Assemblea lavoratori Ato3. A Messinambiente cresce il malumore

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lunedì 25 Luglio 2011 - 06:50

Dipendenti senza stipendio e senza ferie. Crocè e Pino (Cgil) avvisano: «La misura è colma»

A partire dalle 11,00, presso i locali dell’ATO ME 3, assemblea dei lavoratori. Obiettivo: illustrare i contenuti del rinnovo contrattuale sottoscritto con Federambiente servizi di igiene ambientale “aziende pubbliche”per il triennio 2011-2013.
All’assemblea sono intervenuti Carmelo Pino segretario provinciale del settore; Clara Crocè, segretario Generale della FP CGIL; e Adriano Sgrò segretario Nazionale della FP CGIL .
«Il CCNl sottoscritto il 17 giugno del 2011 contiene elementi importanti- dichiara Adriano Sgrò- innanzitutto i dati salariali l’aumento complessivo si colloca 120 euro per un terzo livello A, la parte forfettaria da gennaio che vale 120 euro e, in ultimo, 170 euro annui per lavoratore da destinare all’assistenza sanitaria integrativa. L’estensione del salario di produttività in pari misura a tutti i lavoratori precari , indipendentemente dalla durata del rapporto di lavoro e il rafforzamento della contrattazione integrativa. L’ipotesi di rinnovo è importante – conclude Sgrò- perché introduce l’ opportunità di discutere in sede aziendale dell’ istituto dell’orario di lavoro , della malattia breve, della esternalizzazione dei servizi e della gestione del lavoro straordinario».
Intanto, sempre in tema di igiene cittadina e prerogative contrattuali cresce il malumore tra i lavoratori della Messinambiente, senza soldi e senza ferie. «Le maestranze – denunciano Clara Crocè e Carmelo Pino – infatti, possono usufruire solo di una settimana di ferie e non sono state corrisposti gli emolumenti derivanti dall’applicazione del CNL, che dovevano essere liquidati con lo stipendio del mese di giugno». Una situazione inaccettabile secondo i due rappresentanti sindacali, i quali ricordano che «i lavoratori ,pur avendo «alle spalle due anni di dura vertenza, hanno combattuto per evitare l’emergenza rifiuti» nonostante «il dimezzamento delle risorse; la carenza di siti e impianti; i mezzi insufficienti, obsoleti e spesso inutilizzabili».
«Le strutture dove alloggiano i lavoratori – denunciano ancora Crocè e Pino – sono sempre più precarie e fatiscenti, privi di docce e armadi. In passato li abbiamo già definiti dei veri e propri ricoveri per animali, ma nonostante le promesse del sindaco Giuseppe Buzzanca a tutt’oggi, nulla è mutato .La sicurezza diminuisce sempre di più».
«Nonostante le condizioni di lavoro estreme,le buste paga sempre più leggere, e il mancato sviluppo professionale- concludono i due sindacalisti – le maestranze hanno fatto di tutto per impedire che la nostra città potesse vivere l’emergenza rifiuti . Adesso la misura è colma, il sindaco e il liquidatore Antonio Ruggeri farebbero bene a non tirare troppo la corda».

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