“E’ grave che tale situazione sia il prodotto dell’inerzia degli organi deputati a gestire la procedura fallimentare della clinica Santa Rita" dice il presidente di Confidustria Alfredo Schipani che sposa la causa della Cot. Un appello a non perdere tempo prezioso anche dal deputato Ncd Enzo Garofalo.
La vertenza della clinica S. Rita, la questione accreditamento, i posti di lavoro a rischio, una trattativa che sembrava chiusa e invece si è di nuovo ingarbugliata. I riflettori si sono prepotentemente riaccesi da qualche giorno sul destino della clinica S. Rita, dopo la notizia della revoca, da parte dell’Assessorato Regionale alla Salute, dell’autorizzazione e dell’accreditamento alla Clinica, già inattiva da circa tre anni, e della mancata riassegnazione al nostro distretto sanitario delle relative risorse. Una vicenda che sta destando interesse e attenzione non solo da parte di sindacati e diretti protagonisti della vicenda societatria, ma anche di Enti e politica. A scendere in campo è il Presidente di Confindustria Messina, Alfredo Schipani, che esprime sul caso la posizione dell’Associazione imprenditoriale. “E’ grave che tale situazione sia il prodotto dell’inerzia degli organi deputati a gestire la procedura fallimentare della clinica Santa Rita. In presenza di ben due ripetuti pareri dell’Assessorato Regionale della Salute, favorevoli all’acquisizione da parte della C.O.T. S.p.a., budget sanitario, 9 posti letto e tutto il personale, sarebbero bastati semplici adempimenti per evitare tutto questo. Ad oggi, con il decreto di revoca dell’accreditamento, la Clinica Santa Rita è stata di fatto cancellata dalla rete ospedaliera regionale e – aggiunge Schipani – le soluzioni ora possibili, che guardino al merito della questione e ai condivisi interessi di tutte le parti, vanno individuate nell’ambito dell’interlocuzione istituzionale; strada che vogliamo percorrere per salvaguardare l’imprenditoria, i lavoratori e i servizi sanitari della nostra città”.
Per Schipani la città di Messina non può subire l’ennesima perdita di posti di lavoro e l’ulteriore smantellamento dei presidi sanitari, ma il presidente di Confindustria va oltre e sostiene le ragioni della clinica COT, disponibile ad assorbire, non solo parte dei posti letto accreditati, ma soprattutto tutti i 27 lavoratori della Clinica Santa Rita. “Ci ritroviamo a dover individuare e contrattare soluzioni di emergenza, per evitare ulteriori ferite su questa città, che vive pesantissime condizioni, sia sul fronte occupazionale, sia sul fronte dei servizi al cittadino” dice Schipani che invoca chiarezza e soluzioni nel più breve tempo possibile.
Dichiarazioni che hanno subuto scatenato la replica della Fp Cgil. “Abbiamo sempre creduto che la mission di Confindustria fosse quella di lavorare affinché le aziende chiuse, per vari motivi, potessero riprendere la loro attività. Le dichiarazioni rese dal Presidente Schipani sulla vertenza della Clinica Santa Rita vanno in tutt'altra direzione. Le parole spese per sponsorizzare la clinica Cot, ai fini dell'ottenimento dell' accreditamento di nove posti letto appaiono agli occhi della Fp Cgil e dei lavoratori come quelli che vogliono agire per " Spogliare la Chiesa per vestire la sacrestia!". Questo il commento della Segretaria della Fp Cgil Clara Crocé alle dichiarazioni di Schipani. “Mi chiedo se il Presidente di Confindustria abbia contezza di come funzioni realmente la sanità privata a Messina che opera con fondi pubblici. Forse non è neanche a conoscenza che la clinica Cot su 92 posti letto ha in organico poco meno di 40 persone. Per questo la Fp Cgil ha chiesto le ispezioni in tutte le cliniche private. Ci chiediamo i motivi per i quali Confindustria entra a gambe tese su una vertenza nata in Prefettura per riaprire una clinica che aveva 40 posti letto e 53 lavoratori. Perché dovremmo rinunciare A 31 posti letto? E ai lavoratori che non hanno resistito alla fame ci pensa? Confindustria esca dal provincialismo – conclude Clara Crocé – Messina ha fame di lavoro e assistenza sanitaria. Lo scontro tra Titani non ci intimorisce”.
Di Clinica S. Rita parla anche il deputato Ncd Vincenzo Garofalo che punta l’attenzione proprio sui posti letto e sugli 800 mila euro a rischio, senza dimenticare i 32 “professionisti altamente specializzati nella riabilitazione”, definendo impensabile perdere tutto questo quando esistono imprenditori interessati all’acquisto. “E’ necessario intervenire senza ritardo e scongiurare il rischio, oggi altissimo, che la clinica Santa Rita non venga accreditata”.