L'Orsa è solidale con i lavoratori e bacchetta Accorinti: "La clausola sociale è una presa in giro"

L’Orsa è solidale con i lavoratori e bacchetta Accorinti: “La clausola sociale è una presa in giro”

L’Orsa è solidale con i lavoratori e bacchetta Accorinti: “La clausola sociale è una presa in giro”

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martedì 20 Gennaio 2015 - 14:43

L’OR.SA è solidale con i lavoratori portuali del consorzio Terminal Tremestieri che stamane hanno occupato l’aula consiliare del Comune e sostiene la loro protesta.

L’Autorità Portuale ha inferto l’ennesimo colpo alla classe lavoratrice rendendosi, ancora una volta, controparte delle collettività per la tutala dei profitti privati.

Sono 36 i posti di lavoro a rischio grazie alla gara bandita per riappaltare il servizio di ormeggio e piazzale nel Terminal Tremestieri, una gara confezionata per gettare fumo negli occhi ai lavoratori preoccupati per il loro futuro, ove è stata inserita una “clausola sociale” fittizia che chiede all’impresa aggiudicataria di impegnarsi a valutare l’assunzione dei dipendenti dell’impresa ex concessionaria solo in caso di eventuali nuove assunzioni…

In buona sintesi l’Autorità Portuale camuffa in “clausola sociale” (che dovrebbe garantire la continuità occupazionale) un semplice invito all’azienda subentrante volto a tenere in considerazione l’assunzione dei portuali prossimi al licenziamento solo nel caso in cui si presentasse l’eventualità di nuove assunzioni.

Come chiedere al vampiro di comprare una piantagione di aglio…

La vicenda assume connotati rocamboleschi visionando la lettera del Sindaco che ringrazia il segretario generale dell’A.P. – Ing. Di sarcina- per la “disponibilità di inserire nel redigendo bando per l’affidamento del servizio di gestione del Terminal Tremestieri la clausola sociale nel rispetto dell’articolo 69 del vigente codice dei contratti…”

Esistono tanti modi per incentivare un’impresa ad assumere il personale proveniente dalla gestione uscente, basta volerlo, si spera vivamente che non sia necessario un altro “esperto” al Comune per spiegare al Sindaco che quella inserita dall’Autorità Portuale nel bando non assomiglia neanche lontanamente ad una clausola sociale, è solo una presa in giro, una promesse a perdere, molto simile alle ripetute promesse di riapertura dell’approdo “meteoropatico” di Tremestieri che nonostante le ingenti risorse pubbliche sperperate funziona solo con la bonaccia. Sarebbero sufficienti solo la metà di soldi pubblici elargiti periodicamente alle imprese di dragaggio per garantire un futuro sereno ai lavoratori e impiegarli in un porto degno di tal nome.

Ancora una volta il pressapochismo amministrativo miete vittime fra i più deboli, la cura a questo male non può essere palliativa, è necessaria la cura d’urto che può realizzarsi solo attraverso la forza dei lavoratori compatti nella lotta. Forza Ragazzi, l’OR.S.A. è con voi.

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