Il sindacato dei trasporti della Cgil chiede soluzioni per eliminare il gap col resto d’Italia e garantire i diritti di mobilità dei cittadini siciliani
“Una condizione di arretratezza e di precarietà della rete infrastrutturale e dei trasporti e le ferite causate dal dissesto idrogeologico: occorre operare con urgenza per il ripristino dei normali collegamenti stradali e ferroviari e per rendere utilizzabili le risorse già stanziate per il potenziamento e la messa in sicurezza della rete autostradale e viaria; per il completamento dei tratti ferroviari ancora a binario unico sulla dorsale jonica e tirrenica; per l’ammodernamento dei sistemi portuali e della logistica”.
Lo dice la Filt Cgil, che denuncia “il permanere di una condizione di sempre più evidente precarietà nei collegamenti sullo Stretto, sia per il transito pendolare tra le due sponde, che per il traghettamento dei convogli ferroviari. La soppressione di un’altra coppia di treni a lunga percorrenza tra la Sicilia e la capitale; la riduzione giorno dopo giorno del numero di navi traghetto in attività; la vetustà pressoché totale della flotta stessa; la perdurante indeterminatezza, nel tempo e nella consistenza, del servizio di traghettamento veloce; sono tutti tasselli, certo non casuali, di una politica tendente a depotenziare questo settore e che mette a rischio, da un lato la continuità territoriale e dall’altro il diritto dei cittadini siciliani a godere di servizi di mobilità integrata e celere, almeno di livello pari al resto del Paese”.
Sul fronte dei diritti la Filt è impegnata, anche a Messina, “per arginare una tendenza alla flessibilità più sfrenata e alla compressione delle libertà individuali e collettive e per contrastare la pretesa di aumentare la competitività aziendale sulla pelle dei lavoratori”.
Il sindacato della Cigl ritiene invece che “la ricerca di soluzioni innovative e di salvaguardia della salute e della sicurezza sul posto di lavoro siano il miglior viatico per la crescita e la ripresa. Ciò anche al fine di interrompere una interminabile catena di infortuni e vittime del lavoro inaccettabile per le nostre coscienze”.
Filt Cgil continuerà pertanto, già dai prossimi giorni, l’iniziativa di mobilitazione vertenziale per una rete infrastrutturale moderna e competitiva, al servizio dello sviluppo e della ripresa economica e per garantire prospettive occupazionali e diritti concreti ai lavoratori del settore.
