ha riguardato la corresponsione degli stipendi ai lavoratori che non percepiscono soldi da mesi. L’Amministratore della SSr, previo sgombero dei locali, ha accettato di erogare 350 mila euro, da utilizzare per pagare due mensilità ai lavoratori che non sono stati collocati in cassa integrazione (maggio e giugno), e tre mensilità, precisamente maggio, giugno, e l’acconto sulle tre mensilità della cassa integrazione, per coloro che, invece, si trovavano in cassa integrazione . Così facendo, la SSR sarà in regola fino a settembre con i pagamenti alla Teseos.
La seconda richiesta avanzata da CGIL e CISL , ha invece riguardato la revoca dei licenziamenti da parte della Teseos, sia in vista della gara del prossimo 26 ottobre mediante la quale l’Asp venderà il 51% delle quote di cui è in possesso; sia nell’ulteriore considerazione che gli esuberi in questione potrebbero essere utilizzati come personale aggiuntivo e straordinario per recuperare le prestazione non effettuate e il budget non utilizzato.
Rispetto a tale punto, la presidente della Teseos, Grazia Romano, si riservata di valutare la richiesta, purché si verifichino le seguenti condizioni: e cioè che i lavoratori, ancorché raggiunti da preavviso di licenziamento, che comunque diventerà efficace entro 60 giorni, e considerato anche l’interesse della cooperativa a recuperare il budget 2013, tornino a fornire le prestazioni previste. I sindacati hanno tuttavia, ribadito la necessità di sospendere la procedure fino alla data di espletamento della gare. Nel caso cui, però, i lavoratori non dovessero riprendere servizio, la cooperativa Teseos avrà la facoltà di riattivare le procedure previste nei contratti.