Lo ha convocato l’assessore Russo: ci saranno anche il prefetto e Buzzanca. La Cisl: manca la volontà politica per affrontare seriamente la problematica
«Un dato certo è venuto fuori: manca la volontà politica per affrontare seriamente la problematica dell’azienda trasporti». E’ il sigillo della Fit Cisl di Messina al termine della riunione tra sindacati, capogruppo consiliari, assessore alla Mobilità e commissario straordinario dell’Atm tenutasi ieri mattina nell’aula consiliare del Comune di Messina. Riunione dalla quale si è usciti con le stesse posizioni di una settimana fa: l’Amministrazione, ieri rappresentata da Melino Capone, tira dritto nella strada verso la liquidazione, i sindacati si oppongono fermamente, il consiglio comunale sta nel mezzo, diviso tra chi ritiene che non ci siano alternative alla liquidazione stessa e chi, invece, pensa che il percorso immaginato dall’amministrazione Buzzanca sia solo un modo per prendere tempo e rinviare tutto alla prossima legislatura. L’unica novità, dunque, sta nella convocazione, da parte dell’assessore regionale ai Trasporti Pier Carmelo Russo, di un vertice a Palermo, fissato per il 4 agosto alle 16, cui sono stati invitati il sindaco Buzzanca, il prefetto Alecci, il commissario straordinario dell’Atm Santi Alligo e le organizzazioni sindacali.
Critica la Cisl dopo la riunione di ieri (che alcuni consiglieri hanno definito «inutile»): «A pagare – sostengono Enzo Testa, Michele Barresi e Lillo Sturiale – sono e saranno sempre gli stessi soggetti, cittadini e lavoratori. I primi fanno quotidianamente i conti con un servizio di mobilità urbana ormai inesistente mentre i dipendenti hanno in arretrato ben tre mensilità. Risanamento e rilancio dell’Atm non possono attendere un minuto di più – sottolineano i rappresentati della Cisl – per questo aspetteremo l’incontro del 4 agosto a Palermo, convocato dall’assessore regionale alla Mobilità, per avere chiarezza sul continuo scaricabarile tra Comune e Regione Sicilia. Dopo quella data, e in base alle risultanze dell’incontro, la Fit Cisl deciderà se mettere in atto tutte le misure contrattualmente previste, compreso ove necessario la mobilitazione dei lavoratori».
Facitili nautri du chiacchiri
Il deficit di una azienda nasce o dalle insufficienti entrate o dalle elevate spese (costi).
Se pur riuscendo a far pagare il biglitto a tutti, non si riesce ad ottenere una inversione del trend, è serio pensare alla mobilità dei lavoratori reimpiegandone un certo numero, da quantificare, nell’organico della polizia municipale che da sempre lamenta una carenza di personale.
Quannto sopra ovviamente, dopo adeguati corsi di istruzione e relative visite mediche.